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Chambliss vola su Alcatraz

Eurosport
DaEurosport

Pubblicato 03/11/2006 alle 00:30 GMT+1

La penultima tappa della Red Bull Air Race regala una giornata di sole e uno scenario impagabile: quello della Baia di San Francisco, tra il Golden Gate e il carcere di Alcatraz.

Non meno di 400mila persone con il naso all'insù per la tappa americana della Red Bull Air Race che ha offerto uno show di altissimo livello tecnico nella baia di San Francisco: per l'occasione gli organizzatori hanno voluto alzare il livello della competizione e rendere ancora più complesso il percorso con virate più difficili da memorizzare prima ancora che da effettuare e con salti da G attivi a G passivi davvero estenuanti. Ma d'altronde il valore della posta meritava qualche scommessa in più e una soglia di rischio più alta: anche in considerazione del fatto che i tre mattatori della rassegna, l'ungherese Peter Besenyei, l'americano Kirby Chambliss e il connazionale Mike Mangold, attuale campione in carica, si dovevano giocare le ultime chance di vittoria.
A giocarsi il tutto per tutto dopo una prima manche nella quale i grandi protagonisti sono stati attenti soprattutto a non commettere errori, sono ancora una volta Besenyei e Chambliss, protagonisti di una gara praticamente perfetta.
Maggiormente a loro agio su un percorso ormai finalmente conosciuto, e rubando qualche strategia, soprattutto sul lunghissimo loop di metà corsa, prima l'ungherese e poi l'americano hanno disputato una delle prove più straordinarie dell'anno chiudendo a pochissima distanza l'uno dall'altro, appena 34 centesimi, un battito d'ali in una gara così selettiva, e mandando il pubblico in visibilio. Mangold, ancora un po' in angoscia con il suo Edge bianco nuovo di pacca ma in gran parte ancora da customizzare, è finito solo quarto seguito da Mike Goulian. Una classifica corta con la bellezza di tre squalificati, cosa che non era mai accaduta nelle prove archiviate fin qui: a testimonianza di un percorso molto più duro dei precedenti, non classificati per errori o per essere finiti fuori percorso il britannico Steve Jones, che arrivava da uno splendido periodo di prove, lo spagnolo Alejandro Maclean and e l'olandese Frank Versteegh, che si presentava a San Francisco con uno splendido e nuovissimo MX2 che appare molto più performante dell'Extra pilotato fino a oggi.
E ora, l'ultima tappa: a Perth, Australia, il 19 novembre, manche decisiva per assegnare il trofeo. Una corsa a tre che vede nettamente favorito con il suo Edge 540 Kirby Chambliss che senza errori e senza rischi inutili, potrebbe conquistare il campionato sicuramente più combattuto tra quelli degli ultimi anni.
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