Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Da Stefano Ghisolfi a Giorgia Tesio: le grandi speranze della "roccia" azzurra per Tokyo 2020

Stefano Fonsato

Aggiornato 08/12/2017 alle 18:53 GMT+1

In esclusiva a Eurosport, parla l'atleta torinese, primo indiziato tra i partecipanti della coppia maschile che parteciperà per l'Italia ai Giochi, medaglia d'argento nella Coppa del Mondo 2017: "Periodo straordinario per me, ma alle Olimpiadi manca tantissimo. Mi alleno duramente 6 giorni su 7: tutto sta nell'imparare alla perfezione i segreti della Combinata, che incrocerà tre stili differenti".

IFSC Climbing World Cup - Edinbungh Intrnational Cimbing Arena - L'atleta azzurro Stefano Ghisolfi (LaPresse)

Credit Foto LaPresse

Nuovi sport, nuovi atleti, nuove storie. Come quelle che racconteranno le Olimpiadi di Tokyo 2020, in cui - all'esordio assoluto - ci sarà l'arrampicata sportiva, disciplina per la quale l'Italia ha davvero tante carte preziose da giocare. In un "banco", però, davvero ridotto: il CIO, infatti, ha previsto una sola medaglia e 20 atleti partecipanti per genere. Due atleti nel maschile, altrettante nel femminile e una sola specialità, la "Combinata Olimpica", appositamente studiata per i giochi, che per ragioni di necessità sarà il concentrato delle tre classiche nel mondo della roccia: Lead (Diffioltà), Velocità e Bouldering (ovvero l'arrampicata su massi).
picture

IFSC Climbing World Cup - Edinbungh Intrnational Cimbing Arena - L'atleta azzurro Stefano Ghisolfi (LaPresse)

Credit Foto LaPresse

Ghisolfi, la perla dell'arrampicata tricolore: "Ecco come mi preparo per conquistare Tokyo"

La roccia azzurra si frega le mani pensando alla straordinaria crescita, costante e continua, del torinese Stefano Ghisolfi, classe 1993, portacolori delle Fiamme Oro di Moena, che a fine novembre è salito sul secondo gradino della Coppa del Mondo di Lead.
Nell'ultima tappa di Kranj, in Slovenia, un quinto posto che è valso l'argento nella graduatoria generale, in cui ha trionfato il francese Romain Desgranges, con 443 punti, contro i 382 del piemontese, che si è invece lasciato alle spalle il giapponese Keiikiro Korenaga a quota 339:
A lui ho fatto i complimenti - racconta "Ghiso" in esclusiva a Eurosport Italia - Nell'ultima gara in Slovenia, per ottenere l'oro sarei dovuto arrivare primo e lui sedicesimo. In realtà Romain si è piazzato nono, rendendo la mia quinta posizione ininfluente. A un certo punto della Coppa del Mondo avevo anche creduto di poterlo a prendere: Desgranges, dopo una partenza a razzo, aveva accusato una flessione nella seconda parte della competizione, in cui io, al contrario, sono cresciuto. Dopo la vittoria di ottobre a Wujian, gli ultimi due mesi di gare sono stati esaltantI: l'obiettivo de 2017 era il podio, dopo averlo sfiorato con il quarto posto dell'anno scorso, e il secondo posto è motivo di grandissima soddisfazione.

Due pass da assegnare tra le proposte di un autentico squadrone

Un risultato frutto di una crescita costante di Ghisolfi nelle sei rassegne iridate a cui ha partecipato e in cui conta due decimi e due noni posti. Nel ranking mondiale definito in questi giorni, ottimo raggiungimento per modenese Marcello Bombardi (5°) e per il bellunese Francesco Vettorata (10°).
La "Federclimb" italiana, fatti i conti, crede i loro. Sarà da questi tre nomi, con ogni probabilità, che uscirà la coppia maschile da spedire nel paese del Sol Levante. Ma attenzione ad una gioventù ricca di talento, pronta ad esplodere da qui ai prossimi due anni e mezzo. Due nomi su tutti: Ludovico Fossali, classe 1997, sorprendentemente quarto nella tappa mondiale di speed a Xiamen (Cina) e il 21enne altoatesino Michael Piccolruaz, già "pronto" per la Combinata Olimpica, nella quale ha ottenuto un bronzo negli ultimi Europei in Germania. Altro nome da scrivere sul taccuino è quello di Alberto Gotta...
Siamo in tanti per due posti - chiosa la punta di diamante della roccia azzurra Ghisolfi -: ma è meglio così: è segno che la federazione ha lavorato bene in questi anni e che c'è grande fame di sport, sacrificio e visibilità. Ora è importante capire come eccellere nella Combinata, perché il pensiero delle Olimpiadi è un'emozione unica. Quanto si allena uno scalatore? Praticamente sempre, almeno sei giorni su sette, le mie mani ne sono testimoni. L'arrampicata sportiva è una passione che coltivo da quando ho 11 anni.

Giorgia Tesio e Laura Rogora: l'orgoglio "rosa" che conosce solo vittorie

E tra le donne? Anche in questo caso, c'è grande fermento. Un nome su tutti: il giovane prodigio classe 2000 Giorgia Tesio, cuneese, che la scorsa settimana si è campionessa europea a livello giovanile ("Youth A") nella Combinata, ai danni della tedesca Hannah Meul e la francese Arc Nolwenn. Una vera macchina da guerra, che ha conosciuto solo vittorie nel suo percorso.
Che a ottobre 2018 si arricchirà della partecipazione alle Olimpiadi Giovanili di Buenos Aires: stessa competizione a cui è chiamata a stupire anche Laura Rogora, romana, classe 2001, sulle rocce da quando ha 7 anni.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità