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Atletica, Marcell Jacobs definisce i programmi del 2023: "Mai più allenamenti a torso nudo"

DaOAsport

Pubblicato 13/11/2022 alle 10:48 GMT+1

Dopo una stagione tempestata di intoppi, tra malattie e infortuni, Marcell Jacobs fissa gli obiettivi della prossima stagione, tra cui ancora più cura per il proprio corpo, per evitare di stare male per cause esterne non necessarie, come un colpo di freddo.

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La stagione di atletica per Marcell Jacobs si è conclusa, con l’azzurro che adesso può riposarsi e caricare le energie in vista del prossimo anno dove di certo non mancano impegni rilevanti come gli Europei indoor di Istanbul, citato solo a titolo esemplificativo. In un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, il Campione Olimpico in carica nei 100 metri si è proiettato per l’appunto verso la nuova stagione.
Ecco i tratti salienti della sua intervista: “Esordirò a Lodz, in Polonia , o a Val de Reuil, in Francia (entrambe in programma sabato 4 febbraio, ndr); poi, prima degli Europei indoor di Istanbul, ci saranno altri due o tre meeting compresi gli Assoluti di Ancona, non vedo l’ora“.
Prosegue Jacobs, tornando sulla questione infortuni:
Nella stagione all’aperto andrò a caccia di tappe di Diamond League, senza però rischiare: negli ultimi due anni a maggio mi sono infortunato, non dovrà più succedere. In generale adesso sono attento a tutti i dettagli, per esempio non mi allenerò più a torso nudo se non in estate, anche un colpo di freddo può essere fastidioso.
Oltre, però, alle prestazioni e ai risultati individuali, Jacobs vuole confermarsi anche con la staffetta 4×100, e bisognerà lavorare sodo per conquistare la qualificazione ai Mondiali di Budapest (servirà piazzarsi tra le prime otto posizioni nel ranking): “Io sono a disposizione, come sempre, ma sarà necessario creare delle occasioni e per ora non ho sentito nessuno, ho solo incontrato Patta e Melluzzo lo scorso settembre a Caorle. In ogni caso, l’obiettivo è replicare quanto fatto a Tokyo“.
Infine, un commento rilasciato dal velocista azzurro sul rivale Fred Kerley, opinione chiara al riguardo, e sugli altri velocisti che dovrà affrontare nelle prossime sfide: “Kerley parla tanto, ma è stato argento olimpico alle mie spalle e ha vinto i Mondiali in mia assenza, perlopiù rischiando. Marvin Bracy mi è stato davanti nelle indoor ma non oltre 30 metri, Trayvon Bromell è forte ma quando conta non sempre c’è, Christian Coleman non è più quello dei giorni migliori. Piuttosto terrei d’occhio il botswano Letsile Tebogo, primatista del mondo tra gli junior, e il giamaicano Oblique Seville, l’unico ad avermi battuto in qualche modo nel 2022, perché ero infortunato. Ora però sto bene, quando si ricomincia si è sempre senza dolori“.
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