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Gianmarco Tamberi, Diamond League: "Prestazione da cancellare, non do la colpa al vento"

DaOAsport

Pubblicato 13/05/2022 alle 22:46 GMT+2

DIAMOND LEAGUE - Gianmarco Tamberi commenta l'opaca misura di 2.20 fatta segnare al meeting di Doha, prima uscita stagionale all'aperto: "Dare la colpa al vento sarebbe la classica scusa che non ti fa imparare, ci sono evidenti problemi tecnici. Prendere gli schiaffi fa bene, sono cose che stimolano".

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Gianmarco Tamberi è visibilmente amareggiato per il pessimo risultato ottenuto in occasione del suo esordio stagionale all’aperto. Il Campione Olimpico di salto in alto ha infatti commesso tre nulli alla non irresistibile quota di 2.24 metri, chiudendo al settimo posto la gara di Doha. La prima tappa della Diamond League non ha sorriso al marchigiano, che ha dovuto fare i conti col fortissimo vento che si è abbattuto sulla capitale del Qatar e che ha complicato la vita agli atleti. Ad ogni modo il ribattezzato Gimbo non si è nascosto dietro un dito, non ha voluto dare la colpa alla brezza e ha analizzato in maniera attenta l’opaca prestazione.

Tamberi: "Oggi non ho fatto salto in alto, da capire cosa non è andato"

Gianmarco Tamberi ne ha parlato ai microfoni della Rai: “Dare la colpa al vento sarebbe la classica scusa che non ti fa imparare, ci sono evidenti problemi tecnici. In allenamento ci sono alti e bassi dovuti a inconsapevolezze tecniche, ma non è chiaramente il vento il problema. Abbiamo iniziato le gare consci che non devo essere al top della forma ora, ma non mi aspettavo una prestazione del genere: da cancellare e mettere da parte, bisogna capire cosa non è andato per non sbagliare a Birmingham. Io faccio salto in alto e oggi non ho fatto salto in alto”.
Il 29enne sarà infatti in gara tra otto giorni in Gran Bretagna per la seconda tappa della Diamond League e cercherà di ottenere un risultato decisamente migliore. Il nostro portacolori ha poi cercato di rialzare la testa, anche perché l’appuntamento più importante della stagione è in programma tra un paio di mesi: “Non inficia comunque il mio percorso verso i Mondiali, sono cose che stimolano: prendere gli schiaffi fa bene, anche l’anno scorso ho fatto gare a 2.20“.
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