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Donati in commissione antimafia: "Qualcuno l'ha studiata grossa contro Schwazer"

DaLaPresse

Pubblicato 14/07/2016 alle 11:22 GMT+2

L'allenatore del marciatore altoatesino si è presentato all'udienza presso la commissione presieduta da Rosy Bindi per provare a far luce sul controverso caso di doping in cui è coinvolto il vincitore della 50 km di Pechino 2008

Alex Schwazer

Credit Foto AFP

"Cosa mi aspetto oggi? Per le loro competenze desidereranno una rappresentazione complessiva del quadro globale e al suo interno si inserisce il caso di positività di Schwazer". Così Sandro Donati, l'allenatore del marciatore Alex Schwazer, poco prima dell'audizione in Commissione Antimafia, a Palazzo San Macuto. "Oggi mi aspetto dalla Commissione l'attenzione di un'istituzione - aggiunge Donati - ogni cittadino ha la speranza nelle istituzioni che sorveglino l'andamento di fatti quando sono oscuri e pieni di punti interrogativi".
Donati ripercorre gli ultimi giorni, dalla notizia del test positivo alle richieste sue e dell'atleta che segue di avere un controesame, fino al ricorso spedito al Tas di Losanna che verrà esaminato nelle prossime ore. "Sul laboratorio di Colonia non abbiamo il minimo dubbio, bisogna vedere che cosa hanno portato a Colonia da analizzare - dice a proposito del test risultato positivo dell'azzurro - Il 13 maggio Colonia manda i risultati finali e la Iaaf li tiene stretti in segreto fino al 21 giugno. In questo modo ci ha ritardato spaventosamente i tempi di difesa, ma parlare di difesa è un eufemismo perché finora abbiamo lavorato giorno e notte ma nessuno ci ha ascoltati".
"Alex si è messo a disposizione, sicuro si sé, nelle mani di un allenatore che non gli avrebbe fatto sconti e invece qualcuno l'ha studiata grossa - ha proseguito - Vorrei ricordare che per me è il secondo agguato, perché ne subii un altro 19 anni fa quando seguivo una ostacolista pugliese, Annamaria Di Terlizzi, e fu manipolata la sua urina. Poi fu scoperto in sede di analisi e tutto finì. Ma qui probabilmente l'hanno fatta in maniera un po' più professionale, anche se hanno lasciato tracce dappertutto della loro arroganza, del loro disprezzo assoluto per la difesa. È tutto studiato. Per evitare che Alex vada alle Olimpiadi". E sul ricorso che verrà esaminato dal Tas di Losanna nelle prossime ore Donati dice: "Ci ritroveremo con un dossier nostro che arriva stamattina, verrà esaminato tra oggi e domani da qualcuno in fretta e furia, e quello sarà il giudizio sul quale si deciderà la sorte di questo grande campione, di una forza sterminata".
"Hanno tenuto segreta questa positività per un mese e otto giorni - prosegue Donati - e quando ci hanno comunicato l'esito del test ci avevano già fissato la data della controanalisi al 5 di luglio, ben sapendo che l'analisi dura 4 giorni. Abbiamo chiesto di anticipare questa data e ci hanno detto che non era possibile, salvo poi sentirci dire dal laboratorio di Colonia che lo sarebbe stato. L'analisi è finita la scorsa settimana è lunedì e martedì è stato tutto un palleggio tra il tribunale antidoping e la procura antidoping, fino a che ci hanno indirizzato verso il Tas di Losanna".
"E' iniziata un'indagine credo ci sia un interesse di più procure sull'argomento. Tutti hanno ormai capito il fatto inusitato su una positività ad un controllo fatto a gennaio, una sorta di bomba a orologeria, e riscossa a giugno. Tutto ciò è assurdo - ha detto ancora Sandro Donati - Quando ci è stato detto dagli organi italiani che dovevamo rivolgerci al Tas di Losanna, ieri, abbiamo individuato in fretta e furia un avvocato svizzero al quale abbiamo spiegato sommariamente una storia complessa. Stamattina partirà tutto. Probabilmente ci sarà soltanto il tempo che venga esaminata da un funzionario. Parlare di giudizio in queste condizioni è grottesco e ridicolo".
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