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Tamberi raggiante: "Dopo due anni di lacrime e frustrazione, sono tornato: si riparte da qui"

DaOAsport

Aggiornato 03/03/2019 alle 10:26 GMT+1

Dal nostro partner OAsport.it

Gianmarco Tamberi

Credit Foto Getty Images

Gianmarco Tamberi si confida al sito federale subito dopo aver conquistato la medaglia d’oro agli Europei indoor di atletica leggera nel salto in alto con la misura di 2.32. L’azzurro ha poi provato a saltare 2.34 e 2.36 ma non ha trovato le giuste motivazioni, avendo già vinto la gara. Gimbo a caldo ha dichiarato:
C’è troppa emozione dopo due anni e mezzo impossibili tra lacrime e frustrazione. Finalmente ci siamo, si riparte da qui, sono tornato, ma lo sapete che non mi accontento. Dopo quello che ho passato essere qui a fare queste cose, da favorito, e poi fermarmi, non è qualcosa che conosco. I salti che ho fatto dopo i 2,32 e i tentativi a 2.36 dopo aver vinto una medaglia d’oro mi hanno convinto su quanto valgo esattamente in questo momento. Mi dispiace non aver avuto qualcuno che mi accompagnasse a misure ancora maggiori e che mi stimolasse a saltare ancora più in alto. Ci ho provato anche a 2,36 ma dopo aver messo la medaglia d’oro al collo era difficile trovare di nuovo le motivazioni. Avevo un sorriso dentro che mi diceva ‘goditi questo momento’.
Gianmarco Tamberi dedica l'oro di Glasgow all'Italia
Non sono io che galvanizzo il pubblico: loro galvanizzano me. Io scendo in pedana sorridente, sono me stesso, mi diverto come la gente si diverte con me. Io condivido tutto e quando vinciamo lo facciamo tutti insieme. È una vittoria che dedico a tutta l’Italia, il Paese più bello del mondo. Non sapete cosa significhi per me indossare questa maglia azzurra, trovo un’energia dentro che è pazzesca. Tra pochi mesi ci saranno i Mondiali e voglio ripartire per correggere gli errori, e salire sempre più in alto.
Deluso, invece, Claudio Stecchi, che forse assaporava una medaglia nel salto con l'asta e che invece sulle ultime misure ha avuto grandissime difficoltà di approccio con la rincorsa e l'imbucata:
Sono un po’ arrabbiato perché a 5,75 nonostante stesse andando tutto bene mi sono venuti dei crampi e non sono riuscito a completare i salti. Le sensazioni erano buone e si è visto dai primi due salti. Pensavo di continuare con il trend del 5,55 e 5,65 e invece così non è stato
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L'azzurra Lukudo ci prova fino alla fine, è quinta nei 400 piani vinti dalla Sprunger

Sorridente, infine, Raphaela Lukudo, quinta nella finale dei 400m con un nuovo personal best:
Sono onorata di aver combattuto fino alla fine, era la mia prima finale in una grande competizione. Purtroppo ci sono stati un po’ di contatti in gara. Io non ho mollato, ci ho provato, è arrivato un quinto posto anche se per un momento ho sperato nel terzo posto. Ci vediamo domani per la staffetta 4x400 e spero che con le mie compagne di squadra riusciremo a dare il meglio di noi: siamo sei finaliste e c’è una buona probabilità di portare a casa qualcosa. Per il 2019 all’aperto mi auguro di raggiungere tanti traguardi: sarà una stagione molto lunga e voglio proseguire bene come fatto nella stagione indoor. Un passo alla volta
Roberto Santangelo
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