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Atletica, Paolo Camossi attacca: “Jacobs non tutelato, non si tratta così un campione olimpico"

DaOAsport

Aggiornato 22/08/2022 alle 17:23 GMT+2

ATLETICA, EUROPEI - Nonostante il presidente federale Stefano Mei ieri abbia provato a smorzare i toni, dall'entourage di Marcell Jacobs arrivani pesanti attacchi. L'allenatore del campione dei 100 metri, Paolo Camossi, parla chiaro: "Approfittano del fatto che Marcell sia generoso, non sa dire di no. Vivo fidandomi, ed è la seconda volta che vengo tradito".

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Nonostante un super Europeo di Monaco per la Nazionale italiana di atletica leggera, non mancano le polemiche. Coinvolta la punta di diamante della squadra tricolore: Marcell Jacobs, campione olimpico e d’Europa dei 100 metri. L’azzurro non ha disputato le batterie della 4×100 m per un problema fisico, con la squadra che non è riuscita ad andare in finale dopo il ripescaggio della Turchia.
Ieri il presidente della Federazione Stefano Meiha provato a smorzare gli animi ma la situazione non si è placata e, Paolo Camossi, allenatore di Jacobs, tuona ai microfoni della Gazzetta dello Sport: "La direzione tecnica ha commesso un errore: ha chiesto a Marcell di correre senza pensare a piani alternativi e, soprattutto, senza tener conto del parere del settore sanitario, approfittando del fatto che il ragazzo è generoso, si spende e per la squadra farebbe qualsiasi cosa. Non sa dire di no. Se gli vien detto ‘Senza di te non andiamo in finale’, ci proverà sempre. Ma non è stato tutelato, perché i medici, dopo una risonanza al polpaccio sinistro effettuata giovedì, gli avevano prescritto 24-36 ore di riposo. Significa che sarebbe stato da utilizzare solo in finale. E che ora si dica che, dopo il dolore avvertito in riscaldamento provando il cambio con Patta, sia stato fermato in via precauzionale, è una nota stonata".
La direzione tecnica ha chiesto a Marcell di correre approfittando del fatto che il ragazzo è generoso, si spende e per la squadra farebbe qualsiasi cosa. Non sa dire di no
Il riferimento è chiaro al direttore tecnico Antonio La Torre e alla gestione nella staffetta 4x100: "La direzione tecnica è la direzione tecnica. Ripeto: il presidente è intervenuto per provare a bilanciare la situazione. Il resto è stato un grande azzardo. E così, persi altri giorni, ci ritroviamo a dover rincorrere per l’ennesima volta. Vivo fidandomi, ed è la seconda volta che vengo tradito. Ci vorrà un po’ per chiarirsi. Il mio obiettivo resta far correre Marcell il più veloce possibile. Sciolto, sorridente e davanti a tutti".
Persi altri giorni, ci ritroviamo a dover rincorrere per l’ennesima volta. Vivo fidandomi, ed è la seconda volta che vengo tradito
Sulle condizioni di Jacobs ora: "Il referto parlava di un sovraccarico funzionale con una parte di edema, quindi a rischio. Quando ci si allena prevede uno o due giorni di riposo. Non di gareggiare. Un campione olimpico non si gestisce così. È felice per quello che è riuscito a fare. Martedì a Roma faremo una nuova risonanza e decideremo se e come proseguire la stagione".
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