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La Torre: "È come tornare dopo un infortunio: allenamenti graduali, niente smania"

DaOAsport

Aggiornato 04/05/2020 alle 13:42 GMT+2

Dal nostro partner OAsport.it

ATHLETICS track and field

Credit Foto Other Agency

Da oggi gli atleti professionisti e di interesse nazionale possono tornare ad allenarsi in pista dopo un mese di stop forzato a causa della pandemia. C’è gioia per la possibilità di riprendere gradualmente le redini della propria vita anche se l’assenza di un obiettivo concreto a breve termine (le Olimpiadi sono state rinviate, gli Europei sono stati cancellati) rende tutto più incerto.
Antonio La Torre, Direttore Tecnico della Nazionale Italiana di atletica leggera, ha tracciato un po’ le linee in un’intervista concessa al Corriere dello Sport:
Al termine di due mesi di lockdown è come tornare a correre dopo un serio infortunio muscolare: ci vuole gradualità senza farsi prendere dalla smania altrimenti si rischia di ripiombare a uno stato di inattività fisica, mentre tutti gli altri runner avranno riconquistato giorno dopo giorno il tono cardiaco e muscolare.
Non bisogna farsi prendere dalla foga e bisogna rispettare le regole:
Chi correva 5-6 volte a settimana potrà riprendere nel primo mese con tre sedute ogni sette giorni: una di corsa molto lenta, un’altra lento-progresstiva e la terza in casa a rafforzare il telaio con esercizi muscolari, di mobilità articolare, di allungamento e di postura. Dopo il primo mese si passa a quattro lavori con andature più vivaci. Ci vorrà più cautela e tutto dovrà essere graduale, perché bisognerà anche tornare ad avere confidenza con il nostro fisico, a saperlo ascoltare e capire se sta andando fuori giri.
La Torre poi parla della mancata certezza sulle date delle prossime gare:
Questo è un grande problema, per gli atleti elite e per i runner di tutto il mondo: è difficile immaginare al momento il ritorno in tempi brevi alle corse di massa. Certo, si potranno valutare alcune misure di distanziamento soprattutto nelle partenze, ma per il ritorno ai flussi oceanici di corridori ci vorrà ancora del tempo.
stefano.villa@oasport.it
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