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Marcell Jacobs torna in pista a Lodz: cosa dobbiamo aspettarci dal suo esordio? Si gareggia sabato 4 febbraio

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Aggiornato 03/02/2023 alle 13:56 GMT+1

ATLETICA – Il velocista lombardo non gareggia da quasi sei mesi, un dettaglio da non sottovalutare. Sicuramente mancherà brillantezza, ma complessivamente la condizione è buona, lo ha confermato anche coach Camossi.

Marcell Jacobs

Credit Foto Getty Images

Due “garette” da 60 metri in poco più di un’ora: batteria alle 17.10 (o 17.20) e finale alle 18.35. Il 2023 di Marcell Jacobs comincia domani alla Orlen Cup, un meeting di secondo piano in programma alla Atlas Arena di Lodz, in Polonia. Marcell correrà per la prima volta in carriera con le scarpe Puma, il nuovo sponsor tecnico annunciato pochi giorni fa. Paolo Camossi, il “golden coach” del lombardo, ha parlato alla Gazzetta dello Sport dell’esordio del suo atleta. “Cosa mi aspetto da Marcell? Prove regolari, senza particolari picchi, figlie di una corsa facile che punti sulle frequenze. Il cambio di scarpe? Marcell le ha provate. C’è feeling. È come quando Valentino Rossi è passato dalla Honda alla Yamaha: un successo. L’obiettivo della prima parte di stagione è confermare il titolo europeo indoor, mentre nel lungo periodo il titolo mondiale dei 100. L’unico trionfo che manca alla sua collezione”.
Da Marcell mi aspetto due prove regolari, senza picchi (coach Camossi)

Le condizioni fisiche

Partiamo con le specifiche: Jacobs non gareggia da quasi sei mesi, un dettaglio da non sottovalutare. Sicuramente mancherà brillantezza, ma complessivamente la condizione è buona, lo ha confermato anche coach Camossi. Le prime volate serviranno soprattutto a togliere la ruggine degli ultimi mesi: il classe 1994 è reduce da un mese di preparazione a Dubai, dove ha iniziato e poi rifinito la condizione per la prima parte del 2023. Solitamente sceglieva Tenerife come base, ma questo inverno ha cambiato. Un campione del genere ha sempre bisogno di nuove motivazioni, non può fossilizzarsi sulla routine.
Dal punto di vista tecnico, Jacobs ha incrementato la cura dei dettagli e anche il lavoro di prevenzione (per evitare tutti quei fastidiosi infortuni che hanno rallentato il 2022). Certi carichi, spesso eredità di metodologie del passato, non sono più necessari. Soprattutto per il motore di Marcell: in grado di battere tutti. Come racconta anche Camossi, per Jacobs è utile lavorare in termini di biomeccanica, angolazioni ed economia di corsa. Al velocista lombardo serve la fluidità: più è facile il movimento, più è rapido l’atleta, come racconta sempre l’allenatore.
Gli avversari? Nel weekend ne sapremo sicuramente di più, visto che nella tarda serata di sabato, al meeting di Boston, gareggeranno Bromell, Bracy e i fratelli Lyles. In prospettiva, occhio come sempre a Kerley e tra i giovani, invece, a Seville e Tebogo.
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