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Marcell Jacobs, 7° posto nell'esordio stagionale sui 100 metri: 10"21 a Parigi, vince Lyles

Luca Montanari

Aggiornato 09/06/2023 alle 22:53 GMT+2

ATLETICA - Tempo altissimo per Marcell Jacobs alla prima uscita stagionale all'aperto: il campione olimpico è troppo rigido dopo la partenza e viene sfilato dagli avversari, chiudendo 7° in 10"21. Successo per lo statunitense Noah Lyles (9"97) al photofinish su Ferdinand Omanyala. L'azzurro: "Ho sentito le gambe diventare cemento, ma sono tornato a gareggiare e questo mi rende felice".

Jacobs: "Ho tolto un dente del giudizio per andare più veloce"

L'esordio stagionale outdoor di Marcell Jacobs non va come previsto. Appena tornato dalla sciatalgia che gli aveva impedito di partecipare alle precedenti tappe di Diamond League di Rabat e Firenze, il tempo fatto segnare dal campione olimpico nei 100 metri dello Stade Charlety di Parigi è molto alto, tagliando il traguardo in penultima posizione in 10"21. La reazione allo sparo sembra buona, poi Jacobs si vede sfilare davanti gli avversari: la vittoria va allo statunitense Noah Lyles con un crono di quasi due decimi e mezzo più basso, un 9"97 al photofinish su Ferdinand Omanyala (9"98), chiude il podio il classe 2003 Letsile Tebogo (10"05).
Il vento contrario (-0.9 m/s) non permette di realizzare tempi monstre sul rettilineo dello Stade Charley, ma resta indicativa la prestazione dell'oro europeo e olimpico in carica, che ha necessità di sciogliersi entro i prossimi mesi in vista dei Mondiali di Budapest. D'altronde non correva all'aperto da dieci mesi. "Dovrò rivedere la corsa. La prima parte non mi è dispiaciuta ma poi ho sentito le gambe che diventavano cemento. Le ultime tre settimane coi fastidi che ho avuto e il non poter proprio lavorare per niente, questo si vede. Non siamo riusciti a fare quello che volevamo" commenta subito dopo la gara Jacobs ai microfoni Rai. "Però sto correndo, quindi questo per me era importante. Ho corso senza fastidi, cosa che fino a qualche giorno fa non riuscivo a fare. Sicuramente è una gara da buttare via, un tempo che non facevo da non so quanti anni, però devo ammettere che sono ritornato a gareggiare ed era quello che mi serviva e che mi rende più felice. Adesso mi auguro di allenarmi più costantemente".
La smorfia? Era dovuta al fatto che mi stavano sorpassando tutti e stavo facendo proprio fatica, non riuscivo a controllare la corsa. Questa è mancanza di lavoro nelle ultime settimane che non sono riuscito a fare. Quasi un mese senza poter lavorare li ho patiti veramente tanto. Cosa provo ora? Sicuramente un po' di dispiacere, più che altro per il tempo perché prima di questa problematica stavo veramente bene. Però d'altra parte sto correndo e questo mi dà tanta fiducia, a parte rigidità non sento dolore. Ho due settimane piene di lavoro prima della prossima gara, saranno fondamentali per ritrovare il ritmo [Jacobs nel post-gara, fonte: Rai].
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