Mondiali atletica 2022 - Marcell Jacobs senza sforzi nelle batterie dei 100 m: 10"04, è semifinale. Ma Kerley vola: 9"79
Aggiornato 16/07/2022 alle 09:19 GMT+2
MONDIALI ATLETICA - Marcell Jacobs realizza il 10° tempo complessivo nelle batterie dei 100 m maschili con un tempo di 10"04, eguagliando il season best. Ancora qualche difficoltà per il campione olimpico, che termina la propria frazione al secondo posto dietro al giamaicano Oblique Seville e accede in semifinale. Sette atleti sotto i 10 secondi, spaventoso Fred Kerley: 9"79 al primo turno.
La buona notizia è che Marcell Jacobs ha rotto il ghiaccio ai Mondiali di Eugene e, seppur mostrando ancora qualche ingroppo, è riuscito a strappare una serena qualificazione alle semifinali dei 100 metri maschili eguagliando il suo season best senza forzare. La cattiva notizia è che altri aspetti positivi per il campione olimpico è difficile trovarne. L’azzurro termina secondo nella quarta heat con il tempo di 10.04, alle spalle del giamaicano Oblique Seville (9.93, terza miglior prestazione di giornata) e col decimo tempo complessivo delle batterie. Ma vale la pena ricordare che si tratta della terza uscita annuale su questa distanza per il 27enne di Desenzano del Garda, ancora in fase di ripresa da mesi di calvario tra problemi di salute e muscolari.
La prova di Jacobs
Dopo un’ottima reazione di Jacobs, il 21enne caraibico scappa via e si capisce che fa gara a sé rispetto all’oro di Tokyo, il quale fatica a trovare la sgambata perfetta, ma riesce a resistere davanti al giapponese Sakai (10.12) e al vice-campione europeo Reece Prescod - primo degli esclusi (10.15) - permettendosi di rallentare bruscamente negli ultimi cinque metri per preservare il suo stato fisico altamente traballante. Non fanno paura il tedesco Wagner e il cubano Rengifo Montoya (10.21 per entrambi), fanalino di coda Dorian Keletela (10.52).
Il sub-10” che tanto ci si attende dal primatista italiano ed europeo nel 2022 può ancora attendere, anche se si spera ansiosamente possa venire raggiunto al prossimo turno, considerata la concorrenza già inesorabile delle batterie, con ben sette atleti già sotto la soglia dei dieci secondi. Intanto il 10.04 vale la miglior prestazione di un italiano nella gara regina durante la rassegna iridata, tre centesimi meglio del Jacobs di tre anni prima in semifinale a Doha e di Tortu nell’atto finale di quella stessa serata.
La top-10 complessiva delle batterie dei 100 m
1. F. KERLEY (USA) | 9"79 |
2. T. BROMELL (USA) | 9"89 |
3. O. SEVILLE (JAM) | 9"93 |
4. L. TEBOGO (BOT) | 9"94 (WJR) |
5. Z. HUGHES (GBR) | 9"97 |
6. A.H. SANI BROWN (JPN) | 9"98 |
7. E. MATADI (LBR) | 9"99 |
8. F. ASHE (NIG) | 10"00 |
9. A. CISSÉ (CIV) | 10"02 |
10. M. JACOBS (ITA) | 10"04 |
Jacobs: "Mi sento ancora peggio di ieri, ma ci provo lo stesso"
Due principali aspetti destano più di qualche grattacapo al termine delle batterie dei 100 metri. Il primo si concentra sulle prime parole di Marcell Jacobs nel dopo gara. “Come mi sento? Male. Non sto benissimo, dopo questa batteria mi sento ancora peggio, però mi butto e come va, va” risponde riguardo alle sue condizioni fisiche il campione olimpico ai microfoni Rai. “Sono abituato ad un altro me. Purtroppo questa stagione outdoor non sta continuando nel migliore dei modi, ma stiamo pensando a fare una gara alla volta, un passo alla volta. Il primo turno lo abbiamo superato, intanto”. Dal punto di vista tecnico invece il 27enne azzurro divide la sua prestazione a metà: “Mi è piaciuto il tempo di reazione perché è il più bello che abbia mai fatto, però non riuscivo ad avanzare. Quando hai un po’ di problemi che ti bloccano nel movimento che deve essere quello della corsa, si fa difficile a fare avanzamento, però passerò tutto il tempo in fisioterapia per fare in modo che in semifinale riesca a trovarlo”.
Kerley spaventoso, Tebogo realizza il record Under 20
Il secondo riguarda il confronto con gli altri. Molti atleti non si risparmiano nemmeno nelle batterie e sparano l’asticella ad un livello siderale. Gli statunitensi dimostrano di possedere una condizione spietata: seconda frazione e Fred Kerley infuoca la scena stoppando il cronometro in 9.79 (a soli tre centesimi dalla miglior prestazione mondiale stagionale, sempre sua), nessuno è mai andato così veloce in un grande evento durante questa fase, a dimostrazione che può valere un tempo a ridosso del 9.70 e la palma del favorito numero uno; gli risponde nella batteria successiva Trayvon Bromell con un 9.89 col freno a mano tirato.
Il compagno di batteria di Jacobs completa il “podio virtuale”, mentre ad un centesimo di ritardo il classe 2003 Letsille Tebogo, di nazionalità del Botswana, realizza il nuovo primato juniores (9.94). L’oro europeo Hughes prende la scia di Kerley e chiude col quinto tempo in 9.97, di quella heat si qualificano anche il liberiano Matadi (7° assoluto, 9.99) e il nigeriano Ashe, che completa la top-8 in 10.00. In mezzo il giapponese Sani Brown (9.98 con vento leggermente contrario). Tra i padroni di casa si nasconde invece il campione in carica Christian Coleman, che vince sì la propria batteria davanti ad Andre De Grasse - appena guarito dal Covid - ma non va oltre 10.08, frenando di proposito.
Ali eliminato, fuori anche il vice-campione europeo Prescod
Un 100 metri così combattuto diventa impresa impossibile per l'altro azzurro in gara, Chituru Ali: soltanto 10.40 nella prima frazione per il 23enne comasco, sesto al traguardo e lontanissimo dalla qualificazione in semifinale.
Non mancano naturalmente le esclusioni di lusso. Come già anticipato, ne fa le spese per soli tre millesimi Reece Prescod (immaginarsi se Marcell non fosse riuscito a mettere la testa davanti al britannico). Fuori dalle semifinali per un centesimo anche il canadese Jerome Blake, mentre si salva per il rotto della cuffia Su Bingtian, colui che nelle semifinali delle Olimpiadi batté il futuro campione.
Semifinali: Jacobs contro Seville e Tebogo
Subito dopo i risultati delle batterie è uscita la starlist della semifinale, in programma alle 3.00 della notte italiana tra sabato e domenica. Impegno complicato per l'oro olimpico e mondiale indoor, considerato il suo stato di forma: scatterà dalla corsia 4 e dovrà vedersela nuovamente contro Oblique Seville, inoltre affronterà il neoprimatista juniores Tebogo e lo statunitense Bracy (personale di 9.85). Attenzione anche al keniano Omanyala e al nigeriano Ashe, possibili mine vaganti.
A proposito di ciò, Jacobs teme la concorrenza? “Vederli correre così? Sicuramente fa capire che sono super in forma, ma è il primo turno, bisogna poi vedere al terzo quello che si riesce a fare”. Avrà voluto attendere, come a Tokyo, di utilizzare la cartuccia buona in vista di semifinali e finale, condensate in meno di due ore nella prossima notte italiana?
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Scaricala
Scannerizzala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità