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Mondiali atletica Eugene 2022 - Tripletta USA nei 100 metri maschili! Fred Kerley oro in 9"86, assente Marcell Jacobs

Luca Montanari

Pubblicato 17/07/2022 alle 08:13 GMT+2

MONDIALI ATLETICA - Gli Stati Uniti monopolizzano il podio dei 100 maschili in casa: Fred Kerley conquista l'oro col tempo di 9.86, argento per Marvin Bracy e bronzo per Trayon Bromell. Christian Coleman lascia lo scettro iridato, soltanto sesto. Marcell Jacobs rinuncia alle semifinali e non scende in pista per una contrattura muscolare alla coscia.

Fred Kerley (oro), Marvin Bracy (argento) e Trayvon Bromell (bronzo) festeggiano la tripletta degli Stati Uniti nella finale dei 100 metri ai Mondiali di Eugene 2022

Credit Foto Getty Images

Tripudio USA nei 100 metri al termine della seconda giornata dei Mondiali di Eugene. I padroni di casa monopolizzano il podio nella gara regina dell’atletica mandando in estasi il proprio pubblico. In assenza di Marcell Jacobs, il quale ha saltato le semifinali a causa di un nuovo ennesimo infortunio in questa maledetta stagione post-olimpica, Fred Kerley diventa il nuovo campione del mondo fermando il cronometro in 9.86, due centesimi davanti ai connazionali Marvin Bracy (argento) e Trayvon Bromell (bronzo per due millesimi).
"It’s coming home” possono cantare gli atleti a stelle e strisce, ora profeti in patria dopo la delusione di quasi un anno fa per il mancato oro alle Olimpiadi. Si riprende tutto con gli interessi in particolare il 27enne texano argento a Tokyo, che ha mostrato il dente avvelenato per tutto questo arco di tempo. Spietato nelle batterie con il 9.79 e in pieno controllo durante la semifinale, in realtà la pressione dell’ultimo atto rischia di giocargli nuovamente un brutto scherzo: allo start riappaiono i fantasmi, stavolta non nella veste azzurra ma in quella del connazionale Bracy, tuttavia grazie alla splendida progressione finale Kerley rimonta il vicino di corsia e rispetta il pronostico, conquistando la prima medaglia d’oro individuale della carriera in un grande evento. Dall’esterno intanto sbuca la figura di Bromell dopo i primi cinquanta metri titubanti, brucia il giamaicano Seville negli ultimi appoggi e completa la festa statunitense.
Soltanto nell’edizione 1991 a Tokyo un unico paese (sempre gli Stati Uniti) era riuscito a completare la tripletta nei 100 maschili, mentre se si allarga il cerchio alle prove di velocità l’ultima volta capitò a Osaka 2007 nei 400 uomini.
L’unico a non festeggiare in casa USA è il campione uscente Christian Coleman, lontano dalla possibile terza medaglia iridata consecutiva sulla distanza breve, soltanto sesto in 10.01 e incapace di scendere sotto alla barriera dei dieci secondi nei due giorni. Podio completamente rinnovato rispetto a tre anni prima: soltanto Bromell aveva conquistato una medaglia ai Mondiali nei 100 metri, nel 2015, mentre il vincitore della gara era arrivato terzo a Doha nei 400 metri, oltre a vantare già un oro e un argento nella 4x400.

Il forfait di Jacobs

I 100 metri entrano nel vivo ancora prima di iniziare con la sorprendente notizia della mancata partecipazione alle semifinali dell'oro olimpico in carica Marcell Jacobs. L'azzurro ha subìto una contrattura all'adduttore della coscia destra durante le batterie corse in 10.04, inutili gli sforzi dello staff medico nel cercare di sciogliere il terzo guaio muscolare diverso nell'arco di un paio di mesi. Mondiale quasi sicuramente finito per il 27enne azzurro.

Le semifinali

Tempi in lieve rialzo nelle semifinali rispetto alle batterie: tutti vogliono preservare qualche forza in più in vista della finale meno di due ore dopo. Più rapido di tutti il giamaicano Oblique Seville nella terza frazione, quella che purtroppo vede vuota la corsia quattro. 9.90 il riferimento cronometrico del 21enne caraibico, seguito di tre centesimi da Marvin Bracy, primo dei quattro statunitensi, tutti qualificati all’atto decisivo. Gli unici altri sub-10” provengono dalla prima semifinale e sono il sudafricano Akani Simbine e Trayvon Bromell: l’atleta a stelle e strisce frena nuovamente negli ultimi metri e viene passato al millesimo, entrambi fermano il cronometro in 9.97. Fred Kerley (10.02 dopo il 9.79 del giorno precedente) e Christian Coleman (10.05) dominano la seconda semifinale, escludendo il campione europeo Zharnel Hughes. Ripescati il giapponese Abdul Hakim Sani Brown (10.05) e il canadese Aaron Brown (10.06). Out dalla finale pure il campione del mondo 2011 Yohan Blake e il bronzo olimpico Andre De Grasse, quest’ultimo condizionato dai pochi giorni di recupero dopo il Covid. Il classe 2003 Letsile Tebogo, record mondiale Under 20 nelle batterie, perde gli appoggi in uscita dai blocchi e dice addio alle speranze di qualificarsi.
Col senno di poi, probabilmente resta il rammarico per il campione olimpico Marcell Jacobs di non averci provato: il risultato delle batterie sarebbe bastato per agguantare la finale, ma la contrattura muscolare glielo avrebbe permesso? Di certo confermarsi sul podio sarebbe stato quasi impossibile contro un team USA così forte.

La finale

Metà Stati Uniti (Bracy, Bromell, Kerley e Coleman) davanti al proprio pubblico nella culla dell’atletica contro metà resto del mondo esclusa l’Europa (Seville, Simbine, Sani Brown e Brown). Ottima la reazione di Coleman e Bromell, ma sono gli altri due atleti USA a centro pista i veri protagonisti della gara. Bracy è più veloce rispetto al favorito assoluto fino ai 70 metri, ma nel finale Kerley fa la differenza e mette la testa davanti di pochissimo: 9.86 per il vice-campione olimpico contro il 9.88 del compagno di squadra, la tensione non permette di migliorare la prestazione del giorno precedente. Notevole la rimonta dall’ultima corsia di Bromell che sfiora il colpaccio, invece non riesce a migliorare il bronzo di sette anni prima per un paio di millesimi. Fino a metà gara era Coleman il terzo statunitense a giocarsela con i due, ma si pianta facendosi sorpassare, oltre che dal connazionale, anche da Seville (quarto in 9.97) e Simbine (quinto in 10.01, due millesimi davanti all’oro di Doha 2019). Chiudono in 10.06 il giapponese Sani Brown e in 10.07 il canadese Brown.
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Jacobs: "Sono al 97% ma per la finale sarò al 100%. Kerley rivale più tosto"

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