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Marcell Jacobs a Verissimo: "Far pace e perdonare mio padre mi ha svoltato la carriera. Con Tortu rivalità sana"

DaOAsport

Pubblicato 17/09/2021 alle 23:33 GMT+2

ATLETICA - Marcell Jacobs tra nozze, paternità, rivalità in pista e amicizie in pedana racconta la sua estate da sogno ai microfoni di Verissimo: "Fino all’arrivo della mia mental coach mio padre non esisteva, ma c’era qualcosa che mi bloccava anche quando correvo. Dovevo ritrovare il rapporto con mio padre, l’ho perdonato, penso che sia giusto dare più possibilità

Marcell Jacobs

Credit Foto Getty Images

Marcell Jacobs è sempre più un personaggio in questi ultimi mesi. Il primo italiano della storia a vincere un oro nei 100 metri alle Olimpiadi, concedendo il bis nella 4×100, si è raccontato a Verissimo rispetto ai temi d’attualità che l’hanno riguardato.

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Partendo dall’avventura di Tokyo, il legame con Gianmarco Tamberi è forte. In quel magico 1° agosto i due hanno regalato all’Italia intera qualcosa che mai nessuno avrebbe potuto immaginare: due ori (salto in alto e 100 metri) nel giro di pochi minuti. “Lui per me è sempre stato un punto di riferimento, è un’icona dell’atletica italiana e ha dimostrato che anche i momenti più difficili si possono superare. Quell’abbraccio tra noi è stato un momento di grande felicità. Dopo tutte le delusioni che abbiamo passato alla fine siamo saliti sul tetto del mondo“.
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Un Jacobs a 360° che ha voluto chiarire anche quanto accaduto con il compagno di staffetta Filippo Tortu, visto che qualche piccolo contrasto era emerso proprio nelle parole di Marcell: “È normale che ci sia una sana competizione sportiva. Filippo per me ha sempre rappresentato un grande stimolo, era il più veloce in Italia e riusciva sempre a battermi. È una rivalità positiva perché ci sprona a dare sempre di più. Ma se non fossimo stati un gruppo non avremmo vinto l’oro nella staffetta“, ha precisato l’azzurro.
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Risultati che sono stati frutto di una crescita costante e di un lavoro anche dal punto di vista mentale che lo hanno portato ad avvicinarsi a suo padre con cui non aveva rapporti: “Fino all’arrivo della mia mental coach lui per me non esisteva, ma c’era qualcosa che mi bloccava anche quando correvo. Dovevo ritrovare il rapporto con mio padre, così l’ho cercato e gli ho scritto. Piano piano abbiamo iniziato a parlare e riallacciare i contatti. Adesso non c’è più il muro che c’era prima e parlo apertamente di lui. L’ho perdonato, penso che sia giusto dare più possibilità, soprattutto a chi ti ha messo al mondo“.
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Paternità che lo riguarda da vicino, visto il suo essere genitore di tre bambini, il primo avuto da una precedente relazione, gli altri due dall’attuale compagna, Nicole: “Il primo l’ho avuto giovanissimo, con lui ho sempre avuto un buon rapporto, ma non gli ho dedicato tutto il tempo che meritava e questo mi fa male. Tutti e tre hanno doti fisiche pazzesche. Credo di essere un buon padre. Matrimonio? Abbiamo già scelto la data, il 17 settembre 2022 che è il compleanno di Nicole, ma non le ho ancora fatto la proposta”.
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