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Olimpiadi Atletica Tokyo 2020 Nadia Battocletti vola in finale nei 5'000, Yeman Crippa 11° nella finale dei 10'000

DaOAsport

Aggiornato 30/07/2021 alle 15:15 GMT+2

TOKYO 2020 - Alle Olimpiadi di Tokyo 2021 si è conclusa la prima giornata riservata all’atletica leggera, si sono assegnate anche le prime medaglie nei 10000 metri maschili. Di seguito tutti i risultati della sessione serale (in Giappone, sono avanti sette ore rispetto a noi).

Nadia Battocletti dopo l'arrivo della batteria dei 5000

Credit Foto Getty Images

Alle Olimpiadi di Tokyo 2021 si è conclusa la prima giornata riservata all’atletica leggera, si sono assegnate anche le prime medaglie nei 10000 metri maschili. Di seguito tutti i risultati della sessione serale (in Giappone, sono avanti sette ore rispetto a noi).

Crippa ci ha provato senza fortuna

Selemon Barega ha conquistato la medaglia d’oro sui 10000 metri alle Olimpiadi di Tokyo 2021. Il primo titolo dell’atletica leggera messo in palio in questa edizione dei Giochi finisce al collo del fuoriclasse etiope, che piazza l’attacco decisivo all’inizio dell’ultimo giro e mette in ginocchio tutti gli avversari con una falcata memorabile. Il 21enne, che ai Mondiali 2019 conquistò l’argento sui 5000 metri, si è dimostrato un talento strepitoso sulla distanza più lunga in pista e ha annichilito con personalità tutti gli avversari.
Non hanno potuto nulla gli ugandesi Joshua Cheptegei (27:43.63) e Jacob Kiplimo (27:43.88), che hanno cercato di rimontare negli ultimi 200 metri ma la loro risposta è stata tardiva (da segnalare che il loro connazionale Stephen Kissa aveva cercato di regalare spettacolo con una fuga da lontanissimo). Giù dal podio l’etiope Berihu Aregawi (27:46.16), lo statunitense Grant Fischer (27:46.39), il canadese Mohamed Ahmed (27:47.76), il keniano Rodgers Kwemoi (27:50.06) e l’etiope Yomif Kejelcha (27:52.03).
Yeman Crippa ha mollato nel finale dopo aver resistito a lungo con i migliori nel cuore del gruppone. L'azzurro chiude undicesimo con il suo stagionale di 27:54.05. Peccato per la flessione del penultimo giro ma Yeman ha dato davvero tutto e francamente il podio era fuori portata. Ci ha provato e ci riproverà nei 5000 metri.
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BAREGA PRIMO ORO ATLETICA, CRIPPA 11°: L'ARRIVO DEI 10000 METRI

“Negli ulti 3 o 4 giri non sono riuscito a tenere il ritmo dei più veloci. Sono andati fortissimo nel finale. In queste gare tattiche devo imparare a gestirmi un po’ di più e non fare l’elastico sprecando energie che nel finale possono essere fondamentali”. Il livello si è alzato tantissimo, spero di arrivarci presto anche io. Ringrazio le persone che mi hanno seguito e il mio team che mi ha permesso di arrivare alle Olimpiadi al meglio”. (Yeman Crippa @RaiSport)

Exploit Nadia Battocletti

Nadia Battoccletti fantastica. L’azzurra è stata autrice di una batteria nei 5.000 metri alle Olimpiadi di Tokyo a dir poco entusiasmante. La 21enne trentina ha gestito come meglio non si potrebbe la tattica di gara, rimanendo nel cuore del gruppo fino ai 600 metri dal traguardo prima di aprire il turbo e andare a conquistare un meraviglioso 3° posto che vale la finale.
Battocletti controlla con grande intelligenza la prima parte di gara e passa ai 1.000 metri in 3’04”2 in ottava piazza. La giovane trentina non intende cambiare passo e rimane coperta anche nel successivo chilometro, fermando il cronometro al passaggio ai 2.000 metri in 6’07”3.
La seconda batteria è più lenta della prima ma anche dopo metà gara non c’è il cambio di passo. In testa la keniana Hellen Obiri che ai 3.000 metri passa in 9’11”0 mentre la nostra Battocletti è undicesima a meno di 1” dalla leader.
Pian piano l’azzurra inizia a risalire la china portandosi in settima posizione ai 4.000 (12’12”2). Il capolavoro dell’azzurra arriva dai 600 metri dal traguardo. Battocletti comincia la rimonta e arriva all’ultima curva in sesta posizione, la qualificazione è garantita alle prime cinque.
Sul rettilineo finale, però, l’azzurra è la più brillante di tutte e salta ben tre avversarie tagliando il traguardo in terza posizione conquistando meritatamente la finale. Per l’atleta italiana arriva anche il record personale in 14’55”8.
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Battocletti in finale: rivivi la sua fantastica progessione

Delusione Staffetta mista

L’Italia non è riuscita a incantare con la 4×400 mista alle Olimpiadi di Tokyo 2021. Questa specialità faceva il proprio storico debutto ai Giochi, ma il quartetto azzurro ha faticato a ben figurare e ha mancato la qualificazione alla finale. La nostra Nazionale ha concluso la seconda batteria al quinto posto col tempo di 3:13.51 (record nazionale), nettamente alle spalle di Polonia (3:10.44), Olanda (3:10.69), Giamaica (3:11.76) e Gran Bretagna (3:11.95). Soltanto le prime tre classificate superavano il turno, serviva il 3:13.29 della Spagna per strappare il secondo e ultimo tempo di ripescaggio.
Edoardo Scotti si è reso protagonista di un buon lancio, consegnano il testimone ad Alice Mangione. Fase centrale al femminile per tutte le partecipanti, Rebecca Borga consegna la chiusura a Vladimir Aceti che si difende ma non riesce a rientrare sulle quattro formazioni di riferimento. Nella classifica combinata dei tempi l’Italia è nona, ad appena 22 centesimi dall’ultimo posto utile per accedere all’atto conclusivo. Il record nazionale siglato lascia il tempo che trova visto che la 4×400 mista si è disputata pochissime volte a livello internazionale.
Un peccato perché l’Italia aveva vinto le World Relays a inizio maggio: 3:16.60 col quartetto composto da Edoardo Scotti, Giancarla Trevisan, Alice Mangione, Davide Re. A qualificarsi alla finale sono state Polonia, Olanda, Giamaica, Gran Bretagna, Belgio (3:12.75), Irlanda (3:12.88), Germania (3:12.94), Spagna (3:13.29). Spicca la squalifica degli USA, che apre la finale a qualsiasi scenario.
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Derkach out nel triplo

Niente finale per Darya Derkach che non supera il turno di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo nel salto triplo. L’azzurra è riuscita a saltare solo 13.90 al terzo tentativo che le ha consentito di piazzarsi al 21° posto ben lontana dal 12° che le sarebbe valsa la qualifica.
Per la salernitana è stata una gara in crescendo ma non è bastato. Al primo salto l’azzurra, infatti, ha raccolto un 13.69 ma con un asse di battuta decisamente rivedibile. Leggermente meglio al secondo tentativo con il quale Derkach è arrivata fino a 13.73. Come detto in chiusura ha raccolto un 13.90 che non è bastato per la finale.
L’ultima atleta qualificata alla finale del salto triplo, infatti, è stata la finlandese Kristiina Makela che ha ottenuto la misura di 14.21. Una beffa per l’azzurra che solo qualche settimana fa ha ottenuto il record personale di 14.47 che seppur avvicinato sarebbe bastato per centrare il suo obiettivo di queste Olimpiadi.
In testa alla fine della prova di qualificazione la venezuelana Yulimar Rojas che ha saltato al primo tentativo 14.77, alle sue spalle la spagnola Ana Peleteiro che ha raccolto un ottimo 14.62, in terza posizione l’atleta di Dominica Thea Lafond che ha ottenuto un buonissimo 14.60.
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