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Usain Bolt: "Mi godo la pensione, non parteciperò a Tokyo 2021"

Lorenzo Rigamonti

Aggiornato 29/05/2020 alle 09:50 GMT+2

Usain Bolt è un uomo diverso dopo aver abbandonato il mondo dell'atletica: oggi è un padre e un filantropo, impegnato in una miriade di progetti. La quarantena trascorsa durante l'emergenza Coronavirus gli ha permesso di riflettere sul suo paese, la Giamaica, e sul futuro dell'atletica.

Usain Bolt wird zum ersten Mal Vater

Credit Foto Imago

In un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, Usain Bolt ha espresso la sua prospettiva riguardo l’avvento del Coronavirus sul mondo: dalle speranze del popolo giamaicano nell’atletica alla salute della gente sulla celebre isola caraibica, il Covid-19 ha investito tutti gli aspetti della vita quotidiana. Eppure l’uomo più veloce della storia guarda al futuro con ottimismo, coltivando la speranza in una ripartenza agile e sicura. Bolt ha parlato anche del suo futuro: dalle voci di un suo possibile ritorno in pista, alla meritata “pensione” che si sta godendo in questo periodo. Dal 10 luglio, su Apple Tv sarà tra i sette protagonisti di Greatness Code, una serie di mini documentari diretta da Gotham Chopra, dedicata ad altrettante leggende dello sport, tra le quali LeBron James, Tom Brady e Katie Ledecky. Ecco le sue parole:

La situazione Covid-19 in Giamaica

In confronto a tanti Paesi nel mondo, la situazione è molto meno drammatica. Per ora ci sono circa 550 casi confermati di positività e nove decessi relativi. Naturalmente il Covid-19 sta avendo gravi effetti sulla nostra economia, soprattutto sull’industria del turismo, visto che nessuno al momento può ancora viaggiare.

L’impatto del Coronavirus sulla vita quotidiana

Anche da noi ci sono in essere numerose misure di contenimento del virus. Le scuole sono chiuse, la gente viene invitata a lavorare da casa invece di andare in ufficio, gli eventi sportivi sono stati posticipati o cancellati. Su quasi tutta l’isola c’è una sorta di coprifuoco che va dalle 8 di sera alle 6 di mattina. Personalmente, in aprile e maggio, avrei avuto un’agenda molto piena, tra photo shooting ed eventi all’estero. È tutto slittato a non prima di fine estate.

I suggerimenti per superare la pandemia

La cosa migliore da fare è rispettare le norme, le indicazioni e i suggerimenti governativi. È da lì che provengono le linee-guida, al momento.
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Chi raccoglierà il testimone di Bolt a Tokyo e per il futuro?

L’impatto del Coronavirus sul mondo che verrà

Sarà interessante verificare come il mondo tornerà alla normalità e cosa si intenderà per normalità. Qualcuno sarà costretto a ripensare alla propria vita, a come e dove poter lavorare. E immagino che la gente non avrà tanta voglia di spostarsi e di viaggiare come in passato. Probabilmente le opportunità legate alla tecnologia diventeranno ancora più importanti. Ovviamente il passo più significativo sarà arrivare ad avere un vaccino pe il Covid-19: sino ad allora il mondo intero dovrà stare in guardia.

Come ha speso la quarantena

Sono rimasto tranquillo, in contatto con familiari e amici, trascorrendo il tempo come sempre faccio quando ne ho un po’ di libero, tra video giochi e film in tv. Niente sport dal vivo: e, da patito quale sono, mi è mancato molto. A casa ho alcune cyclette e una palestrina con un po’ di pesi: mi sono mantenuto attivo sfruttando le une e l’altra. Ma mi piace farlo con gli amici, in gruppo. Da solo, non molto.

Sulle voci di un possibile ritorno alle Olimpiadi di Tokyo

Non sapevo di tali speculazioni... Non ho mai pensato a un ritorno per il 2020 e non ho alcuna intenzione di tornare per il 2021. Mi sto godendo la pensione.
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Bolt: “Ai Mondiali del 2015 Gatlin era favorito rispetto a me ma perse per la troppa pressione”

Sulle dichiarazioni di Carl Lewis, secondo cui l’atletica dovrà "avere una conversazione onesta circa il suo futuro".

Non diventerò mai un ex atleta che si lamenta di ogni cosa, facendo confronti col proprio passato. Tutte le discipline devono evolversi col mutare dei tempi e reagire ai gusti e alle necessità degli atleti, degli spettatori, dei media. Anche l’atletica, certamente.
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La prima straordinaria perla di Usain Bolt nei 100 metri: la finale di Pechino 2008

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