Badminton, perdono apposta

La Federazione Mondiale del Badminton ha sanzionato quattro coppie, due della Corea del Sud, una della Cina e una dell'Indonesia, per non aver "fatto del loro meglio per vincere l'incontro" nel torneo femminile.

Nell'occhio del ciclone ci sono le cinesi Yu Yang e Wang Xiaoli e le sudcoreane Jung Kyung-Eun e Kim Ha-Na, le quali avrebbero deliberatamente giocato per perdere in modo da garantirsi un avversario più abbordabile nei quarti di finale.

A tal riguardo è stata aperta un'inchiesta, sfociata in un'esclusione per antisportività. Il pubblico presente ieri alla Wembley Arena, deluso dall'andamento della sfida, ha accompagnato con i fischi la loro prestazione.

Tra le inquisite ci sono anche un'altra coppia coreana e una indiana; la Wembley Arena è stata letteralmente sommersa di proteste quando le giocatrici buttavano deliberatamente il volano in rete o fuori di svariati centimetri.

L'arbitro ha anche tirato fuori dei cartellini neri, ma a nulla è servito. Il match tra Yu Yang e Wang Xiaoli e le sudcoreane Jung Kyung-Eun e Kim Ha-Na è stato quindi completamente falsato e ha dato il via libera alla stessa pantomima anche nella gara successiva, tra tra le sudcoreane Ha Jung-eun e Kim Min-jung e le indonesiane Meiliana Jauhari e Greysia Polii.

"Se le cinesi avessero giocato regolarmente questo non sarebbe accaduto - ha confessato il coach coreano Sung Han-kook - Per questo abbiamo cominciato a farlo anche noi. Non volevamo giocare contro la Corea, a nessuno piace giocare contro una squadra forte".

Le giocatrici sono state più innocenti, come la cinese Yu: "Abbiamo giocato con tutto l'impegno possibile tutte le partite di eliminazione. Ma sono partite di uno stage per cui bisogna anche conservare le energie".

Brutte scene che assassinano lo spirito olimpico: impossibile per la Federazione stare a guardare senza fare nulla. E pronta l'esclusione per le otto giocatrici.