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Basket, Eurolega: Il Real Madrid tritura lo Zenit, l'Anadolu Efes torna ottavo piegando l'Asvel
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Pubblicato 04/02/2022 alle 23:34 GMT+1
BASKET, EUROLEGA - Cinque gare chiudono il venerdì del 24° turno. Il Real Madrid centra il nono successo consecutivo sotterrando lo Zenit San Pietroburgo 85-64, mentre l'Anadolu Efes Istanbul rientra in zona playoff piegando l'Asvel Villeurbanne 78-72. La battaglia per restare tra le prime otto si fa sempre più dura: vincono anche CSKA Mosca, Olympiacos Pireo e Unics Kazan.
Sergio Llull esulta durante la partita tra Real Madrid e Zenit San Pietroburgo, Eurolega 2021-22
Credit Foto Getty Images
Anadolu Efes Istanbul-LDLC Asvel Villeurbanne 78-72
Rientrato alla base dopo la vittoria in overtime di Mosca, l'Anadolu Efes Istanbul chiude una settimana perfetta piegando anche la resistenza dell'Asvel Villeurbanne con il punteggio di 78-72 e movimenta la bagarre per entrare in zona playoff: il record dei campioni d'Europa torna in positivo (12-11), buono per riprendere l'ottava piazza in classifica ai danni dell'AS Monaco. L'Asvel (9-15), privo di Elie Okobo, prosegue invece nella sua tormentatissima parte centrale di stagione, perdendo terreno nei confronti di tutte le avversarie dirette per la caccia a uno degli ultimi posti buoni per la post-season.
Eppure, è l'Asvel che controlla la prima metà di gara, raggiungendo gli spogliatoi con 4 lunghezze di margine (32-36) sulla spinta della seratona di Marcos Knight (career-high da 21 punti e 12 rimbalzi con 9/14 dal campo) e da una difesa fisica e attenta, capace di frenare a lungo gli ingranaggi di una delle macchine offensive più pericolose d'Europa. Ma il secondo tempo mostra un Efes differente. Più duro, più cinico, e, soprattutto, risvegliato dalle acrobazie straodinarie di Shane Larkin.
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Mentre Vasiljie Micic (7 punti con 2/8 al tiro) fatica a trovare ritmo-partita, Larkin si scatena su entrambe le metà del campo, arpionando palloni (4 recuperi) e gestendo se stesso e la squadra con personalità debordante. Chiuderà con 19 punti, 8 assist e una fiammata incontenibile nel break di 12-0 che spacca in maniera definitiva l'inerzia nelle fasi iniziali del quarto periodo, lanciando l'Efes sul +14 (68-54). A fargli da spalla ci sono l'eterno Kruno Simon (14 punti alternando fucilate dall'arco a conclusioni deliziose con i suoi classici runner da centro-area) e Tibor Pleiss (12+6 rimbalzi), scatenato nella prima metà di gara con i suoi long-two in situazioni di pick'n'pop.
Per l'Asvel, che lotta comunque con coraggio fino alla sirena, spicca l'ottima serata di Matthew Strazel, cui coach TJ Parker elargisce responsabilità e minuntaggio per la mancanza di Okobo e l'assenza ormai cronica di David Lighty sul perimetro. Il giovane prodotto del vivaio risponde con 13 punti, prima doppia cifra della stagione e uno in meno del suo massimo in carriera.
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Real Madrid-Zenit San Pietroburgo 85-64
Dopo aver piegato l'Olympiacos, il Real Madrid demolisce anche lo Zenit San Pietroburgo, rifilando 85 punti alla seconda miglior difesa del torneo. La nona vittoria consecutiva mantiene i blancos saldamente in vetta alla classifica (20-3) e funge da enorme carica emotiva per preparare il big-match della prossima settimana contro il Barcellona. Fu proprio la squadra catalana a infliggere al Real l'ultimo ko stagionale in Eurolega, nel Clasico del 10 dicembre scorso giocato sul parquet del Palau Blaugrana. Il Real tende anche la mano in maniera indiretta all'Olimpia Milano: lo Zenit scivola a 14-8, e perde così la chance di riagganciare l'Armani al terzo posto in classifica.
Dopo un primo periodo molto equilibrato (23-23) in cui lo Zenit stupisce per il ritmo alto con cui accetta di affrontare la partita, giocata a viso aperto sul campo della capolista, il Real piazza le prime spallate rafforzando la tenuta nella propria metacampo (soltanto 13 punti concessi nel secondo quarto, 41 negli ultimi tre) e punendo a ripetizione gli errori di comunicazione e rotazione compiuti dalla difesa dello Zenit, stranamente distratta e vulnerabile nel verniciato sugli sviluppi del pick'n'roll centrale. L'assenza di Arturas Gudaitis in area non aiuta e, nonostante la grande partita offensiva di Alex Poythress (21 punti, season-high pareggiato), il front-court blanco macina punti in quantità: Guerschon Yabusele, fresco del premio di MVP del mese di gennaio, guida a quota 13, seguito da un Trey Thopkins tirato a lucido (12, season-high alla sua quinta uscita stagionale), Vincent Poirier (10+8 rimbalzi) e Walter Tavares (8+4). La profondità del Real è tale che i problemi di falli del capoverdiano, richiamato in panchina nelle fasi iniziali del terzo periodo (meno di 13 minuti in campo) non costituiscono un problema.
Sul perimetro, invece, impazzano i grandi veterani. Sergio Llull, calatosi nella fonte della giovinezza, esplode con 13 punti (season-high pareggiato) e 3/7 dall'arco, Rudy Fernandez non sbaglia un colpo (8 punti, 3/3), Thomas Heurtel spadroneggia con la palla in mano (6+6 assist) e Fabien Causeur mitraglia a ripetizione con precisione enorme (9 punti, 3/4 dalla distanza). Lo Zenit, soffocato in difesa e costretto a giocare su ritmi non congeniali, non ha armi sufficienti per reggere il confronto. E il divario non può far altro che allargarsi in maniera totalmente naturale. Il Real balza sul +18 all'ultimo riposo e apre un quarto periodo di garbage-time stranissimo, giocato con grande intensità nonostante il risultato già ampiamente acquisito. I blancos toccano anche il +23 (massimo vantaggio) prima di tagliare il traguardo su un eloquente 85-64.
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CSKA Mosca-Alba Berlino 91-72
Dopo aver visto Milano ed Efes passare sul proprio parquet nelle ultime due gare casalinghe, il CSKA Mosca (14-9) torna a difendere la Megasport Arena spazzando via l'Alba Berlino (7-16) con il punteggio di 91-72 e conserva il quinto posto in classifica. La partita si spacca nel secondo periodo, quando la squadra di coach Itoudis allunga sul +13 dell'intervallo lungo (50-37) grazie a un parziale di 13-4. Nella ripresa, i tentativi di rimonta dell'Alba non superano mai la soglia dei 9 punti di margine, e il CSKA può amministrare con tranquillità fino alla sirena. Nikola Milutinov sfodera il suo season-high con 21 punti e 11 rimbalzi, mentre Alexey Shved, con 10 punti a referto, diventa il decimo giocatore nella storia dell'Eurolega a tagliare il traguardo dei 3.000 punti segnati in carriera (ci sono anche 13 assist, career-high pareggiato). L'Alba, all'ottavo ko nelle ultime dieci uscite, resta inchiodata in quartultima posizione e vede già svanire la magia del larghissimo successo conquistato mercoledì contro l'Unics Kazan: inutili i 15 punti con 9 rimbalzi di Luke Sikma e i 10 con 6 assist di Maodo Lo.
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Zalgiris Kaunas-Unics Kazan 67-76
L'Unics Kazan rialza la testa dopo tre sconfitte consecutive espugnando la Zalgirio Arena con il punteggio di 76-67 e conserva la settima piazza in classifica con un record di 13-10. Lo Zalgiris, prossimo avversario dell'Olimpia (martedì 8 febbraio), vede invece allungarsi a otto la striscia negativa e resta inchiodato sul fondo della graduatoria (3-18). La squadra russa si gode l'ottima serata di Lorenzo Brown, in doppia-doppia con 19 punti e 10 assist, e quella super-energetica di John Brown, autore di 15 punti, 11 rimbalzi (4 offensivi) e 5 palle recuperate (sono 66 totali in stagione, già infranto il precedente record di Eurolega con 11 gare ancora in calendario). A puntellare un attacco che ritrova produttività dopo il passo falso di Berlino ci sono anche i 14 punti di Mario Hezonja. Lo Zalgiris, con rotazioni sempre corte per le assenze di Josh Nebo, Janis Strelnieks e Mantas Kalnietis, ha 16 punti da Edgaras Ulanovas (seconda miglior prova stagionale) e 14 da Lukas Lekavicius.
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Bitci Baskonia Vitoria Gasteiz-Olympiacos Pireo 62-72
L'Olympiacos frena la caduta sofferta nell'ultimo mese con quattro sconfitte consecutive e conserva il sesto posto in classifica (13-9) espugnando la Fernando Buesa Arena di Vitoria con il finale di 72-62. Per il Baskonia, sempre terzultimo in graduatoria (7-16), arriva il quinto ko filato, che mantiene la squadra di coach Spahija ancora senza successi nell'anno solare 2022. Tyler Dorsey guida i Reds sparando 17 punti con 6/10 dal campo, seguito dai 15 di Sasha Vezenkov e dai 12 a testa di Kostas Papanikoalou e Thomas Walkup. Il Baskonia ne ha 18 da Alec Peters (season-high in quella che è soltanto la sua terza gara dell'anno in Eurolega), 12 da Rokas Giedraitis e soltanto 4 con 2/7 al tiro in 19 minuti dal nostro Simone Fontecchio.
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