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Basket, Nazionale: Gigi Datome: "Torno in azzurro con entusiasmo, a Tokyo avrei fatto danni"

Daniele Fantini

Aggiornato 29/06/2022 alle 09:09 GMT+2

BASKET, NAZIONALE - Gigi Datome torna a giocare in Nazionale a tre anni di distanza dalla sua ultima partita in azzurro. Lunedì 4 luglio sarà in campo contro l'Olanda nelle qualificazioni ai Mondiali del 2023, e a settembre incarnerà il ruolo di grande leader e veterano durante gli Europei che l'Italia comincerà al Mediolanum Forum di Assago. Le sue parole alla Gazzetta dello Sport.

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L'ultima presenza di Gigi Datome in azzurro è datata 6 settembre 2019, quando realizzò 12 punti nella partita persa contro la Spagna per 67-60, match che eliminò l'Italia dai Mondiali di Cina. Poi, le finestre per le nazionali in conflitto con il calendario di Eurolega e la rinuncia a far parte del gruppo olimpico della scorsa estate lo hanno allontanato dalla canotta dell'Italbasket. Ma ora è pronto a tornare. Lo farà lunedì prossimo, 4 luglio, ad Almere, in occasione della partita contro i Paesi Bassi, ultima gara della prima fase delle qualificazioni ai Mondiali del 2023. Al raduno di Brescia ha ritrovato coach Gianmarco Pozzecco, suo assistente allenatore all'Olimpia in questa stagione, e Charlie Recalcati, il primo ct che lo chiamò in Nazionale maggiore 15 anni fa.
"Dal 2001 ho fatto tutta la trafila delle Under, sempre da capitano - ha dichiarato in una lunga intervista concessa alla Gazzetta dello Sport -, fino all'esordio con la Nazionale maggiore, chiamato all'ultimo momento per l'Europeo 2007 da Charlie Recalcati. Tante partite, molte vittorie ma zero titoli. È il mio grande rammarico non avere vinto un titolo in azzurro nei 10 anni migliori della mia carriera".
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I rimpianti della 'Nazionale più forte di sempre'

Datome è stato un pezzo cardine dell'Italia nel suo prime, formando, assieme a Danilo Gallinari, Marco Belinelli, Andrea Bargnani e Daniel Hackett, una squadra di enorme qualità, ma sempre lontana dal podio.
"Tra il 2012 e il 2016 avevamo un gruppo forte, coeso, con tanti giocatori coetanei. L'espressione della 'Nazionale più forte di sempre' nacque per il fatto che molti di noi erano in NBA, ma la verità è che anche le altre nazionali avevano e hanno giocatori che provengono dalla grande Lega USA. Sì, i rimpianti ci sono. L'uscita al supplementare contro la Lituania all'Europeo 2015 e la sconfitta al Preolimpico di Torino 2016 bruciano ancora. Ci ho pensato tanto per provare a capire. Ma l'unica spiegazione è che siamo caduti davanti alla suprema legge dello sport: meritavano più gli avversari".
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#8 Danilo Gallinari, #3 Marco Belinelli, #10 Daniel Hackett and #70 Luigi Datome of the Italy National Team react during the match against the Serbia National Team during the 1st round of 2019 FIBA World Cup

Credit Foto Getty Images

"Dannoso" a Tokyo, ma entusiasta oggi

Datome ha ribadito un concetto espresso in più occasioni. Lo scorso anno, a Tokyo, sarebbe stato poco utile alla squadra di coach Meo Sacchetti a causa di problemi fisici dovuti a una stagione lunghissima e intensa con l'Olimpia Milano. Quest'anno, invece, è riuscito a gestirsi meglio, ed è pronto per contribuire anche in estate.
"Alla Nazionale ho dato tanto e sono ancora qui. Non credo di dover ancora dimostrare chi sono come uomo e professionista. Un anno fa stavo male, il mio corpo non rispondeva. Fossi andato in azzurro avrei fatto solo danni. Invece sono stato a casa a godermi la grande estate dei miei compagni. È stato meglio così, meglio per me e per la Nazionale, anche se molti non lo hanno capito".
"Oggi torno in Nazionale con lo stesso entusiasmo e con lo stesso orgoglio, ma con una forma fisica migliore. La partita con l'Olanda è importante per avere una buona classifica nella seconda fase delle qualificazioni. Ma non assume certo il prestigio di una partita olimpica. Eppure ci sono e ci sarei stato anche a Belgrado e a Tokyo se mi fossi trovato nelle condizioni attuali. Vengo da una stagione per me molto positiva, in crescendo nei playoff e la spinta emotiva di uno scudetto. Oggi il mio ritorno ha un senso".
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