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Basket, Supercoppa: Brindisi rimonta Sassari, Milano batte Varese

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DaEurosport

Aggiornato 10/09/2020 alle 23:18 GMT+2

Prima sconfitta per il Banco di Sardegna nel girone D contro la Happy Casa Brindisi, brava a resistere e rifarsi sotto nel finale, guidata da Harrison e Visconti. Decisivo un tiro libero di Krubally. L'Olimpia Milano supera Varese 91-77 ed è l'unica squadra a chiudere imbattuta la fase a gironi. Brescia piega Cantù, Pesaro batte Roma e Reggio Emilia stende la Fortitudo sulla sirena con Kyzlink.

Marco Spissu, Banco di Sardegna Sassari

Credit Foto LaPresse

Happy Casa Brindisi-Banco di Sardegna Sassari 96-95

A cura di Davide Fumagalli. Arriva la rinvincita per la Happy Casa Brindisi che supera in volata e in rimonta il Banco di Sardegna Sassari dopo il ko allo scadere per la tripla di Pusica di pochi giorni fa. La squadra di Frank Vitucci non si dà per vinta, recupera da -15 nel secondo tempo anche senza l'infortunato Bell, e poi nel finale sono Harrison, Visconti e Krubally a decidere, col lungo ex Pistoia che segna il libero del definitivo 96-95. La squadra di Pozzecco si spegne nel finale, Bilan sbaglia il tiro della possibile vittoria e non basta una gran prova corale fatta di 20 assist e 15 triple realizzate su 33 tentativi. Il top scorer è Spissu con 22 punti seguito da Bilan, 18, mentre per Brindisi ci sono i 21 punti di Harrison e i 16 di Krubally. Primo stop nel girone D per la Dinamo, secondo successo per la Happy Casa.
La partita è molto spettacolare in avvio, si segna tanto da una parte e dall'altra, soprattutto dall'arco. Brindisi allunga a +6 con Zanelli, poi si scaldano Bendzius e Spissu e Sassari vola a sua volta sul 24-17; alla prima pausa è 28-25 per la Dinamo e le due squadre hanno già timbrato ben 10 bombe. Nel secondo periodo continua la beneficiata al tiro da fuori, le squadra si scambiano triple, poi sul finire del quarto Bendzius e Spissu firmano il mini break e Pusica segna a fil di sirena per il +11 del Banco di Sardegna, 57-46 all'intervallo, un rientro negli spogliatoio ritardato da una pausa per un problema alle luci.
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Supercoppa: tripla "al buio" di Vasa Pusica a fine primo tempo

La ripresa inizia col +15 di Sassari firmato da Bilan, il massimo vantaggio sul 61-46 e la gara pare saldamente in mano ai ragazzi di Pozzecco. La Happy Casa resta a galla, non riesce a limitare l'attacco avversario ma non cede, e la Dinamo non riesce a portare l'allungo decisivo. Al 30' è 77-70, in avvio di ultimo quarto Kruslin dall'arco firma il nuovo +10 ma Brindisi non ci sta e, guidata da Krubally e Harrison, risale fino al -1. Ci pensa il giovane Visconti a firmare la parità sul 93-93 con una giocata da tre punti. Il finale è in volata, sul 95-95 Sassari fa fallo su Krubally che segna un solo libero: è sufficiente perchè vale il sorpasso e anche la vittoria dato che Bilan fallisce il tiro del controsorpasso a fil di sirena.
Le due squadre torneranno in campo sabato 12 settembre: alle 17 Sassari sfiderà Roma mentre alle 21 Brindisi se la vedrà con Pesaro.
  • Brindisi: Gaspardo 9, Krubally 16, Harrison 21, Willis 7, Zanelli 7, Udom 3, Visconti 7, Bell 11, Thompson 7, Perkins 8, Guido ne. All. Vitucci.
  • Sassari: Bilan 18, Bendzius 16, Spissu 22, Burnell 13, Kruslin 12, S. Gentile ne, Pusica 12, Devecchi 2, Re, Treier ne, Martis ne, Tillman ne. All. Pozzecco.
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Supercoppa, highlights: Brindisi-Sassari 96-95

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AX Armani Exchange Milano-Openjobmetis Varese 91-77

Di Daniele Fantini. Sei su sei e filotto di vittorie completato: già qualificata alle Final Four di Bologna, l'AX Armani Exchange Milano supera nuovamente la Openjobmetis Varese e chiude la fase a gironi della Eurosport Supercoppa come unica squadra imbattuta. Coach Ettore Messina sceglie di far riposare la "Vecchia Guardia" in vista del torneo pre-Eurolega di Kaunas (semifinale sabato alle 15.00, LIVE su eurosport.it ed Eurosport Player) e lascia in borghese Sergio Rodriguez, Vlado Micov e Kyle Hines: Milano ha bisogno di una quindicina di minuti per carburare con il nuovo assetto e scrollarsi di dosso il torpore per una partita senza velleità di classifica, ma quando le percentuali dall'arco si alzano (15/30 alla fine) e la difesa comincia a stringere anche con ottime fasi di pressing a tutto campo (situazione che sembra ormai alla base del playbook di questa stagione, vedi video sottostante), tornano a emergere i valori già espressi nella vittoria di Masnago.
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Supercoppa, la difesa-press di Ettore Messina: Shields ruba e va a schiacciare

Shavon Shields chiude come top-scorer a quota 18, eclissando rapidamente la sfuriata di triple iniziale di Kevin Punter (11), ma le risposte migliori arrivano soprattutto dalle seconde linee. La panchina porta energia a un quintetto base un po' scarico, aumenta l'intensità difensiva e rimette ordine alle idee appannate di Malcolm Delaney, confezionando un break di 10-1 sul finire del secondo periodo (42-41) per rispondere al -8 (32-40) con cui Varese sembrava poter allungare le mani sull'inerzia del match a suon di bombe e ottima circolazione di palla offensiva.
Ripreso il controllo emotivo della partita, Milano piazza un altro parziale nel terzo periodo sfruttando la maggior profondità del roster (62-50) e infligge il colpo di grazia con una serie di quattro triple consecutive nel quarto periodo (79-65). Sugli scudi Zach Leday (14 punti, 7 rimbalzi), presente in ogni momento positivo della partita, Riccardo Moraschini (9 punti, 5 assist), ormai utilizzato costantemente da secondo playmaker al posto di Cinciarini con ottimi risultati, Michael Roll (11 punti), silente ma letale quando può alzarsi in sospensione dall'arco, Davide Moretti (9 punti, 3/3 dalla distanza) e Gigi Datome (4 punti, 2 assist), brillante soprattutto in veste di collante, difensore e uomo-squadra nel secondo periodo.
Varese, che dalla prossima partita abbandonerà la gestione Cavazzana per affidarsi a coach Massimo Bulleri, ha 16 punti da Toney Douglas (partito fortissimo ma poi disperso col passare dei minuti), 10 con 6 rimbalzi e 6 turnover da un Luis Scola appannatosi nella ripresa, e paga tantissimo le 18 palle perse e il calo delle percentuali dall'arco nella ripresa (solo 3/13), anche a causa di una maggiore intensità della difesa avversaria.
  • Milano: Delaney 2, Shields 18, Punter 11, Brooks 7, Tarczewski 4; LeDay 14, Moretti 9, Moraschini 9, Roll 11, Biligha, Cinciarini 2, Datome 4. All.: Messina.
  • Varese: Ruzzier 3, Douglas 16, Strautins 10, Andersson 8, Scola 10; Morse 8, De Nicolao 2, Jakovics 3, De Vico 8, Ferrero 9. N.e.: Van Velsen, Virginio. All.: Cavazzana.
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Supercoppa, highlights: Milano-Varese 91-77

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Germani Brescia-Acqua S.Bernardo Cantù 88-78

A cura di Davide Fumagalli. E' ancora Brescia a vincere il derby contro Cantù, valido per la quinta giornata del girone A di Supercoppa, già deciso col passaggio del turno dell'imbattuta Milano. La Germani, vincente al PalaDesio grazie ad un canestro di Kalinoski, ringrazia ancora la guardia americana che firma il break decisivo nel quarto periodo per il +10 sull'83-73. In un match senza valori di classifica, le due squadre giocano a viso aperto e viene fuori il talento di Chery da una parte, top scorer di serata con 20 punti, e quello di Jazz Johnson dall'altra, 16 punti per l'Acqua S.Bernardo. Per la formazione di Cesare Pancotto era l'ultima partita di questa Supercoppa, avendo aniticipato la sesta giornata con l'Olimpia, mentre la Germani, che si assicura il "platonico" secondo posto nel girone, domenica alle 19 farà visita a Varese.
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Supercoppa: Kennedy rimonta e cancella Burns con la stoppata

Il match del PalaLeonessa vede la Germani partire forte grazie a 7 punti filati di Crawford per l'11-6, Cantù però risponde, impatta con una bomba di Leunen e al 10' è a contatto sul 19-17. Nel secondo periodo per l'Acqua S.Bernardo si accende Jazz Johnson, firma 8 punti in un amen ed è vantaggio sul 31-27. Si va avanti a strappi, anche Burns e Chery si fanno notare, Thomas tiene davanti Cantù e all'intervallo è 42-40 per gli ospiti.
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Supercoppa: Kalinoski ancora giustiziere di Cantù, suo il break decisivo

Nella ripresa la musica non cambia, Cantù si affida alle giocate dei propri americani, Brescia fa gioco più corale e risponde colpo su colpo con le triple di Sacchetti e del talento Bortolani, conclusioni che valgono il 66-64 del 30'. E' nell'ultimo quarto che la partita si spacca, Chery lancia la Germani fino al +7 sul 74-67, poi si accende il giustiziere dell'andata, Kalinoski: l'americano, invisibile fino a quel momento, segna tre canestri in fila, Brescia vola a +10 sull'83-73 e di fatto indirizza la sfida. Dopo il timeout di Pancotto Cantù incassa anche la bomba di Sacchetti, -13 e match definitivamente in ghiaccio.
  • Brescia: Parrillo 3, Kalinoski 9, Burns 12, Sacchetti 9, Bertini, Crawford 15, Vitali 8, Magro 3, Chery 20, Ancelotti 2, Bortolani 3, Moss 4. All. Esposito.
  • Cantù: Smith 7, Thomas 13, La Torre 5, Leunen 8, Pecchia 4, Bayehe 4, Johnson 16, Woodard 9, Lanzi ne, Caglio ne, Kennedy 9, Procida 3. All. Pancotto.
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Supercoppa, highlights: Brescia-Cantù 88-78

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Fortitudo Pallacanestro Bologna 103-Unahotels Reggio Emilia 93-95 d.t.s.

Di Marco Arcari. Sfida al cardiopalma tra Fortitudo 103 Bologna e Unahotels Reggio Emilia. Partita che necessita di un overtime per veder decretata una vincitrice, col buzzer-beater di Tomas Kyzlink a mantenere vivi i sogni di gloria della squadra biancorossa in ottica qualificazione alle Final Four.
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Supercoppa: tripla di Kyzlink sulla sirena, Reggio Emilia batte la Fortitudo

Ethan Happ è subito assoluto protagonista, piazzando 6 punti in fila e costruendo, insieme alla bomba di Pietro Aradori, il primo break Fortitudo (9-2) che costringe coach Antimo Martino al timeout dopo nemmeno 4’ dalla palla a due. La Unahotels lavora bene a rimbalzo offensivo ma spreca poi gli extra-possessi così ottenuti, tirando col 25% (2/8) da 2 e trovando qualche persa di troppo (2 di Joshua Bostic in meno di 1’). Brandon Taylor s’inventa però un gioco da 4 punti e riporta a un solo possesso di distanza i biancorossi (16-13), prima di aprire il contropiede per il canestro di Filippo Baldi Rossi che vale il -1 (16-15) e costringe coach Meo Sacchetti a interrompere la sfida. Reggio Emilia sceglie la difesa a zona 2-3 per affrontare gli ultimi 80 secondi di 1° quarto, ma l’opzione difensiva non impedisce a Todd Withers di prendersi la scena con due schiacciatone. Baldi Rossi però si carica sulle spalle l’attacco ospite e impedisce letteralmente alla Fortitudo di scappare nel punteggio (22-20) in chiusura di frazione. In apertura di 2° periodo la Fortitudo prova a scappare con un mini-break (4-0), ma le triple degli esterni di Reggio Emilia tengono apertissima la gara (32-28 al 17’ di gioco). Il bel duello a distanza tra Happ e Frank Elegar viene interrotto dalla magata di Taylor, che prima trova un gioco da 3 punti e poi arma la mano di Diouf per la bomba che garantisce il primo vantaggio di serata per gli ospiti (34-36 a metà 2° quarto). Adrian Banks si sblocca solamente dopo 16’ di gara, peraltro con un 1/2 a cronometro fermo, e tocca allora ad Aradori riportare avanti i biancoblu (40-38) con 5 punti in fila. Lo stesso Aradori punisce qualche errore di troppo degli avversari con la bomba del provvisorio +7 (45-38), dimostrandosi unico giocatore di Bologna capace di bucare la retina dalla lunga distanza nel 1° tempo (3/3 per Aradori, 0/6 per il resto della Fortitudo).
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Supercoppa: Fantinelli inventa, Withers decolla sopra al ferro

Aradori riprende da dove aveva finito la prima metà di gara, sparando la quarta tripla di serata – su altrettanti tentativi – mentre Bostic continua a sparare a salve (0/5 dalla lunga distanza). Quest’ultimo però riesce comunque a fare la differenza in difesa, subendo sfondamenti e provocando 2 falli in rapida successione da parte dello stesso Aradori (50-44 al 23’). Matteo Fantinelli sale in cattedra con letture intelligenti degli spazi e abilità nel tagliare a canestro, piazzando 9 punti personali in fila, ma è la bomba di Withers a ridare la doppia cifra di vantaggio ai padroni di casa (66-56) quando mancano 2 minuti e 30 secondi alla fine del 3° quarto. Bologna concede però qualche viaggio in lunetta di troppo agli avversari e così, ne volgere di 1 minuto, Reggio Emilia ritorna a un solo possesso di svantaggio (66-63). Ci pensa allora la premiata coppia Aradori-Happ a riallungare le distanze proprio allo scadere dei 30’ (70-63). Gli attacchi s’inceppano improvvisamente nei primi minuti dell’ultima frazione di gioco, ma Aradori non ha alcuna intenzione di fermarsi nel macinare punti e canestri. Il numero 4 biancoblu ne scrive 6 consecutivi e poi smazza l’assist per la bomba di Leonardo Totè, che garantisce un nuovo +10 (79-69) alla F. Thomas Kyzlink ha tuttavia progetti diversi e sale in cattedra con giocate di sostanza, riportando la Unahotels a sole 5 lunghezze di distanza (80-75). Reggio Emilia non ha però fatto i conti, nuovamente, con Aradori, il quale si prende sulle spalle l’attacco biancoblu e sembra condurre i compagni a un altro successo. Baldi Rossi e Candi, con 2 triple, riaprono però completamente i giochi a 58 secondi dalla sirena dei tempi regolamentari, ma tocca a Taylor mandare la sfida all’overtime con la tripla che corona uno 0-9 di parziale (86-86).
Il parziale biancorosso si amplia fino a 0-11, prima dei 2 liberi di Mattia Palumbo, ma è Flecther a fare la differenza, sia in positivo che in negativo. Prima realizza un bel gioco da 3 punti, ma poi regala 2 punti a Candi – in quanto capitano avversario – con un autocanestro incredibile dopo lo 0/2 in lunetta di Kyzlink, e infine sbaglia il libero a disposizione (per fallo tecnico affibbiato a coach Martino). Kyzlink però si riscatta alla grande realizzando il buzzer-beater che consegna a Reggio Emilia il successo e tiene vive le speranze di qualificazione alle Final Four: decisiva diventa allora la sfida contro la Segafredo Virtus Bologna, in programma il prossimo 13 settembre.
  • Bologna: Banks 3, Aradori 26, Mancinelli n.e., Simon n.e., Dellosto 2, Fletcher 11, Palumbo 5, Fantinelli 13, Happ 15, Withers 9, Totè 7, Sabatini 2. All.: Sacchetti.
  • Reggio Emilia: Bostic, Candi 17, Baldi Rossi 14, Taylor 26, Giannini n.e., Elegar 6, Cham 2, Besozzi n.e., Bonacini n.e., Diouf 3, Blums 6, Kyzlink 21. All.: Martino.
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Virtus Roma-Carpegna Prosciutto Pesaro 56-89

Di Daniele Fantini. Come da pronostico, la Carpegna Prosciutto Pesaro supera senza patemi una Virtus Roma ancora incompleta e riaggancia Sassari in vetta al girone D di Supercoppa con un record di 3-1, rendendo avvincente una volata finale in cui è rientrata con prepotenza anche la Happy Casa Brindisi dopo il successo nel pomeriggio sulla squadra di coach Gianmarco Pozzecco. Roma deve rinunciare a Luca Campogrande ma aggiunge Chris Evans e Gerald Robinson al gruppo raccogliticcio delle prime partite: la Virtus riesce finalmente a essere competitiva per i primi minuti, prima che Pesaro scavi un solco incolmabile a cavallo dei due quarti iniziali, quando coach Bucchi è costretto a schierare Liam Farley e i quattro under (25-44 a fine primo tempo).
La ripresa scorre via liscia: messo il risultato in ghiaccio, Repesa attinge a piene mani dalla panchina (oggi assente Carlos Delfino per squalifica) e può risparmiare le energie dei suoi titolari per le gare dei prossimi giorni, decisive per la qualificazione alle Final Four di Bologna. Simone Zanotti ammassa statistiche importanti (15 punti, 9 rimbalzi), seguono i 12 di Marko Filipovity e i 10 con 7 assist di Justin Robinson. Roma ha indizi interessanti dai due nuovi americani, subito molto energici e vogliosi di mettersi in luce: Gerald Robinson è un playmaker rapido con buoni fondamentali (12 punti, 3 assist), mentre Chris Evans è giocatore all-around, molto più fisico e stazzato, capace di tirare da lontano ma anche di far male in avvicinamento a canestro (13 punti, 5 rimbalzi, 5 recuperi).
  • Roma: Robinson 12, Baldasso 5, Evans 13, Hadzic 7, Cervi 6; Farley 3, Ticic 2, Iannicelli 6, Telesca 2, Nizza, Jovanovic. N.e.: Biordi. All.: Bucchi.
  • Pesaro: Robinson 10, Massenat 5, Tambone 9, Filipovity 12, Cain 9; Serpilli 7, Mujakovic, Basso 4, Calbini 4, Drell 7, Zanotti 15, Filloy 7. All.: Repesa.
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Supercoppa, highlights: Roma-Pesaro 56-89

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