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Basket, Supercoppa: Milano batte Brescia, derby alla Virtus

Daniele Fantini

Aggiornato 05/09/2020 alle 00:10 GMT+2

L'AX Armani Exchange Milano resta imbattuta al vertice del girone A della Eurosport Supercoppa grazie al successo per 81-67 sulla Germani Brescia: Malcolm Delaney è il mattatore con 25 punti. La Segafredo Virtus Bologna si aggiudica il derby superando la Fortitudo 87-73 ribaltando il -11 dell'intervallo lungo. Vittorie anche per Cremona su Reggio Emilia e Varese su Cantù.

Sergio Rodriguez, Olimpia Milano

Credit Foto LaPresse

AX Armani Exchange Milano-Germani Brescia 81-67

Quattro su quattro e un piede alle Final Four di Bologna: l'AX Armani Exchange Milano resta imbattuta al vertice del girone A della Eurosport Supercoppa dopo aver piegato anche la resistenza della Germani Brescia nella prima partita realmente competitiva della stagione. Senza Kevin Punter, rovente con Cantù e Varese, Vlado Micov e Zach LeDay, è Malcolm Delaney a prendersi sulle spalle la gestione di una squadra apparsa in leggero calo rispetto alle prime uscite in cui aveva stupito per una prontezza e una brillantezza già di alto livello: l'ex-Barcellona funge da faro segnando 25 punti con 9 falli subiti, ottimo sia da playmaker che da guardia in supporto di Sergio Rodriguez.
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Alley-oop dietro la testa in no-look: Sergio Rodriguez con l'assist della giornata

Molto brillante anche Kyle Hines, capace ancora una volta di organizzare una difesa stringente (soltanto 67 punti concessi e il 48% da due) e di piazzare giocate di fisico ed esperienza nella metacampo opposta, mentre Gigi Datome, reduce da uno 0 a referto nella trasferta di Cantù, torna in doppia cifra a quota 11 svolgendo un ruolo-chiave nel piazzare il break definitivo all'inizio del quarto periodo, dove Milano vola sul +20 (75-55) tenendo gli avversari a soli due punti in 5'. L'Olimpia sfrutta bene la superiorità fisica vicino a canestro andando tanto in lunetta (21/24) ma non ha la stessa precisione dall'arco mostrata nei primi derby stagionali: le conclusioni sono ben costruite, ma le percentuali scese al 32% (8/25) hanno necessità di essere sorrette da una difesa di qualità per generare il successo.
Ancora priva di Cline e Ristic, Brescia ha il merito di giocare una partita tosta e di carattere, tenendo viva la contesa anche quando sembra barcollare sotto i parziali pesanti accusati in avvio (11-3) alla metà del secondo periodo (35-20) e del terzo (54-37). Come già visto nelle prime uscite, coach Vincenzo Esposito sembra essere già riuscito a forgiare un gruppo con forti attributi, come nella scorsa stagione. Nonostante un avvio molto complicato (7 palle perse nel solo primo quarto, 16 in totale), la Germani ha la forza di rientrare dal -15 al -3 (37-34) sfruttando una sfuriata di Tyler Kalinoski (12 punti) ma non la continuità per mettere in difficoltà una difesa biancorossa già molto organizzata e capace di chiudere l'area con efficacia. Kenny Chery, risvegliatosi dopo un inizio confuso, è il top-scorer con 18 punti (5/8 dall'arco), mentre Drew Crawford ne aggiunge 12.
  • Milano: Delaney 25, Roll 6, Shields 5, Brooks 5, Hines 12; Datome 11, Rodriguez 8, Moraschini 2, Moretti, Tarczewski 7. N.e.: Cinciarini, Biligha. All.: Messina.
  • Brescia: Chery 18, Kalinoski 12, Crawford 12, Sacchetti 8, Ancellotti 4; Parrillo, Magro 2, Moss, Burns 5, Vitali 2, Bortolani 4. All.: Esposito.
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Vanoli Cremona-UNAHOTELS Reggio Emilia 75-69

Di Marco Arcari. Primo successo per la Vanoli Basket Cremona nel Gruppo B della Eurosport Supercoppa 2020, conquistato contro la Unahotels Reggio Emilia. Non potrebbe iniziare meglio la sfida per la Vanoli che, trascinata dai punti di Jarvis Williams e dalle difese di Marcus Lee, quest’ultimo autore di 2 stoppatone nel volgere di pochi possessi, trova il 7-0 dopo neanche 3’ di gara. Tocca a Leonardo Candi, nominato capitano della Unahotels Reggio Emilia per questa Supercoppa 2020, suonare la carica per i biancorossi, ma l’assalto è effimero; i padroni di casa riescono infatti a scappare sul +10 (16-6) in chiusura di 1° quarto, nonostante 5 turnovers e complici le pessime percentuali al tiro (0/6 da 3 di squadra) della formazione allenata da coach Antimo Martino. I due attacchi faticano molto anche a inizio 2° periodo, ma Filippo Baldi Rossi rompe l’inerzia piazzando 2 bombe in fila (20-14 al 13’) e costringendo la panchina di Cremona al timeout. Tocca così a Peppe Poeta prendere per mano i compagni e instradarli alla ricerca del ferro avversario: il play di Cremona smazza 5 assist nel 1° tempo, mettendo in ritmo i lunghi (ecco spiegato il 70% da 2 di squadra) e soprattutto David Reginald Cournooh, quest’ultimo autore già di 11 punti all’intervallo. Reggio Emilia prova a rispondere col talento del diciottenne Rassoul Mouhamet Diouf, ma dopo 20’ di gioco è ancora costretta a rincorrere nel punteggio (33-27).
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Poeta alza, Lee inchioda: spettacolo al PalaRadi di Cremona

La Vanoli riparte lavorando molto bene a rimbalzo offensivo, con un Lee in grande spolvero, e ritrova anche la doppia cifra di vantaggio (37-27) al 22’, mentre gli ospiti proseguono nello sparare a salve dalla lunga distanza (2/18), prima della bomba dell’esperto Janis Blums, il quale ne ha sbagliate però 4 consecutive prima della realizzazione. Nonostante il dominio a rimbalzo, Cremona subisce gli assalti del solito Candi e le giocate, specie difensive, del sedicenne Ibrahima Cham, pagando poi dazio anche sulla tripla con cui Joshua Bostic fissa il parziale sul 45 pari alla fine del 3° quarto. Brandon Taylor, grande assente, con 0 punti a referto, nei primi 3 periodi, si sveglia improvvisamente nell’ultimo quarto, piazzando 2 triple consecutive, ma anche la squadra di coach Galbiati ritrova verve dalla distanza e mantiene un buon margine (67-58) al 37’, grazie soprattutto a Topias Palmi. L’ennesimo volo sopra al ferro di Lee sembra chiudere i conti, ma Taylor (11 punti nel 4° quarto) decide di dare un senso anche agli ultimi 90 secondi con due canestrissimi di puro talento. Lo stesso Taylor si vede però stampare contro il tabellone il tentativo decisivo, con Williams che gli piazza una grande stoppata e suggella il successo di Cremona. Cournhooh miglior marcatore dell’incontro (21), mentre Jarvis Williams ne aggiunge 16 con 9 rimbalzi.
  • Cremona: Gallo n.e., Feraboli n.e., Ariazzi n.e., T.J. Williams 10, Trunic 2, J. Williams 16, Poeta 2, Mian 8, Lee 6, Cournooh 21, Palmi 10, Donda. All. Galbiati.
  • Reggio Emilia: Bostic 15, Candi 9, Baldi Rossi 10, Taylor 11, Giannini n.e., Cham 5, Bonacini, Diouf 7, Blums 3, Kyzlink 9. All. Martino.
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Supercoppa, highlights: Cremona-Reggio Emilia 75-69

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Openjobmetis Varese-Acqua S.Bernardo Cantù 84-77

Di Marco Arcari. Il derby lombardo della Enerxenia Arena di Masnago tra Varese e Cantù vede prevalere i padroni di casa, che trovano in Luis Scola l’uomo adatto a ogni occasione, ma devono ringraziare anche l’ultimo quarto di Niccolò De Vico, autore di giocate fondamentali e decisive ai fini del successo. Parte fortissimo la Openjobmetis, trascinata proprio dall’immenso talento di Scola. Il lungo argentino fa vedere tutto il meglio del suo bagaglio tecnico, piazzando 13 punti nel solo 1° quarto, ed è fondamentale nel primo tentativo di strappo (13-2) con cui la formazione allenata da Attilio Caja cerca già di mettere le mani sul match dopo 4'. Cantù, dopo lo shock iniziale, si aggrappa a Jaime Smith e il playmaker non delude: arma le mani dei compagni per le triple che riaprono la sfida e poi è glaciale a cronometro fermo per rosicchiare punti e ricucire lo strappo avversario (24-22 a fine 1° quarto). Inerzia che sembra ribaltarsi in apertura di frazione successiva, con l’Acqua S. Bernardo a trovare viaggi in lunetta che la proiettano avanti nel punteggio e i padroni di casa a dover rincorrere. Sha’Markus Kennedy si prende la scena con una grande schiacciata, su assist geniale del diciottenne Gabriele Procida, ma commette poi il 3° fallo personale ed è costretto a tornare in panchina, permettendo a Varese di aumentare il vantaggio nella lotta a rimbalzo (24 totali, 10 offensivi, nel 1° tempo). L’attacco dei padroni di casa fatica però dalla lunga distanza (1/11 a metà gara) e non riesce a produrre quei punti che garantirebbero un nuovo allungo, mentre difensivamente Varese esaurisce il bonus al 13’ e garantisce molti viaggi in lunetta, bloccando così la sfida in perfetta parità (38-38) all’intervallo lungo.
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Anthony Morse e il concetto di "Not in my house": super-stoppata contro Cantù

Varese riparte con un break di 5-0, ma Smith ha programmi diversi e piazza 2 triple in fila per rimettere subito tutto in parità. Anthony Morse illumina la Enerxenia Arena con una stoppata irreale ai danni di Donte Thomas, e poi lavora ancora molto bene a rimbalzo e nel pick&roll con Michele Ruzzier, ma Cantù risponde ancora con le triple per la nuova parità (52-52) al 27’ di gioco. Scola, rientrato sul parquet dopo un lungo riposo, riprende col clinic offensivo, peraltro ai danni di Kennedy, e piazza anche la tripla che fissa il punteggio sul 62-58 alla fine del 3° quarto (con 23 punti di Scola, 19 invece per Smith). La squadra di coach Caja continua a litigare col tiro pesante (24% di realizzazione a 8’ dal termine dei regolamentari), ma trova sempre e comunque in Scola il totem cui aggrapparsi in fase di possesso. De Vico, con un gran rimbalzo offensivo, suggella un break di 4-0 (68-60) che induce coach Pancotto al timeout tattico; Smith continua a bombardare dall’arco (5/10 da 3 al 35’), ma i suoi canestri non pagano perché dietro Cantù concede davvero troppo a rimbalzo offensivo. Ingus Jakovics s’inventa un potenziale gioco da 4 punti nel momento di maggiore difficoltà dei biancorossi, e Giancarlo Ferrero lucra intelligentemente 2 liberi per il nuovo +6 (77-71) al 38’. Nel botta e risposta a distanza tra le due formazioni degli ultimi 90 secondi, a risultare determinante è la tripla di De Vico (81-75), perché Smith prima sbaglia 2 dei 3 liberi regalatigli da Ruzzier e poi manda sul tabellone la tripla che avrebbe potuto riaprire la gara. Mattatore della sfida Luis Scola (26 punti e 6 rimbalzi), ma fondamentale l’ultimo quarto di De Vico (il quale realizza 8 dei suoi 10 punti totali negli ultimi 10’, oltre a 8 rimbalzi). A Cantù non basta uno splendido Smith (25, con 9 rimbalzi e 6 assist).
  • Varese: Morse 4, Scola 26, De Nicolao, Jakovics 11, Ruzzier 5, Andersson 10, Strautins 8, De Vico 10, Ferrero 5, Douglas 5, Van Velsen n.e., Virginio n.e. All. Caja.
  • Cantù: Thomas 7, Smith 26, Kennedy 9, Woodard n.e., Procida, Leunen 11, La Torre 5, Lanzi n.e., Johnson 8, Bayehe 4, Pecchia 7, Caglio n.e. All. Pancotto.
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Supercoppa, highlights: Varese-Cantù 84-77

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Fortitudo Pallacanestro Bologna 103-Virtus Segafredo Bologna 73-87

Dopo un cambio totale di rotta nell'intervallo, la Virtus Bologna allunga le mani sul primo derby della Eurosport Supercoppa e della stagione, infila il terzo successo consecutivo e, complici i risultati dagli altri campi, mette già mezzo piede alle Final Four che ospiterà nel palazzo di casa tra il 18 e il 20 settembre. La partita svolta in maniera netta nel terzo periodo, quando la squadra di Sasha Djordjevic risponde con autorità al -11 (46-35) con cui era andata negli spogliatoi al termine di un primo tempo azzoppato da percentuali scadenti dall'arco (1/10) e una marea di palle perse (15 sulle 24 complessive). La difesa torna a stringere in maniera collettiva come nei momenti migliori della scorsa stagione, Julian Gamble prende il controllo totale del verniciato (MVP con 15 punti e 10 rimbalzi), i tiratori riaggiustano la mano e il risultato è un parziale netto e meritato di 31-11 che tramortisce una Fortitudo frenata dai problemi di falli dei lunghi e dalle polveri bagnate dai 6.75 dopo l'ottimo inizio (dal 5/9 del primo quarto all'8/28 finale).
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Supercoppa, Julian Gamble eroe del derby: segna 15 punti contro la Fortitudo

L'intero pacchetto dei big-men bianconeri fa la differenza in una partita in cui la Virtus controlla i tabelloni (55-31 il conto a rimbalzo, con 17 offensivi) e costruisce conclusioni ad alta percentuale vicino al ferro (25/35, 71%): Vince Hunter è fondamentale per limitare i danni in un secondo periodo che vede le Vu nere barcollare a più riprese, Amar Alibegovic porta tanta sostanza dalla panchina (12+5) e Pippo Ricci segna canestri importanti (9+6). Nota di merito anche per Alessandro Pajola, capace di suonare la carica nella metacampo difensiva nel terzo periodo e di gestire in maniera pulita la squadra in una serata di scarsa brillantezza della coppia Markovic-Teodosic. Resta sotto la lente d'ingrandimento Josh Adams, ancora corpo avulso dal gruppo (3 punti in 16' dalla panchina).
La Fortitudo lamenta rotazioni più corte per le assenze di Mancinelli e Sabatini ma anche difficoltà nel trovare un go-to-guy cui affidarsi quando la difesa virtussina mette la museruola ad Adrian Banks, fermo a soli 3 punti nella ripresa dopo aver brillato in un primo tempo da vecchi fasti brindisini (13). Ethan Happ soffre i muscoli di Gamble e Hunter, Pietro Aradori (14) ha il merito di sparare le ultime cartucce ma si risveglia in ritardo, con lo svantaggio ormai in doppia cifra nel quarto periodo, Todd Wither si perde in una lunga serie di ferri dopo un avvio interessante e Tre'Shaun Fletcher non trova mai il ritmo-partita. Il migliore è Matteo Fantinelli, autore di una gara solida in regia con 13 punti, 8 assist e 4 palle recuperate.
  • Fortitudo: Fantinelli 13, Banks 16, Aradori 14, Withers 12, Happ 10; Fletcher 2, Palumbo, Dellosto, Totè 6. N.e.: Mancinelli, Simon. All.: Sacchetti.
  • Virtus: Markovic 7, Abass 3, Weems 7, Ricci 9, Tessitori 4; Hunter 8, Alibegovic 12, Pajola 7, Adams 3, Teodosic 12. N.e.: Deri. All.: Djordjevic.
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Supercoppa, highlights: Fortitudo-Virtus Bologna 73-87

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