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Basket, Champions League: la Dinamo Sassari crolla 89-56 contro il Prometey ed è eliminata

Daniele Fantini

Aggiornato 08/12/2021 alle 20:25 GMT+1

BASKET, CHAMPIONS LEAGUE - Il Banco di Sardegna Sassari saluta l'Europa con un turno di anticipo dopo il pesantissimo -33 accusato nella trasferta in Ucraina. Il Prometey, che conquista invece l'accesso al play-in, controlla la partita sin dalla palla a due e dilaga nella ripresa aprendo un lunghissimo garbage-time. D'Angelo Harrison è top-scorer con 17 punti.

Tyus Battle, Banco di Sardegna Sassari, 2021-22

Credit Foto Getty Images

Prometey - Banco di Sardegna Sassari 89-56

"Difesa e fiducia". Sono le parole che coach Piero Bucchi urla durante ogni time-out. Ma la sua Sassari, di fronte alla partita do-or-die per rimediare al terrificante inizio da 0-3 e artigliare almeno la qualificazione ai play-in, scivola sempre più in basso, scricchiolando già alla metà del secondo periodo e crollando, con un boato fragoroso, nella ripresa. Dove non c'è più parvenza di pallacanestro, ma soltanto un interminabile e sconcertante garbage-time.
Sarà il Prometey, matricola europea sbarcata in Champions League attraverso i preliminari, a gustarsi la chance di accedere ai playoff. La doppia sconfitta contro la formazione ucraina (fu -8 nella gara d'andata al Palaserradimigni) condanna la Dinamo all'ultimo posto matematico in classifica nel gruppo A, rendendo ininfluente l'ultimo impegno casalingo del 21 dicembre contro Tenerife. Un dramma, da un lato, considerando le ambizioni internazionali di una squadra che, poco più di due anni fa, metteva in bacheca la FIBA Europe Cup. Ma un vantaggio, forse, dall'altro, per re-indirizzare concentrazione ed energie sul campionato. Dove, complice una striscia aperta di 6 sconfitte consecutive, c'è assoluta necessità di issarsi in tempi brevi dal gruppone al margine della zona retrocessione.
Eppure, la trasferta ucraina rema in tutt'altra direzione, mostrando una squadra slegata, con chimica ancora assente, poca fisicità e animo spento. La difesa è lacunosa, perforabile, lenta nei rientri e tendente a lasciare grossi varchi in campo aperto. Il Prometey azzanna mettendo a referto 44 punti nei primi 17 minuti. Matura già un grasso +21 (44-23), con inerzia chiaramente direzionata. L'unica fiammata ospite, costruita a cavallo tra i due quarti centrali (1-11 per il 45-34 del 21'), è divorata da un controbreak devastante di 14-0 in cui crollano anche le più piccole speranze rimaste. Sassari scompare, spazzata via sul piano mentale, fisico e caratteriale, prima che su quello tecnico. Lì, dove ha ancora bisogno di tempo per metabolizzare l'arrivo in panchina di coach Piero Bucchi, l'innesto di Gerald Robinson in regia, e il reintegro di Filip Kruslin.
Sprofondata fino a un massimo di -34, Sassari incassa la sconfitta europea più cocente della stagione, peggiore anche del tremendo -27 di Tenerife, arenandosi sul suo season-low offensivo (56 punti totali). I numeri non mentono. La Dinamo spara a salve dall'arco (3/18) e fatica in area (40%), perde 16 palloni, viene martoriata a rimbalzo 44-26, e concede 11 triple agli avversari. D'Angelo Harrison, vecchia conoscenza del nostro basket, impazza: 17 punti con una scarica di bombe per scavare già un break a inizio gara. DJ Kennedy mette le mani ovunque (16 punti, 11 rimbalzi, 5 assist). Dalla panchina, Chris Dowe ha impatto mostruoso (15+10 rimbalzi). E anche il grande ex di giornata, Miro Bilan (7+7), recupera qualche scintilla d'antan in una stagione che, finora, lo sta vedendo molto al di sotto dei suoi standard. Nel finale, si scatena anche Sean Evans (10+7 rimbalzi), quando ormai gli ormeggi sono stati abbandonati da tempo.
Priva di Stefano Gentile, Sassari ha qualcosa da Christian Mekowulu nella prima metà di gara (10+5 rimbalzi) ma nulla più dal resto della truppa. Jason Burnell, top-scorer con 12 punti, ritocca le cifre a partita già ampiamente decisa. Eimantas Bendzius (9 con 3/10) si limita a un'accelerazione a cavallo dei due periodi centrali. David Logan (9) appare molto sottotono e con mira appannata (3/9, 0/4 dall'arco e 5 palle perse), Filip Kruslin è impalpabile (3 punti, 1/5), e anche Gerald Robinson (5 punti, 1/7, 7 assist) sarà da rivalutare in un ruolo da regista che non ha coperto nella sua esperienza della scorsa stagione in Italia tra Roma e Pesaro.
  • Prometey: Sydorov 7, Harrison 17, Lypovyy 8, Kennedy 16, Evans 10; Dowe 15, Lukashov 5, Belikov 4, Bilan 7, Petrov. N.e.: Mishula. All.: Ginzburg.
  • Sassari: Robinson 5, Kruslin 3, Bendzius 9, Burnell 12, Mekowulu 10; Treier 2, Battle 6, Logan 9, Devecchi, Diop. N.e.: Gandini, Chessa. All.: Bucchi.
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