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Venezia ancora prima, Avellino recrimina in Grecia. Storica vittoria di Capo d'Orlando in Lettonia

DaDailyBasket

Aggiornato 14/11/2017 alle 23:51 GMT+1

Dal nostro partner DailyBasket.it

Orelik, Umana Reyer Venezia, LaPresse

Credit Foto LaPresse

Ventspils – SikeliArchivi Capo d’Orlando 55-66

Arriva dopo sei giornate la prima vittoria di Capo d’Orlando nella fase finale di una competizione europea. Per entrare nella storia societaria Edwards e compagni hanno dovuto viaggiare fino in Lettonia per battere il Ventspils. I primi venti minuti vedono un sostanziale equilibrio, dovuto alle percentuali tutt’altro che brillanti delle due squadre. La SikeliArchivi trova inizialmente buone risposte da Mario Delas (10+8 rimbalzi) e da Strautins; non basta però il 50% da due per allontanare i padroni di casa, che si fanno trascinare da Aigars Skele, il fratello dell’ex Napoli Armands, che chiude a 14 punti e 9 carambole. Dopo un primo tempo di carattere, la squadra di Gennaro Di Carlo affonda il colpo nel terzo parziale grazie a dieci minuti di onnipotenza difensiva. Perché se Atsur segna le triple che aprono la forbice, Capo annulla tutte le iniziative offensive avversarie: brekkone di 20-4 e margine di 17 lunghezze che Wojciechowski e compagni gestiscono con pochi patemi.

Aris Salonicco – Sidigas Avellino 59 – 56

La squadra di Sacripanti fallisce l’opportunità di mettersi sulla buona strada per la qualificazione facendosi battere nel finale dall’Aris delle meteore italiane Keith Benson, Brent Pettway e Kyle Weawer. Con questo successo la squadra greca raggiunge proprio i biancoverdi con un bilancio di tre vittorie e tre sconfitte. Molte le recriminazioni per i biancoverdi, che lamentano un fallo non fischiato nel finale su una conclusione da tre punti di Jason Rich che avrebbe portato l’americano a tirare i liberi valevoli per il supplementare. La partita non è propriamente entusiasmante, soprattutto per produzione offensiva. Per la Sidigas è Ndiaye a far sentire i propri muscoli, ma Vasilopoulos e Bell rispondono a tono con i primi venti minuti che ‘scorrono via’ sul 25-27. Avellino trova dunque feeling con il tiro da tre punti al rientro dagli spogliatoi, con la doppia cifra di vantaggio che non sembra un’utopia, ma non arriva il colpo del ko, con Bell ed Athinaiou a dimezzare il margine. Sacripanti usa a suo vantaggio il pressing avversario servendo un solissimo Ndiaye, Rich è il solito talentissimo in attacco: può bastare per la vittoria? Sembra proprio di no, con tutti gli altri con le polveri bagnate. L’Aris può così tornare in linea di galleggiamento e mettere il muso avanti con l’and one di Vaughn e l’appoggio di Vasilopoulos. Ndiaye fa solo 1/2 ai liberi ed Athinaiou si erge a protagonista con un gran canestro a 15’’ dal termine. L’ultimo attacco è per Rich, ma il fallo non fischiato su di lui scatena le ire biancoverdi.

Umana Reyer Venezia – Medi Bayreuth 70-67

Continua la marcia solitaria in Europa degli orogranata, che in una gara difficile hanno ragione dell’ostica avversaria, seconda nel campionato tedesco, con l’ex Nate Linhart fra le sue fila. Sin dalle prime battute la Reyer è abile a chiudere gli spazi ad uno sterile attacco tedesco e, grazie ad una notevole prova offensiva di squadra, si porta in poco meno di cinque minuti sul 18-2. Il Bayreuth però, trascinato da uno scatenato Amaize, ben assistito da Seiferth e Robinson e grazie ad un’asfissiante difesa a tutto campo, fa di tutto per rientrare in partita ed il primo quarto si conclude sul 23-17. Il secondo periodo, dopo un parziale di 4-0 per i tedeschi, ha visto i veneziani affidarsi alle felici giocate del solito Orelik e all’energia a tutto campo di Paul Biligha. Venezia prova a pigiare il piede sull’acceleratore ma Bayreuth cerca di rispondere colpo su colpo e così, con l’1/2 dalla lunetta di Orelik, si giunge alla pausa lunga sul 41-30. Alla ripresa delle ostilità, sulla falsariga di tutto l’incontro, Amaize suona la carica per il Medi ma la Reyer -nonostante alcuni errori, specie a cronometro fermo - rintuzza ogni tentativo di rimonta dei tedeschi, con il tabellone del Taliercio che al 30' segna 56-51. L’ultima frazione è un turbinio di emozioni, con Venezia che sembra poter tenere stabilmente i propri avversari a distanza di sicurezza ma il mai domo Bayreuth ha cuore e gambe da vendere: Johnson spara da distanza considerevole la tripla del +6 (67-61) ma Seiferth e Cox sono gli ultimi a mollare e, proprio grazie ad un canestro dell’atleta venezuelano ospite, Bayreuth raggiunge la parità a quota 67 a 5" dal termine. De Raffaele non si scoraggia e, chiamando un provvidenziale timeout, vede i propri giocatori trionfare grazie ad una vera e propria magia di un immenso Gediminas Orelik: al quarantesimo il risultato dice 70-67, con Venezia che dimostra ancora una volta di essere una squadra solida anche nel vecchio continente: primo posto solidissimo per gli uomini di Walter De Raffaele, mentre i tedeschi restano a tre vittorie e altrettante sconfitte.
Gli altri risultati
Banvit – Movistar Estudiantes 82-80
CEZ Nymburk – Oostende 86-72
Ludwigsburg – Gaziantep 86-74
UCAM Murcia – Monaco 63-68
Nanterre – Zielona Gora 95-82
(Alessandro Aita, Federico Ionata)
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