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Basket, Champions League: la Fortitudo Bologna non si sblocca, k.o. (5°) anche col Pinar Karsiyaka

Marco Arcari

Aggiornato 12/01/2021 alle 23:52 GMT+1

5° k.o. europeo per la Fortitudo Lavoropiù Bologna, che, tra le mura amiche della Unipol Arena, cade anche contro il Pinar Karsiyaka. Prestazione opaca della squadra di coach Dalmonte, particolarmente in fase di non possesso. Non basta l'orgoglio di Leonardo Totè (14 e 4 rimbalzi) e Gherardo Sabatini.

Adrian Banks, Fortitudo Lavoropiù Bologna 2020-21

Credit Foto Getty Images

Fortitudo Lavoropiù Bologna - Pinar Karsiyaka 65-78

Ancora priva di Pietro Aradori, la Fortitudo incappa nel 5° k.o. consecutivo (in altrettante sfide) in questa Basketball Champions League. Oltre al risultato, anche il modo in cui matura la sconfitta contro il Pinar Karsiyaka non può certo far felici i tifosi fortitudini. Non mancano indicazioni individuali positive, specie quella di Leonardo Totè (14 e 4 rimbalzi), ma la prova di squadra è comunque opaca, particolarmente in fase di non possesso. Raymar Morgan (9 nel 1° periodo) è fin da subito una spina nel fianco per la difesa biancoblu, anche perché Tony Taylor (ex-Virtus) sente aria di derby e lo innesca alla perfezione già dal primo possesso (6-11 a metà 1° quarto). L’attacco del Pinar gira decisamente meglio in termini di coralità, mentre il buon impatto individuale di Dario Hunt frutta il primo allungo dei padroni di casa (17-13) al 7’ del match. Gli ospiti riordinano le idee, sfruttano la difesa da “amichevole” della Effe e costruiscono il pareggio dal gioco in post (non solo basso). A fine 1° quarto è così 20-20, con 6 assist della coppia Morgan-Taylor. Metecan Birsen diventa il go-to-guy della squadra di coach Sarica, che scappa sul +9 (23-32) al 15’. L’attacco di casa segna davvero una miseria di punti (4 in 5’), trovando solo in Totè il giocatore capace di creare qualcosa a livello individuale. Taylor rientra sul parquet e spezza ulteriormente gli equilibri con 2 canestri in fila (26-36), ma i tagli di Fantinelli sembrano lanciare la rimonta biancoblu. È però solo un’impressione effimera, perché le maglie difensive della Fortitudo si allargano nuovamente, concedendo perfino un buzzer da 3 punti a Morgan per il 33-45 a metà gara.
La difesa della Effe, specie quella di Tommaso Baldasso, sembra rimasta negli spogliatoi e il Pinar tenta di dilagare (34-51) al 23’. I punti del Karsiyaka generati da palle perse avversarie aumentano sempre più, mentre l’attacco biancoblu non riesce praticamente mai a generare vantaggi e spesso nemmeno a costruire un tiro entro i 24’’ (38-55 al 28’). Totè cerca di salvare l’orgoglio fortitudino, ridando un senso alla sfida in chiusura di 3° quarto (46-57). Morgan ritorna a macinare canestri, utili a spezzare il ritrovato ritmo dei padroni di casa, rilanciando, insieme a Onuralp Bitim, il Pinar a distanza di sicurezza (+15) a 7’ dalla sirena. La coppia Hunt-Saunders però non ci sta e colleziona buone giocate in entrambe le metà campo, ma è ancora Totè a suonare la carica, riducendo lo svantaggio a 10 lunghezze (60-70 al 36’). La rimonta comunque non riesce, anche perché le disattenzioni difensive tornano prepotentemente sulla scena, mettendo forse ancora più a nudo i limiti e il mancato inserimento di tante individualità in questo roster. Morgan MVP (22, con anche 5 rimbalzi e altrettanti assist), ma bene anche Taylor (14). Per la Effe 12+8 di Hunt, ma anche in questo caso i numeri non devono ingannare.

Il tabellino

  • Fortitudo: Banks 12, Saunders 4, Palumbo 2, Hunt 12, Fantinelli 9, Baldasso 5, Cusin, Withers 3, Totè 14, Sabatini 4. All. Dalmonte.
  • Pinar: Birsen 14, Morgan 22, Tuluoglu n.e., Agva, Erden 4, Bitim 4, Kennedy, Taylor 14, Henry 7, M'Baye 8, Sonsirma 3, Yildirim 2. All. Sarica.
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