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Basket, Coppa Italia: L'Olimpia Milano doma Tortona 78-61 e vince l'ottava Coppa della sua storia

Daniele Fantini

Aggiornato 20/02/2022 alle 20:51 GMT+1

BASKET, COPPA ITALIA - L'AX Armani Exchange Milano bissa il trionfo dello scorso anno e si aggiudica le Final Eight 2022 superando la Bertram Derthona Tortona 78-61 in finale. Si tratta dell'ottava Coppa Italia nella storia per la società biancorossa, la nona nella carriera di coach Ettore Messina. Malcolm Delaney vince il premio di MVP della kermesse di Pesaro.

L'AX Armani Exchange Milano festeggia la conquista della Coppa Italia 2022

Credit Foto Ciamillo-Castoria

VITRIFRIGO ARENA, PESARO - A un anno di distanza dal trionfo del Forum, l'AX Armani Exchange Milano torna a mettere un trofeo di bacheca. L'appuntamento conclusivo delle Final Eight 2022 mantiene il favore del pronostico. Niente sgambetti, nessun tremolio. Forza, qualità ed esperienza piegano la leggerezza mentale con cui Tortona si presenta all'appuntamento con la storia dopo aver intrappolato la Virtus Bologna meno di 24 ore prima. L'Olimpia festeggia la sua ottava Coppa Italia, la seconda consecutiva, la quarta negli ultimi sette anni, e aggancia la stessa Virtus e Treviso come squadra più titolata d'Italia. Coach Ettore Messina fa ancora meglio. È la sua nona Coppa Italia della carriera. Perché c'è proprio la sua mano in molti di quei successi di Virtus (4) e Treviso (3), conquistati a cavallo tra gli anni '90 e 2000.
L'Olimpia costruisce il successo cavalcando il suo core e i suoi veterani. Gli stessi che le avevano permesso di frenare la grande cavalcata di Brescia nella semifinale di sabato sera. Il primo quarto detta ritmo e spartito della gara (25-13). Milano frena le folate della Bertram, togliendole il gioco in transizione e imbrigliando JP Macura con la difesa durissima di Devon Hall. A differenza della partita vinta contro la Virtus, Tortona trova l'area intasata. Kyle Hines e Nik Melli blindano il verniciato. E, in attacco, l'Olimpia macina gioco con fluidità ed efficacia, aprendo la scatola con il tiro da fuori.
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JP Macura segna dall'arco e c'è pure il fallo

Gli equilibri si riallineano nel secondo periodo. La panchina biancorossa non ha la stessa compattezza dei titolari. Macura si scatena trovando canestri straordinari, riassaporando le stesse mitiche sensazioni delle prime due partite. Spara 11 punti (sui suoi 17 totali) nel solo secondo quarto . E, all'intervallo lungo, Tortona è ancora lì, a contatto (41-33).
Lo slancio della Bertram prosegue allargandosi anche a inizio ripresa. L'approccio di Milano in uscita dagli spogliatoi è molle. Le percentuali dall'arco calano dopo l'inizio brillante e le palle perse aumentano (14 alla fine). La Bertram ricuce fino al -1 (44-43 al 24') trovando risorse extra in Ariel Filloy (12) e Bruno Mascolo (11) per supplire ai problemi di falli di Mike Daum e Jamarr Sanders. Ma quando il sogno di un'altra favola sembra profilarsi all'orizzonte, l'Olimpia risponde con la sua difesa e la qualità dei suoi big. E la mannaia cala, ineluttabile, a cavallo dei due periodi finali.
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Ariel Filloy segna un canestro in scucchiaiata

Tortona segna 4 punti in otto minuti, soffocata in ogni zona del campo e abbandonata anche dalla spingarda di Macura (soltanto 3 punti nell'intera ripresa). L'Olimpia ritrova fiducia con Devon Hall, straordinario su entrambe le metacampo in tutte le gare della competizione, e recupera fosforo in attacco con le giocate di Malcolm Delaney (10+5 assist, MVP della kermesse) e Sergio Rodriguez (8+4). Poi è il momento dei grandi azzurri. Nik Melli, dopo due gare offensivamente in sordina, prende possesso totale del verniciato (14 punti, 9 rimbalzi, +24 di plus/minus, il migliore). E Gigi Datome apre il fuoco con due triple spaccagambe da campione purissimo. Tortona precipita a -20, e Milano può chiudere in cavalcata e in passerella, regalando la standing-ovation a tutti suoi titolari.
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Rodriguez e Datome chiudono la partita per Milano

L'Armani festeggia, ma anche Tortona può guardare con enorme fiducia al prossimo futuro. La finale ci racconta una partita in cui la Bertram resta a contatto per tre quarti, impensierendo a lungo con le giocate dei suoi esterni. Certo, è mancato molto in vernice, dove la differenza di esperienza, fisicità e tonnellaggio è grossa ed evidente. Ma Milano, da parte sua, ha saputo coltivare e sfruttare in maniera ottimale i vantaggi. La finale da matricola, unica nella storia assieme alla Reggiana nel lontano 2005, è un traguardo fantastico per una società che si propone di diventare un punto di riferimento nel basket italiano per organizzazione, progetto e ambizione.
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Finisce la partita, l'Olimpia Milano trionfa a Pesaro

AX Armani Exchange Milano - Bertram Derthona Tortona 78-61

  • Milano: Delaney 10, Hall 12, Daniels 8, Melli 14, Hines 6; Ricci 5, Biligha 2, Baldasso, Alviti, Bentil 7, Rodriguez 8, Datome 6. All.: Messina.
  • Tortona: Mascolo 11, Sanders 10, Macura 17, Daum 5, Cain 2; Filloy 12, Cannon 2, Tavernelli, Severini 2. N.e.: Baldi, Miljkovic, Mortellaro. All.: Ramondino.
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Highlights: Olimpia Milano-Tortona 78-61

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