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Dream Team 1992-2016: riguarda le partite olimpiche più belle del Team USA su Eurosport Player

Daniele Fantini

Pubblicato 23/07/2020 alle 10:27 GMT+2

Il countdown verso le Olimpiadi di Tokyo prosegue: a un anno di distanza dall'inizio dei Giochi posticipati per la pandemia di coronavirus, ricordiamo lo straordinario percorso del Team USA negli ultimi 30 anni. Dal leggendario Dream Team del 1992 all'ultimo oro di Rio 2016: le partite più belle del Team USA sono disponibili on-demand ricommentate in italiano su Eurosport Player!

The 1992 USA Men's Basketball Olympic Team pose for a team portrait,

Credit Foto Getty Images

Manca esattamente un anno all'inizio delle Olimpiadi di Tokyo, posticipate per la pandemia di coronavirus e riprogrammate tra il 23 luglio e l'8 agosto 2021. Sarà l'occasione per tornare a rivedere in campo il Team USA nella sua settima reincarnazione con un roster interamente composto da giocatori NBA dopo il mitico Dream Team che meravigliò il mondo in occasione dei Giochi di Barcellona 1992. Sono passati quasi 30 anni da quel torneo che stravolse la concezione della pallacanestro a livello mondiale, e abbiamo ripercorso il periodo di grande transizione verso la modernità recuperando le partite olimpiche più belle del Team USA fino all'edizione di Rio 2016. Potete trovarle tutte, ricommentate in italiano, in VOD su Eurosport Player!

Barcellona 1992, il Dream Team

Per la prima volta nella storia, gli Stati Uniti si presentano alle Olimpiadi con una squadra interamente composta da giocatori NBA per "vendicare" la medaglia di bronzo di Seul 1988. Dopo tanti anni di dominio incontrastato, il livello del basket internazionale si è alzato così tanto da non poter più permettere agli States di vincere schierando soltanto i giocatori collegiali. La voglia di rivalsa si fonde con un gigantesco piano di marketing della stessa NBA, intenzionata a mostrare al mondo intero il volto migliore del basket d'Oltreoceano. Così, viene composta una squadra di stelle assolute e di grandissima fama, la più forte mai vista nella storia, con un roster destinato a rimanere nella leggenda: Michael Jordan, Scottie Pippen, Magic Johnson, Larry Bird, Charles Barkley, Karl Malone, David Robinson, Pat Ewing, John Stockton, Chris Mullin, Clyde Drexler e Christian Laettner. È nato il Dream Team.
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Flavio Tranquillo: "Il Dream Team 1992 va oltre il basket giocato, era ambasciatore del brand NBA"

Atlanta 1996, il Dream Team III

Quattro anni dopo, nelle Olimpiadi giocate in casa, ad Atlanta, il Team USA schiera la squadra passata alla storia come il Dream Team III, essendo il II quello che partecipò, trionfando, ai Mondiali del 1994 in Canada. Sebbene piena di superstar, è una squadra di livello e appeal inferiore rispetto al Dream Team originale di Barcellona, ma comunque capace di passeggiare su tutti gli avversari nonostante una chimica interna non idilliaca per le personalità molto forti dei protagonisti. Tra gli elementi più rappresentativi ci sono Charles Barkley (miglior realizzatore), Karl Malone, Reggie Miller, Hakeem Olajuwon, Gary Payton, Scottie Pippen, David Robinson e John Stockton.
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Team USA-Jugoslavia 1996, John Stockton inventa l'assist più bello delle Olimpiadi uscendo dal campo

Sydney 2000, la nuova generazione

L'internazionalizzazione sempre più marcata della pallacanestro e della NBA provoca un ulteriore innalzamento del livello delle avversarie. A Sydney 2000, nonostante la terza medaglia d'oro consecutiva, il Team USA rischia una cocente eliminazione in semifinale contro la Lituania, chiara avvisaglia di un cambiamento importante nei rapporti di forza con il resto del mondo. La squadra, segnata da tante defezioni importanti, abbandona definitivamente il nickname Dream Team: al fianco di qualche veterano come Gary Payton e Alonzo Mourning, è una vetrina per le giovani superstar che avrebbero poi dominato la scena nel decennio successivo, da Jason Kidd a Kevin Garnett, Ray Allen e Vince Carter.
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Italia-USA 2000: Mourning, Carter, Allen, McDyess, le schiacciate più belle delle stelle NBA

Atene 2004, la caduta degli dèi

Le crepe del 2000 emergono in maniera evidente e dolorosa negli anni successivi. Ai Mondiali del 2002 giocati in casa, a Indianapolis, il Team USA frana chiudendo al sesto posto, e l'avventura olimpica del 2004 è destinata ad avere un epilogo ugualmente negativo. La squadra è molto giovane (nessun giocatore sopra i 29 anni), inesperta e debole mentalmente: al clamoroso flop all'esordio contro Portorico, segue un'altra sconfitta nella fase a gironi contro la Lituania e il definitivo ko in semifinale contro l'Argentina, destinata a mettersi l'oro al collo nella finale con l'Italia. Allen Iverson, Tim Duncan e Stephon Marbury sono gli unici veterani di un gruppo che comprende tante stelline appena sbarcate in NBA ma destinate a scrivere la storia del gioco, da LeBron James a Carmelo Anthony, Dwyane Wade e Amare Stoudemire.
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Argentina-Usa 89-81, gli highlights della semifinale di Atene 2004

Pechino 2008, il Redeem Team

Il bronzo di Atene è seguito da un altro flop ai Mondiali del 2006, chiusi sul gradino più basso del podio. Ferito e umiliato, il Team USA intraprende una nuova campagna sulla falsariga di quella che portò alla formazione del Dream Team sedici anni prima. A Pechino scende in campo una squadra straordinaria, composta da superstar nel loro prime, pronta a seguire l'esempio del Dream Team '92 e "vendicare" le tre campagne internazionali fallimentari precedenti. Nasce il Redeem Team (la squadra della Redenzione), guidato da Kobe Bryant, LeBron James, Dwyane Wade, Carmelo Anthony, Dwight Howard, Jason Kidd, Deron Williams, Chris Bosh e Chris Paul. La finale, vinta contro la Spagna, è una delle partite più belle del secolo.

Londra 2012, rivincita con la Spagna

La "lezione" del Redeem Team è servita. A Londra, il Team USA porta un'altra squadra di altissimo livello, appena inferiore a quella di quattro anni prima. Kobe Bryant e LeBron James restano i leader di un gruppo che fa da raccordo tra le due generazioni dei primi due decenni degli anni 2000: ai veterani Chris Paul, Carmelo Anthony, Tyson Chandler, Deron Williams e Andre Iguodala, si uniscono i giovani in rampa di lancio: Kevin Durant, Russell Westbrook, James Harden, Kevin Love, James Harden e Anthony Davis. Anche questa finale, rivincita contro la Spagna dell'epoca d'oro, passa alla storia come una delle partite più emozionanti del secolo.
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USA-Spagna 2012: LeBron James regala l'oro al Team USA a suon di schiacciate e triple

Rio 2016, la nuova generazione

I due ori olimpici consecutivi placano la fame di vittorie del Team USA. Nell'ultima edizione dei Giochi, a Rio de Janeiro, viene schierata una buona formazione ma di livello inferiore rispetto alle due versioni precedenti. Il talento e la fisicità sono comunque sufficienti per superare nuovamente l'ostacolo durissimo della Spagna in semifinale e trionfare poi in finale contro la Serbia di Sasha Djordjevic, rivelazione del torneo. Carmelo Anthony diventa il giocatore statunitense più medagliato della storia (tre ori e un bronzo): è uno dei grandi leader della squadra assieme a Kevin Durant, Kyrie Irving, Paul George e Klay Thompson, DeMarcus Cousins e DeAndre Jordan.
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