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Basket, Eurocup: Trento vince a Bursa, Brescia cade a Podgorica

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Aggiornato 01/10/2020 alle 00:10 GMT+2

Esordio agrodolce per le italiane in Eurocup. La Dolomiti Energia Trento conquista uno splendido successo in Turchia contro il Bursaspor per 93-86 rimontando al -13 accusato nel secondo periodo, mentre la Germani Brescia si scioglie nell'ultimo quarto e cade in trasferta a Podgorica contro il Buducnost per 93-81.

Newman (14) of Frutti Extra Bursaspor in action against Forray (10) of Dolomiti Energia Trento during the EuroCup Group D Round 1 match between Frutti Extra Bursaspor and Dolomiti Energia Trento at TOFAS Sports Hall in Bursa, Turkey on September 29, 2020

Credit Foto Getty Images

Frutti Extra Bursaspor-Dolomiti Energia Trento 86-93

Di Daniele Fantini. Dopo l'uscita di scena amara alle Top 16 dello scorso anno, senza vittorie nella seconda fase, la Dolomiti Energia Trento apre la nuova stagione di Eurocup strappando un importantissimo successo esterno a Bursa, in Turchia, dove mostra una coesione e una durezza mentale impressionanti per una squadra al debutto europeo dopo le grandi rivoluzioni estive a roster. Giù il cappello a coach Nicola Brienza, capace di motivare splendidamente i suoi ragazzi nell'intervallo dopo una prima metà di gara giocata con eccessiva leggerezza fisica e porosità nella propria metacampo: l'Aquila si ripresenta sul parquet con la bava alla bocca rispolverando la ferocissima tigna difensiva degli anni d'oro dell'era Buscaglia, e capovolge l'andamento di una partita che l'aveva vista sprofondare anche sul -13 (43-30) alla metà di un secondo quarto totalmente controllato dagli avversari.
Difficile trovare un MVP in una delle più classiche (e belle) vittorie di squadra, perché è proprio il collettivo a fare la differenza. Certo, per far divampare l'incendio servono le scintille, e quelle arrivano dalla garra di Toto Forray, il primo ad alzare l'intensità difensiva e a infilare due triple consecutive fondamentali per ricucire immediatamente il -9 dell'intervallo (49-40), dai guizzi di JaCorey Williams (19 punti, 11 rimbalzi), straordinario nel prendere il controllo dell'area nonostante gli svantaggi di tonnellaggio rispetto al front-court avversario, e dall'esperienza di Kelvin Martin, il vero leader silenzioso e pronto a sacrificarsi con un secondo tempo da puro clinic difensivo in 1vs1 per annullare Xavier Munford prima e Malik Newman poi, i due scorer che avevano torchiato l'Aquila veleggiando già in doppia cifra nella prima metà di gara.
Le pennellate decisive sono frutto di un alternarsi di mani differenti. Prima è JaCorey Williams a sbisciolare in area firmando il sorpasso (57-58), poi è Luke Maye, presente con chilometraggio ridotto, a lanciare l'allungo con 5 punti in fila (60-65), prima del turno di Victor Sanders, immarcabile con le sue esitation dal palleggio sul perimetro (15 punti dalla panchina e la bomba devastante del +5 a un minuto dalla sirena). L'ultima firma è, ovviamente, di Gary Browne, risorto dopo un primo tempo giocato al contrario con una serie di brutte scelte offensive individuali: il portoricano si rimette in moto dalla lunetta (7/9 e una coppia di liberi decisiva dopo un fallo antisportivo sciagurato di Kenny Kadji nel finale), coinvolge i compagni (10 assist) e infila un canestro pazzesco appoggiando al tabellone dai cinque metri in svitamento che fa calare il sipario a 28" dalla sirena.
Eccellenti anche le prestazioni degli italiani: Andrea Mezzanotte (11) è spesso l'unica scintilla di Trento in un primo tempo ombroso, Dada Pascolo raccoglie dalla spazzatura un canestro fondamentale quando la squadra sembrava ormai sulle gambe a due minuti dalla fine (78-81), Maximilian Ladurner regge bene il primo vero impatto con il basket europeo dopo la manciata di minuti della scorsa stagione, e Luca Conti porta tanta energia unita a un paio di canestri rubacchiati dalla panchina.
  • Bursaspor: Munford 14, Hamilton 19, Mutaf, Jones 7, Kadji 15; Ilyasoglu, Akdamar 2, Batuk 8, Newman 17, Savas 4. N.e.: Arslan, Turkyilmaz. All.: Acik.
  • Trento: Browne 17, Forray 8, Martin 5, Mezzanotte 11, Williams 19; Pascolo 2, Conti 4, Sanders 15, Ladurner 2, Maye 10. N.e.: Lechtaler. All.: Brienza.
* * *

Buducnost Voli Podgorica – Germani Brescia 93-81

Di Marco Arcari. Comincia con un k.o. l’avventura di Brescia in EuroCup. La Germani cade infatti alla Moraca di Podgorica, dopo una sfida equilibrata per 30’. Decisivi i primi 7' dell’ultimo quarto: Brescia non segna praticamente mai e incassa un fondamentale parziale di 14-2. La formazione di coach Esposito inizia la sfida ricercando molto soluzioni perimetrali, peraltro ben costruite, mentre il Buducnost si affida soprattutto al gioco in transizione di Justin Cobbs (7-6). Dusan Ristic, dopo qualche errore di troppo vicino al ferro, decide di cominciare a fare la differenza nel gioco spalle a canestro. Tyler Kalinoski gli fa da spalla perfetta, attaccando al meglio ogni ritardo nei closeout difensivi dei padroni di casa e così Brescia allunga sul 14-21 (8'). Brescia trova 9 assist nella frazione, uno per ogni tiro dal campo realizzato, ma chiude avanti solamente di 4 lunghezze (19-23), complici i liberi concessi agli esterni avversari. La Germani inizia il 2° periodo lavorando decisamente meglio degli avversari a rimbalzo, specie offensivo, con un Giordano Bortolani onnipresente e molleggiato. La squadra allenata da Petar Mijovic risponde però con un break di 5-0, propiziato anch’esso soprattutto dai rimbalzi offensivi, e rimette la gara in parità (29-29) al 15’. L’asse Cobbs-Reed comincia a fare male alla difesa bresciana, regalando anche alley-oop spettacolari, mentre gli ospiti litigano col ferro dalla lunga distanza (0/8 consecutivo da 3 punti) e devono ringraziare il totem Ristic, il quale li tiene a contatto. Lo stesso centrone serbo sblocca la situazione anche da 3 punti, vanificando così il mini-parziale costruito da Cobbs con continui viaggi in lunetta. Nonostante il 18% da 3 di squadra, il Buducnost chiude il 1° tempo sotto di una sola lunghezza (42-43), complice il dominio di Willie Reed (8 punti e 6 rimbalzi nel 2° quarto) nel pitturato avversario.
Drew Crawford apre la ripresa con 5 punti consecutivi, ma Nikola Ivanovic, ex-Capo d’Orlando, risponde assistendo o realizzando tutti i primi 9 punti dei padroni di casa (51-52 al 23’). Brescia continua a soffrire il dinamismo degli esterni avversari, specie a rimbalzo. Il rientro sul parquet di Reed è poi un’altra pessima notizia per gli ospiti, che soffrono oltremodo la sua fisicità spalle a canestro (59-58 al 27’). In attacco la formazione di coach Esposito lavora anche bene (24 assist in 30’), ma difensivamente concede davvero tanto. Il Buducnost in 3 quarti tenta il triplo dei liberi avuti a disposizione dagli ospiti e, nonostante le 11 perse, riesce a restare a stretto contatto (65-65). Reed decide di fare la differenza anche in fase di non possesso, mentre la Germani, oltre a non realizzare punti per oltre 3’, perde Kalinoski (5° fallo a 8’ dal termine). Il 5-0 incassato (70-65) spezza molte delle resistenze bresciane, con Ivanovic (14 nel 4° quarto) che continua a ricamare gioco e canestri – 8 punti consecutivi – e lancia ulteriormente i padroni di casa (75-67 a metà quarto). Nel momento in cui la Germani sembra potersi rialzare, Melvin Ejim (ex-Roma), piazza il gioco da 3 punti che chiude definitivamente i conti.
  • Buducnost: Cobbs 16, Ivanovic 24, Ejim 16, Sehovic 3, D. Nikolic 8, Apic 6, Z. Nikolic, Vaughn 2, Popovic 5, Reed 13, Zugic n.e. All. Mijovic.
  • Brescia: Cline 7, Vitali 4, Parrillo, Chery 12, Bortolani 4, Ristic 17, Crawford 10, Burns 10, Kalinoski 6, Moss 2, Sacchetti 6, Ancellotti 3. All. Esposito.
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