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Basket, Eurocup: la Reyer Venezia batte il Buducnost, Trento cade anche a Levallois

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DaEurosport

Aggiornato 09/11/2021 alle 22:52 GMT+1

BASKET, EUROCUP - L'Umana Reyer Venezia rialza la testa dopo due sconfitte consecutive superando il Buducnost 72-67 grazie a una serata magnifica di Mitchell Watt (25 punti, due in meno del suo career-high). Quarto ko in fila, invece, per la Dolomiti Energia Trento, che cade 93-80 nella trasferta francese di Paris-Levallois: fatale un terzo periodo negativo da 23-13 dopo il +1 dell'intervallo.

Stefano Tonut al tiro nella partita tra Umana Reyer Venezia e Buducnost Voli Podgorica, Eurocup 2021-22

Credit Foto Imago

Umana Reyer Venezia - Buducnost VOLI Podgorica 72-67

Di Daniele Fantini. Mercoledì scorso, a Ulm, ha giocato una delle sue peggiori partite della carriera in maglia Reyer. Oggi, Mitchell Watt si assicura che sia stato soltanto un piccolo incidente di percorso. Dal primo istante, azzannato subito con un paio di giocate al ferro, all'ultimo, con la schiacciata del +5 finale sulla sirena, Watt è un tornado. 25 punti, due in meno del suo career-high in Eurocup, 11/14 al tiro per 28 complessivo di valutazione. Anima in attacco, dove torchia con i suoi gancetti la difesa dura e fisica del Buducnost, àncora in difesa, dove cementa il verniciato lanciando il grande break del quarto periodo in un quintetto di cagnacci. La Reyer la vince lì, nella sua metacampo, tenendo gli avversari a soli 27 punti nella ripresa, e rispolverando le vecchie sensazioni di quando, anche in Europa, faceva la differenza soffocando avversarie di caratura maggiore.
La partita cambia nelle fasi conclusive del terzo periodo, quando coach De Raffaele scongela Bruno Cerella dal fondo della panchina per sguinzagliarlo su Justin Cobbs. Faccia a faccia a tutto campo, come nelle minors. Una mossa aggressiva, ma dettata dalla disperazione di una partita che rischia, lentamente, di scivolare via. Anche senza Willie Reed, out dopo soli 48 secondi per il riacutizzarsi di un problema muscolare, e in una serata ectoplasmatica di Vlado Micov (0 con 0/6 dal campo), il Buducnost è ruvido, solido, quadrato e pungente. E allora, serve il gladiatore intramontabile per elettrizzare l'arena.
Cerella cambia la partita, il clima del Taliercio e l'energia interna alla squadra. Si vede una Reyer compatta, unita, reattiva, pronta a sacrificarsi sul pallone, in aiuto e rotazione. Gli equilibri mutano nel giro di una manciata di secondi. E il sogno del Buducnost di allungare in vetta alla classifica falciando anche la Reyer dopo lo sgambetto della scorsa settimana alla Virtus comincia, lentamente, ad appassire.
Victor Sanders (11 punti, 4 recuperi, 3 assist) è il jolly pescato dal mazzo. L'approccio è confusionario, ma il finale è d'autore. Le sue braccia chilometriche chiudono ogni spazio attorno al verniciato, e le palle perse del Buducnost (17), trasformate in contropiede, diventano finalmente un fattore dopo i tanti turnover ammassati invece da Venezia nella prima metà di gara, sorpresa dall'aggressività della squadra montenegrina. Al suo fianco, Stefano Tonut riempie il box-score con altrettanta carica (10 punti, 5 rimbalzi, 3 assist, 2 recuperi). Sfuggito finalmente alle reti con cui il Buducnost lo ingarbuglia per buona parte del primo tempo, è libero di scatenare il suo primo passo bruciante, per creare continui vantaggi dal palleggio sul perimetro.
Sugli scarichi impazza Jeff Brooks. Due triple determinanti nel quarto periodo, la prima per completare la rimonta a quota 54, la seconda, che vale la partita, per scrivere il +6 a poco più di un minuto dalla sirena. Lo fa con un dito steccato, rimasto incastrato fra palla e tabellone alla metà del primo quarto. Un infortunio che, sulle prime, dà l'impressione di toglierlo prestissimo dalla partita. Ma che, in realtà, si trasforma in una calamita per convogliare una carica enorme di rabbia agonistica.
A gestire il tutto, Julyan Stone. Arrivato, puntuale, per dare sostegno a un'altra serata opaca di Tarik Phillip (4 punti e 4 perse in 21'). Difesa, fisico, esperienza, personalità e, soprattutto, un canestrone raccolto di pura potenza, veleggiando a centro-area, a 20" secondi dalla sirena. Quello della staffa. Quello che rigetta al mittente anche la fiammata finale di DJ Seeley (18), spauracchio terribile fino all'ultimissimo istante.
Dopo due sconfitte consecutive amare, maturate con grandi rimonte subìte nel quarto periodo, la Reyer torna a muovere la classifica riportando il proprio record in parità(2-2). Il prossimo appuntamento, martedì 16 novembre, propone il piatto più ricco della stagione: la trasferta a Bologna per affrontare la Virtus Segafredo nel derby italiano.
  • Venezia: Phillip 4, Tonut 10, Vitali 3, Brooks 8, Watt 25; Stone 4, Daye 6, Sanders 11, Echodas, Mazzola, Cerella 1. All.: De Raffaele.
  • Buducnost: Cobbs 12, Atic 12, Micov, Wiley 6, Reed; Barovic, Seeley 18, Nikolic 6, Jagodic-Kuridza 9, Drobnjak, Popovic 4. N.e.: Sehovic. All.: Dzikic.
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Boulogne Metropolitans - Dolomiti Energia Trentino 93-80

Di Davide Fumagalli. Non riesce a sbloccarsi in Eurocup la Dolomiti Energia Trentino che perde la quarta partita in altrettante uscite, stavolta a Levallois contro il Boulogne Metropolitans nella quarta giornata del gruppo. L'Aquila di Lele Molin cade 93-80 e non riesce a dar seguito al successo casalingo di sabato scorso contro la Germani Brescia in campionato: decisivo il parziale di 23-13 che permette ai parigini di costruire un margine in doppia cifra e di conservarlo sostanzialmente fino alla fine. Per Trento, ancora ferma a 0 punti, ci sono 11 palle perse e un 7 su 22 dall'arco che non lascia soddisfatti, a maggior ragione se gli avversari chiudono col 52% da due e 7 su 13 da tre, e fanno bottino nei punti in contropiede, 23 a 6, nei punti da palla persa, 16 a 9, e in quelli da seconda opportunità, 16 a 11. Non bastano i quattro americani in doppia cifra: 18 punti per Reynolds, 16 con 8 rimbalzi di Williams, 13 con 7 rimbalzi di Caroline e 11 di Saunders. Per Boulogne, alla seconda vittoria stagione, tutte in casa, il migliore è Cummings con 17 punti, segue McRae con 14 mentre l'ex virtussino Vince Hunter chiude con 11 punti e 13 ribalzi.
La sfida vede Boulogne partite forte, la formazione di Vincent Collet scappa subito sul +9 grazie a Ginat e Cummings, ma Trento replica con le triple di Reynolds e Caroline, e alla prima pausa è sotto 26-20. Tamponato il primo tentativo di allungo dei parigini, la Dolomiti Energia impatta con una bomba di Bradford e va a +3 grazie a Reynolds, poi la gara è punto a punto e gli ospiti sono avanti 42-41 all'intervallo grazie al sorpasso firmato da Flaccadori.
Il terzo quarto prosegue sugli stessi binari, botta e risposta tra i vari McRae, Cummings, Reynolds e Caroline, poi negli ultimi 90 secondi Boulogne piazza un 7-0 firmato da McRae e Halilovic, e al 30' conduce 64-55. L'Aquila non ci sta e risale fino a -5 con due canestri di Saunders (76-71), ma Boulogne ha le mani sul match, Micheneau segna 5 punti di fila e fa +12! L'ultimo sussulto per la squadra di Molin è firmato da Williams che mette la bomba del -6 sull'81-75 a circa 2' dal termine, però ancora una volta i padroni di casa rispondono, tornano a +10 e chiudono il discorso.
Nel prossimo turno, Round 5, la Dolomiti Energia giocherà in casa contro i polacchi dello Slask Wroclaw, martedì 16 novembre alle ore 20, ma prima avrà la trasferta di Brindisi in campionato, sabato sera alle ore 20.
  • Boulogne: Moulare ne, Cummings 17, Hornsby 10, Konate 5, Michineau 11, Halilovic 9, Ho-You-Fat, Boungou-Colo 5, Hunter 11, Ginat 11, McRae 14, Yomi ne. All. Collet.
  • Trento: Bradford 6, Williams 16, Reynolds 18, Conti 2, Forray, Flaccadori 6, Saunders 11, Mezzanotte 8, Ladurner, Caroline 13, Rudovic ne. All. Molin.
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