Venezia perde in volata a Lubiana 77-73, Trento crolla in casa contro l'Hapoel Tel Aviv 78-60

Scivolone inatteso per l'Umana Reyer Venezia che perde alla Stozice Arena contro il Cedevita Olimpia Lubiana per 77-73 nel Round 13 e manca l'aggancio al secondo posto nel gruppo A. La squadra di De Raffaele, reduce dal successo con Cluj, si arrende agli sloveni ultimi in graduatoria (eliminati matematicamente in caso di sconfitta, ndr) e aggiorna il record a 7-6 mentre davanti con 8-5 ci sono Badalona, Bourg e la lanciatissima Ulm (tre vittorie in fila), col Prometey capolista a 9-4. La Reyer conferma il momento non brillante, con 5 ko in 6 gare considerato anche il campionato, e non bastano i 19 punti di Granger, i 12 di Watt e i 10 di Moraschini, in una serata chiusa con 9 su 32 dall'arco e con Allerik Freeman nemmeno schierato (male anche Spissu e Willis, 8 punti in due). Nel Cedevita ci sono invece quattro giocatori in doppia cifra: brilla Ferrell con 20 punti e 7 assist, bene anche Adams con 16, Jeremic con 14, Muric con 13 e gigantesco Alen Omic con 8 punti e 19 rimbalzi.

La partita di Lubiana vede il Cedevita Olimpia toccare il +6 nel primo periodo, poi nel secondo Venezia scala le marce, piazza un break di 13-0 e arriva al 39-32 che diventa +8 sul 42-34; all'intervallo c'è però equilibrio sul 40-44. All'inizio del secondo tempo la Reyer tocca di nuovo il +8 (50-58), gli sloveni però non mollano, ricuciono il divario e al 30' conducono 61-59. L'ultimo quarto è dunque una battaglia, l'Umana Reyer sorpassa sul 70-69 con una tripla di Parks, il Cedevita risponde volando sul +3 e poi Muric e Ferrell segnano i liberi del 75-70 dopo un errore di Watt. Nel finale la tripla di Moraschini riaccende la speranza ma Adams è gelido dalla lunetta e fissa il punteggio sul 77-73.

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La Dolomiti Energia Trentino dura un tempo, poi crolla 78-60 in casa contro l'Hapoel Tel Aviv, formazione arrivata al quinto successo in fila in Eurocup e seconda nel gruppo B con 9-4 assieme al Turk Telekom Ankara, alle spalle di Gran Canaria (10-3). L'Aquila, senza Drew Crawford e reduce dal ko di Milano in campionato, incassa un'altra sconfitta in coppa e aggiorna il proprio record a 2-11, due vittorie in meno dell'ottavo posto di Amburgo, l'ultimo utile per fare i playoff. Serata disastrosa al tiro per la squadra di Lele Molin: 42% da due, 5 su 26 dall'arco e 11 su 19 ai liberi. Il migliore è Atkins, 15 punti, Flaccadori chiude con 14 mentre sono 10 punti con 4 su 12 al tiro per Matteo Spagnolo. Nell'Hapoel ci sono 15 punti di McRae, 11 Munford, soprattutto brilla l'ex sassarese Chinanu Onuaku, 22 punti con 8 rimbalzi, 3 assist e 3 rubate, con un perfetto 8 su 8 da due.

A dispetto del risultato finale, la sfida della BLM Group Arena vede Trento portarsi subito a +8, 14-6, poi però l'Hapoel risale la china e alla prima pausa è parità sul 20-20. Nel secondo quarto la Dolomiti Energia torna a +5 con un canestro di Flaccadori per il 30-25, gli israeliani restano in scia ma all'intervallo è 40-37 per l'Aquila coi liberi di Flaccadori e Laduner. Tutt'altra sfida nella ripresa perchè l'Hapoel cambia marcia, Onuaku e Munford vanno a segno, Ginat mette la tripla del +7 e poi McRae fa +10 sul 58-48. Trento chiude il periodo a -7 ma gli ospiti in avvio di quarto periodo scappano a +14, poi addirittura +17 sul 73-56 con Onuaku e da lì amministrano fino al termine.

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