Le sliding doors di Melli e Gentile: in 3 anni ruoli e carriere invertite, ora è Nic a sognare l'NBA
Pubblicato 24/03/2017 alle 11:25 GMT+1
Il passaggio dell'ala del Bamberg a Milano (Eurolega) ha fermato il tempo: l'amato e rimpianto ex oggi è la miglior ala grande del continente, nel mirino degli scout d'oltreoceano. In netta contrapposizione con l'ex capitano, che si allena da solo per rinascere dalla prossima stagione. Come sono cambiate, inaspettatamente, le vite e le carriere di due talenti della pallacanestro italiana.
23 marzo 2017: Nicolò Melli torna per la prima volta da ex al Forum per affrontare l'Olimpia, la batte – con una prova normale da 9 punti (2/3 da 3) e 8 rimbalzi – e lascia molti rimpianti per ciò che poteva essere e non è stato con la maglia biancorossa. Una data storica se volete, che ferma il tempo e ci riporta a quando Nic faticava a farsi largo e trovare spazio nei 5 anni milanesi (2010-2015), con ambizioni e prospettive che in pochi si sarebbero aspettati lo avrebbero portato a essere considerato il miglior “4” (ala grande) d'Europa. Una data che a Milano ricorderanno, perché a vederla bene può essere considerata spartiacque - o "sliding doors", vedete voi - di un periodo storico: nella continua ricerca di talenti per diventare un top team europeo la società ha lasciato scappare un pupillo, diventato grande solo una volta lasciata la metropoli, tanto da essere oggi nel mirino di diverse squadre NBA. Evoluzione contraria a un altro ex pupillo di Milano, quell'Alessandro Gentile che nei 4 anni passati insieme a Melli in maglia Olimpia era il predestinato, in odore di NBA (fino all'anno scorso), il talento... che oggi si allena da solo lontano da occhi indiscreti, dopo essere stato lasciato a casa prima dalla “sua” EA7 (di cui è stato anche capitano) e poi dal Panathinaikos, che accolse papà Nando ai tempi ma che ha rinnegato il figlio predestinato.
L'ascesa di Nic
La scalata del 26enne reggiano è stata lenta ma inesorabile e oggi Melli è da molti considerato, a pieno merito, il miglior “4” d'Europa. A parlare per lui sono i numeri, specialmente in Eurolega (8° assoluto nella classifica per valutazione), dove quest'anno si è definitivamente consacrato. Nelle ultime due stagioni in terra tedesca le cifre sono raddoppiate rispetto agli anni milanesi: i 20.8 minuti a partita sono diventati quasi 30; i 5.3 punti della stagione '14-'15 sono oggi 11.7 (l'anno passato 9.2); i 3.5 rimbalzi sono 7.6 (2° miglior rimbalzista del torneo), gli 0.8 assist sono diventati 2.7 l'anno scorso e 2.3 quest'anno e poi le percentuali, nettamente migliorate in ogni fondamentale. Dal 70 all'81% in lunetta, dal 33 al 44% da tre, dal 47 al 54% da due. Tutto ciò fa di Melli un giocatore completo, molto più sicuro delle proprie potenzialità, miglioratissimo in certe situazioni di gioco come l'approccio nell'andare a rimbalzo, il tiro e la capacità di distribuire palloni agendo spesso dal post alto (lunetta) e basso. Ha lavorato tanto – partendo da un talento non soprannaturale - e costruito un'attualità che potrebbe valere un grande futuro, se non in Nba quantomeno in un top team europeo.
La discesa di Ale
Un cammino florido e in continua ascesa quello di Melli, l'opposto di ciò che è accaduto negli ultimi mesi ad Alessandro Gentile, ora senza squadra e fermo fino al termine della stagione per raccogliere idee, lavorare lontano dalle luci della ribalta e da voci fastidiose e farsi trovare pronto per una nuova avventura, magari partendo da un po' più in basso, concentrandosi più su come far rendere il proprio talento che su esagerate ambizioni.
MEDIA MINUTI IN EUROLEGA | Stagione 2014-2015 | Stagione 2015-2016 | Stagione 2016-2017 |
Nicolò Melli | 20.8 (24 gare giocate) | 29.0 (23) | 29.8 (26) |
Alessandro Gentile | 27.5 (20 gare giocate) | 30.0 (6 in Eurolega) / 22.0 (4 in Eurocup) | 18.0 (18) |
MEDIA PUNTI IN EUROLEGA | Stagione 2014-2015 | Stagione 2015-2016 | Stagione 2016-2017 |
Nicolò Melli | 5.3 | 9.2 | 11.7 |
Alessandro Gentile | 14.3 | 20.0 / 9.3 | 7.0 |
MEDIA RIMBALZI IN EUROLEGA | Stagione 2014-2015 | Stagione 2015-2016 | Stagione 2016-2017 |
Nicolò Melli | 3.6 | 6.5 | 7.6 |
Alessandro Gentile | 3.1 | 3.5 / 2.0 | 2.6 |
MEDIA ASSIST IN EUROLEGA | Stagione 2014-2015 | Stagione 2015-2016 | Stagione 2016-2017 |
Nicolò Melli | 0.8 | 2.7 | 2.3 |
Alessandro Gentile | 2.5 | 4.2 / 2.3 | 1.5 |
PERCENTUALE DA 3 PUNTI | Stagione 2014-2015 | Stagione 2015-2016 | Stagione 2016-2017 |
Nicolò Melli | 33% | 45% | 44% |
Alessandro Gentile | 30% | 28% / 16% | 21% |
PERCENTUALE DA 2 PUNTI | Stagione 2014-2015 | Stagione 2015-2016 | Stagione 2016-2017 |
Nicolò Melli | 47% | 47% | 54% |
Alessandro Gentile | 47% | 50% / 52% | 46% |
Risulta evidente, osservando queste tabelle, come l'andamento dei due giocatori nelle ultime 3 stagioni sia stato praticamente opposto e ne abbia invertito i ruoli anche dal punto di vista mediatico. Pensando alla Nazionale ad esempio, oggi tutti o quasi parlano di Melli come il sicuro titolare nello spot di “ala grande” ai prossimi Europei, mentre per Gentile c'è addirittura il rischio di non essere convocato. I cammini diversi, seppur legati dalle esperienze condivise a Milano e in Nazionale, hanno cambiato l'attenzione nei loro confronti e, per la diversa sensibilità dei due ragazzi questo momento può far bene ad entrambi. Se infatti la “fama” del momento e l'entusiasmo possono motivare ancora di più l'umile e schivo Nicolò Melli, il silenzio, la tranquillità e la lontananza dai fatti del campo e dalle polemiche annesse possono altresì aiutare Alessandro Gentile, che al pari del compagno resta un talento (di un anno più giovane), che la pallacanestro italiana non può perdere.
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