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Oltre i numeri: cosa c'è dietro i 111 punti subiti da Milano contro il Maccabi

Daniele Fantini

Pubblicato 27/01/2018 alle 13:53 GMT+1

Il record negativo per punti subiti in Eurolega per Milano è sì indice dei problemi difensivi mostrati più volte dalla squadra di Pianigiani, ma anche di un sistema di gioco e di un intreccio di caratteristiche con un avversario particolare.

Norris Cole in penetrazione, Armani Exchange Milano-Maccabi Tel Aviv, Euroleague 2017-18

Credit Foto LaPresse

È vero. 111punti subiti in casa sono un’enormità, specialmente in Eurolega, ma il match ad altissimo punteggio con cui il Maccabi Tel Aviv ha sbancato il Forum griffando la quinta partita con più punti realizzati nella storia del torneo (213) non ha fatto altro che confermare le linee di tendenza già viste per i primi due terzi della stagione per entrambe le squadre.

Grandi attacchi contro difese scarse?

Sul parquet di Assago si sono sfidati il terzo e quarto miglior attacco del campionato (Milano segna 81.8 punti di media a partita, un battito di ciglia sopra il Maccabi con 81.55), che hanno avuto, per lunghi tratti, vita relativamente facile contro l’ultima e terzultima difesa dell’Eurolega (Milano subisce 86.6 punti di media a gara, ma il Maccabi non fa molto meglio con 83.25). Ma andiamo un po’ oltre.
Punti segnatiPunti subiti
Maccabi Tel Aviv81.55 (4°)83.25 (14°)
Olimpia Milano81.80 (3°)86.60 (16°)

Milano e l’attacco di flusso

Nel post-partita, Neven Spahija ha spiegato come lo stile di gioco del suo Maccabi, molto rapido e sempre tendente a forzare i tempi dell’azione (è primo per pace), faccia sembrare la difesa più debole di quanto sia in realtà. Un concetto inattaccabile, valido per certi versi anche per Milano: l’Olimpia gioca a un ritmo differente rispetto a quello stitico e asfittico della striscia negativa infilata tra la nona e la 17^ giornata, mostrando grandi progressi nelle ultime tre uscite, dove sta (finalmente) orchestrando quell’attacco di flusso tanto caro al basket moderno. Milano-Maccabi è stata una partita divertente e rapida, molto differente dai ritmi molto più compassati tenuti, ad esempio, dalle squadre greche, che hanno altrove i loro punti di forza.
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Kaleb Tarczewski, Armani Exchange Milano-Maccabi Tel Aviv, Euroleague 2017-18

Credit Foto LaPresse

Rimbalzi e atletismo: che differenza!

Milano ha faticato nel fronteggiare un Maccabi tanto efficiente sul perimetro quanto vicino a canestro: l’Olimpia ha sofferto difensivamente la pericolosità degli esterni e il maggior tasso di atletismo generale degli avversari. Già sballottata a rimbalzo all’andata, Milano ha perso la battaglia sotto i tabelloni 30-23, concedendone ben 10 offensivi: un dato che non dovrebbe meravigliare più di tanto, essendo il Maccabi la miglior squadra a rimbalzo di tutta l’Eurolega (36.95 catturati in media a partita) mentre l’Olimpia è ultima (31.25). In più, gli israeliani possono vantare una versatilità maggiore, con un centro stanziale come Parakhouski da alternare a uno verticale come Alex Tyus e a un centro moderno, che ha anche tiro da fuori, come Jonah Bolden, carte che Milano non può giocare almeno fino a quando Patric Young non sarà a disposizione.
RimbalziOffensiviDifensivi
Maccabi Tel Aviv36.95 (1°)11.80 (4°)25.15 (4°)
Olimpia Milano31.25 (16°)8.85 (16°)22.40 (11°)

Jackson-Cole: veramente troppo, troppo rapidi

L’Olimpia ha sofferto in area, concedendo il 63.3% da due (31/49), un altro dato che non dovrebbe far però meravigliare più di tanto: il Maccabi è la squadra che tira e segna di più di da due del torneo (24.6 conclusioni segnate su 47.6 tentate in media, per il 51.16%), grazie, appunto, alla qualità dei suoi lunghi e alla dominanza della coppia Pierre Jackson-Norris Cole (29 punti di media in coppia), davvero impressionanti, visti dal vivo, per rapidità anche in un contesto di altissima qualità come l’Eurolega. Di contro, il Maccabi è anche ultima nel tiro da tre (6.4 tiri segnati in media su 17.4 tentati, per il 36.60%), ma nei momenti caldi della partita (leggi Brandon Roll) e nel finale punto-a-punto (leggi Norris Cole e DeShaun Thomas) ha avuto la freddezza e la personalità per non sbagliare mai.
PuntiAssist% 2 pt% 3 pt
Pierre Jackson15.34.347.1%35%
Norris Cole13.74.144.4%40%

Ups and downs: Theodore e Cinciarini

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Andrea Cinciarini protesta con l'arbitro durante la partita tra Armani Exchange Milano e Maccabi Tel Aviv, Euroleague 2017-18

Credit Foto LaPresse

Di Milano c’è da dimenticare la prova di Kuzminskas (5 punti, 2/8 dal campo in 15’), che ha sofferto in maniera evidente la maggior fisicità del frontcourt avversario, un incidente di percorso prevedibile per un giocatore che sta ancora cercando la condizione fisica migliore. Da sottolineare, invece, il proseguimento dell’ottimo momento di forma di Jordan Theodore, che ha messo a referto il suo career-high in Eurolega (22 punti) dopo i 20 segnati a Valencia e contro l’Olympiacos: il playmaker dell’Olimpia sta viaggiando a 17.3 punti e 7.3 assist di media nelle ultime tre gare. Ottimo anche Andrea Cinciarini, ancora una volta in versione “cuore di capitano” per risvegliare Milano nei momenti bui ma intraprendente anche in attacco: 10 punti con 3 assist, seconda volta in doppia cifra in stagione dopo gli 11 realizzati contro la Stella Rossa.
Jordan TheodorePuntiAssistValutazione
vs Malaga141126
@ Baskonia16825
vs Maccabi22317
Media17.37.322.7
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