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Altro capolavoro di Vlado Micov: tripla sulla sirena e Milano sbanca Valencia 83-81 in overtime

Daniele Fantini

Aggiornato 06/03/2020 alle 00:27 GMT+1

L'AX Armani Exchange Milano spezza la striscia di cinque sconfitte consecutive e sbanca Valencia 83-81 in overtime grazie a una tripla segnata da Vlado Micov a un decimo dalla sirena. L'Olimpia migliora il proprio record risalendo a 12-16 e si riaffaccia al margine della zona playoff.

AX Armani player celebretes after winning the 2019/2020 Turkish Airlines EuroLeague Regular Season Round 28 match between Valencia Basket and AX Armani Exchange Milan at La Fonteta on March 05, 2020 in Valencia, Spain

Credit Foto Getty Images

Valencia Basket-AX Armani Exchange Milano 81-83 OT

Quando Vlado Micov si mette in visione, lì, da solo, sulla punta, a Valencia si stanno già mangiando le mani. Perché è quasi automatico che Sergio Rodriguez uscirà dal quel raddoppio con un assist, e altrettanto automatico che il Professore riuscirà a scagliare la tripla della vittoria in tempo. Sull'esito, poi, non c'è nemmeno da pensarci, tanto che il Chacho, appena liberatosi del pallone, corre già a festeggiare verso la panchina, con le braccia aperte e stese, come un aeroplano. E, difatti, La tripla di Micov esce da quei polpastrelli quando sul cronometro c'è ancora un decimo di secondo, destinata a finire la corsa sul fondo della retina. Come già successo a Venezia, contro Cremona, e in tante altre battaglie vinte dalla classe del Professore.
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Vlado Micov colpisce ancora: la tripla della vittoria a Valencia a un decimo dalla sirena

La tripla di Micov è una di quelle classiche giocate da campione i cui risvolti vanno ben oltre la semplice vittoria di una partita. Perché, con questo canestro, l'Olimpia spezza una striscia negativa di cinque sconfitte consecutive, una ancor più lunga di dieci ko incassati lontano dal Forum, e ritrova quel minimo di serenità dopo un periodo di enorme frustrazione dovuto alla mancanza di gioco e risultati degli ultimi due mesi. Ora, con un record di 12-16, Milano rientra nel gruppone di centro-classifica che preme al margine della zona-playoff, e il finale di calendario più morbido rispetto alla prima metà del girone di ritorno (Olympiacos, Stella Rossa, Baskonia, Villeurbanne e Zenit prima del big-match conclusivo contro il CSKA Mosca) riapre possibilità di sgusciare tra le prime otto, posizione tenuta a lungo in questa stagione.
Tornare a casa da Valencia con una vittoria, ancorché artigliata all'ultimo decimo, non è un furto. Anzi, una sconfitta sarebbe stata l'ennesimo calcio al secchio pieno, molto difficile da digerire. Per quell'ormai consueto quanto malefico crollo di personalità nella ripresa dopo un primo tempo ben condotto e chiuso sul +8, per quella mancanza di cinismo nei finali (overtime forzato dal +5 a un minuto dalla sirena), per quel ribaltamento di inerzia che vede Valencia pasteggiare con il poliedrico Bojan Dubljevic nel supplementare. Invece, l'Olimpia mette in tasca una vittoria di grinta e di gruppo, puntellata, nel finale, dai suoi giocatori di maggior caratura, capaci di rimettersi in gioco dopo un periodo di lune storte.
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40 anni ma voglia di sacrificarsi sempre: Luis Scola segna in contropiede e si schianta a bordocampo

E allora torna importante Luis Scola, che cancella gli zeri delle ultime due partite con 11 punti e un paio di giocate di pura esperienza nel finale, così come Sergio Rodriguez, balzato in maniera prepotente sui propri standard dopo un primo tempo molto cheto, quasi di "assestamento" per le condizioni fisiche ancora non perfette dovute all'infortunio sofferto a Kaunas. Ma, con il passare dei minuti, le gambe del Chacho tornano a girare, così come occhi e cervello, sempre pronti a leggere le più piccole crepe nella difesa di Valencia per trasformale in squarci da attaccare creando per sé (16 punti) e compagni (9 assist): sono le sue giocate, da ultimo ad alzare bandiera bianca, a tenere Milano a contatto anche quando Dubljevic (19 punti, 5 assist) e Alberto Abalde (21 punti, career-high) sembrano aver preso totalmente in mano il controllo dei nervi e della partita gestendo alla perfezione i possessi più bollenti.
Poi, certo, occorre anche una certa dose di fortuna. Perché Valencia, dopo 16 tiri liberi realizzati in fila, lascia sul ferro proprio gli ultimi tre, con Abalde e Quino Colom, ancora una volta croce e delizia. Tre tiri liberi, tre punti che avrebbero fatto il pari con la bomba di Micov. Mani tremanti? Sfortuna? Può essere. Ma, per una volta, che capiti anche agli altri.

Il tabellino

  • Valencia Basket: Ndour 12, Abalde 21, Tobey 7, Vives, Sastre 3; Colom 8, Marinkovic 2, Labeyrie, Dubljevic 19, San Emeterio 9, Doornekamp. N.e.: Van Rossom. All.: Ponsarnau.
  • AX Armani Exchange Milano: Micov 13, Moraschini 6, Roll 11, Tarczewski 8, Sykes 5; Della Valle, Gudaitis 6, Rodriguez 16, Crawford 7, Brooks, Scola 11. N.e.: Biligha. All.: Messina.
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Highlights: Valencia Basket-AX Armani Exchange Milano 81-83 OT

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