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Basket, Eurolega: il Fenerbahce fa 9 vittorie in fila, il Baskonia di Polonara travolge il Real

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Aggiornato 06/02/2021 alle 00:34 GMT+1

Il venerdì del Round 24 di Eurolega si apre col successo casalingo del Fenerbahce per 92-84 sullo Zenit, la nona vittoria in fila dei turchi. Il derby di Atene è del Panathinaikos che supera 88-77 l'Olympiacos mentre quello tedesco è del Bayern Monaco che batte 101-95 l'Alba Berlino (Fontecchio 21). Infine il Baskonia domina 84-64 in casa del Real Madrid (Polonara 18).

Achille Polonara, Real Madrid-Baskonia. Euroleague 2020-21

Credit Foto Getty Images

Fenerbahçe Beko Istanbul-Zenit San Pietroburgo 92-84

Di Marco Arcari. 9° successo consecutivo per la squadra più in forma dell’EuroLega e prolungamento dell’effetto “talismano” per Marko Guduric. Il Fenerbahce supera infatti anche lo Zenit S. Pietroburgo e non ha ancora conosciuto sconfitta da quando l’atleta serbo è tornato a vestire la maglia gialloblu, dopo le esperienze in NBA (i turchi erano 5-10 prima del suo ritorno a Istanbul). Lo Zenit inizia il match mettendo in mostra la solita sequenza di difese – alternanza tra uomo e zona – e beneficiando dello show balistico di K.C. Rivers e Will Thomas (4/4 da 3 di coppia in 4’). I padroni di casa rispondono però con la regia di Nando De Colo e tentano anche di estromettere dal gioco Kevin Pangos, mente (ma spesso anche braccio) dello Zenit (14-16 al 5’). Thomas (13 nel 1° quarto) è inarrestabile, ma De Colo gli replica colpo su colpo e la frazione continua ad avere ritmi elevati e ottime percentuali al tiro, restando così in perfetto equilibrio in termini di punteggio (25-25 al 10’).
L’attacco della squadra di coach Pascual diventa più statico in apertura di 2° quarto, ma riesce comunque a mettere punti a tabellone grazie al talento individuale. Il Fenerbahce risponde con le triple sparate da Guduric (3 nella frazione) e con le magate offensive del solito De Colo per il provvisorio +5 (40-35), mentre la comparsata sul parquet di Kyle O’Quinn dura giusto 3 minuti o, meglio, il tempo di 2 falli personali. Arturas Gudaitis prende bene posizione nel pitturato avversario e segna 6 punti consecutivi, ma nel finale di 1° tempo è ancora De Colo-show per il 47-43 del 20’. In apertura di ripresa, la squadra di S. Pietroburgo riprende a bombardare da oltre l’arco dei 6.75, mentre De Colo continua a ricamare pallacanestro, anche per tutti i compagni. Jan Vesely e Gudaitis danno vita a un bel duello a distanza, regalando anche giocate spettacolari (56-53 a metà 3° quarto). L’impatto del lungo di coach Kokoskov, specie con ottimi piazzati dalla media, è però devastante e lancia il Fenerbahce sul provvisorio +8 (64-56).
Billy Baron sale in cattedra a cavallo tra 3° e 4° periodo, con un break personale di 0-10, e riporta avanti gli ospiti (66-68). La squadra di coach Pascual sembra aver preso definitivamente in mano le redini della gara, ma non ha fatto i conti con De Colo. Il fenomeno francese torna a dare spettacolo, mettendo insieme un contro-break importante (13-0), con la compartecipazione di un Vesely ancora molto positivo (82-74 al 36’). Dyshawn Pierre, in dubbio fino alla palla a due, scrive il primo vantaggio in doppia cifra di serata (+11 Fener), ma è ancora Guduric a realizzare le giocate che mettono in cassaforte la vittoria. MVP De Colo (24 e 7 assist), 19 (con 5/7 da 3) per Guduric e 16 per Vesely. Allo Zenit non basta il season-high di Thomas (21).
  • Fenerbahce: Brown 5, Perez, Guduric 19, Mahmutoglu 5, O’Quinn, De Colo 24, Pierre 8, Barthel 2, Vesely 16, Eddie 3, Duverioglu 2, Ulanovas 8. All. Kokoskov.
  • Zenit: Rivers 14, Zakharov, Pangos 10, Fridzon, Hollins, Thomas 21, Baron 13, Pushkov 2, Trushkin 4, Zubkov 5, Ponitka 4, Gudaitis 11. All. Pascual.
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Olympiacos Pireo-Panathinaikos Opap Atene 77-88

Di Davide Fumagalli. Il derby di Atene è del Panathinaikos che supera in trasferta l'Olympiacos 88-77 nel Round 24 di Eurolega e ribalta il -7 patito all'andata a OAKA. E' la nona vittoria stagionale per i "greens", la seconda di fila e la erza in quattro partite col nuovo allenatore Oded Kattash: gli ospiti tengono la testa avanti praticamente dall'inizio alla fine, sono perfetti dalla lunetta, 25 su 25, e dominano a rimbalzo, come indica il 38-19 finale (15-6 in quelli offensivi). Il Pana ha cinque giocatori in doppia cifra: tra questi Bochoridis e Mitoglou con 15 punti, spicca il cubano cresciuto a Monza Howard Sant-Roos, che registra il career high, 20 punti, e aggiunge 5 assist e 2 recuperi, senza perse. Prosegue invece la crisi dei "reds" di Bartzokas, al quarto stop di fila e ora con un record di 11-13, più lontano dai playoff: McKissic segna 20 punti, Martin ne aggiunge 11 ma non basta.
Come detto la sfida è da subito in mano al Panathinaikos che scappa a +10 nel primo periodo, 17-7, e poi deve far fronte al ritorno dell'Olympiacos. I padroni di casa chiudono il primo periodo a -3 (18-21), nel secondo periodo arrivano a -1 con Sloukas, e poi all'intervallo è 38-35 per il Pana, rimontato nuovamente dopo il +8 sul 38-30. La musica non cambia nel terzo periodo, la formazione di Kattash scappa ancora, +11 con una bomba di Sant-Roos e +13 sul 57-44 con una tripla di Kaselakis; i "reds" però sono tosti, non vanno al tappeto e con Martin e McKissic risalgono fino al -7 del 30', 54-61.
Gli ultimi 10' sono una battaglia, l'Oly resta in partita ma ogni volta il Pana lo respinge indietro coi canestri di Sant-Roos e Mitoglou, oltre che di un infallibile Bochoridis. L'ultimo sussulto dei padroni di casa è una tripla di Sloukas per il -5 sul 72-77, ma l'immediata risposta di White per l'80-72 chiude i conti. Nell'ultimo minuto Sant-Roos batte il pressing e manda a schiacciare Mitoglou per l'84-77, poi Papagiannis stoppa Sloukas e fa calare il sipario sul derby di Atene. Nel Round 25, dopo la pausa per le coppe nazionali, l'Olympiacos giocherà a Istanbul con l'Efes (18 febbraio), mentre il Panathinaikos farà vista al CSKA (19 febbraio).
  • Olympiacos: Harrison 6, Charalampopoulos ne, Larentzakis 2, Spanoulis 4, Sloukas 9, Martin 11, Printezis 8, Jean Charles 5, Jenkins 5, Ellis 7, McKissic 20. All. Bartzokas.
  • Panathinaikos: Mack, Papagiannis 8, Bochoridis 15, Auguste ne, Papapetrou 5, Diplaros ne, Kaselakis 3, Foster, White 12, Mitoglou 15, Bentil 10, Sant-Roos 20. All. Kattash.
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FC Bayern Monaco-Alba Berlino 101-95 OT

Di Marco Arcari. Partita folle e spettacolare quella che va in scena all’Audi Dome di Monaco di Baviera. A festeggiare sono i padroni di casa del Bayern Monaco, che devono rincorrere per 39 minuti e 50 secondi, prima di trovare la parità, grazie a una gran tripla di Wade Baldwin, e forzare l’overtime in cui poi riescono a centrare il successo. L’Alba Berlino deve però mangiarsi letteralmente le mani per una gara condotta fin dall’inizio e una vittoria gettata al vento per scelte incomprensibili nel finale di tempi regolamentari e di supplementare. Partenza da incubo per la squadra di coach Trinchieri, che non trova punti per 4’ e incassa uno 0-9 firmato soprattutto dalle bombe di Maodo Lo. Ben Lammers si trasforma in un muro difensivo invalicabile per il Bayern, che tra l’altro perde provvisoriamente anche Wade Baldwin per problemi di falli. L’Alba continua a martellare da oltre l’arco dei 6.75 e nemmeno il buon impatto di Jalen Reynolds può evitare ai padroni di casa di sprofondare (10-26) a fine 1° quarto.
Diego Flaccadori tiene vivo l’attacco bavarese, ma Simone Fontecchio diventa il go-to-guy ospite e replica con tanta personalità al compagno di Nazionale (23-37 a metà 2° quarto). La squadra di coach Garcia Reneses s’incaponisce troppo al tiro da 3, con scarsi risultati, ma i biancorossi di Monaco ne approfittano solo minimamente, trovando nel solito Reynolds il giocatore capace di ricucire un po’ lo strappo (33-43) a metà gara. Anche in apertura di 2° tempo Reynolds è protagonista, riportando a -2 (46-48 al 23’) il Bayern con una serie incredibile di recuperi difensivi e schiacciatone. L’Alba non sa come contrastare lo strapotere fisico-atletico del lungo ex-Reggio Emilia, ma Lammers continua nella sua serata di grazia e tenta quantomeno di rispondere con canestri importanti. L’inerzia è però ormai passata nelle mani della squadra di coach Trinchieri, con Vladimir Lucic ad attaccare sistematicamente il ferro berlinese e a caricare di falli la difesa avversaria. Nel finale di 3° quarto gli ospiti ritrovano un buon margine grazie al proseguimento della perfect storm di Lammers da 2 punti: 8/8 per il centro e 58-66 al 30’.
Fontecchio prosegue nello sparare bombe a ripetizione, segnandone 2 consecutive in apertura di ultima frazione per il +13 ospite (61-74). Louis Olinde imita il compagno con un altro 2/2 da 3 in rapida successione e la squadra di coach Garcia Reneses sembra riprendere totalmente il controllo del match. Qualche turnovers di troppo, uniti all’inesauribile orgoglio di Paul Zipser, riaprono però la partita a 3’ dalla sirena finale (76-80). Baldwin si conferma giocatore dotato di un innato killer instinct e corona un 4° quarto da 10 punti con la bomba che vale la parità (87-87) a 10’’ dal termine e forza l’overtime (incomprensibile la scelta di non fare fallo da parte degli ospiti). Il supplementare è una girandola di emozioni. L’Alba sembra vincerla con una gran bomba di Olinde, scagliata contestualmente a un fallo subito da Thiemann sotto canestro che manda così in lunetta il lungo e vale uno 0-5 in un solo possesso. Lo però regala letteralmente una tripla a Lucic, il quale ringrazia e riporta avanti il Bayern, prima della serie di perse che condanna definitivamente gli ospiti. Career-high (24) e palma di MVP per Reynolds, 20 a testa per Lucic e Zipser. All’Alba non bastano le miglior prove in carriera di Fontecchio (21) e Lammers (20), ma nemmeno la doppia-doppia di Luke Sikma (10 rimbalzi e 10 assist, avete letto bene).
  • Bayern: Weiler-Babb 4, Baldwin IV 21, Seeley 10, Reynolds 24, Lucic 20, Flaccadori 2, Dedovic, Zipser 20, Gist, Johnson, Radosevic, Grant. All. Trinchieri.
  • Alba: Lo 16, Delow 1, Eriksson 11, Mattisseck 5, Schneider, Nikic n.e., Olinde 11, Fontecchio 21, Thiemann 7, Sikma 3, Lammers 20. All. Garcia Reneses.
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Real Madrid-TD Systems Baskonia Vitoria 64-84

Di Davide Fumagalli. Colpaccio del Baskonia che si impone con una prova di forza sul campo del Real Madrid, 84-64, nel Round 24 di Eurolega. La squadra di Dusko Ivanovic centra il secondo successo in fila, l'undicesimo in stagione, soprattutto interrompe una striscia di quattro ko in trasferta: i baschi hanno sempre in mano il match e poi nel finale dilagano, anche perchè tirano col 63% da due e addirittura 13 su 22 dall'arco. Il top scorer è Achille Polonara, maestoso con 18 punti e 4 triple, le stesse di Alec Peters, 16 punti, mentre spiccano in cabina di regia Luca Vildoza, 13 con 6 assist, e Pierria Henry, 6 punti ma ben 10 assist. Brutto ko invece per il Madrid di Pablo Laso che interrompe la serie di due successi e aggiorna il proprio record a 15-9, quarto dietro Milano: prestazione opaca, molto sottotono dei suoi ragazzi come si evince anche dal box score, dove Albalde è l'unico in doppia cifra con 12 punti.
Al Wizink Centre il Baskonia parte a razzo, break di 16-3 con le bombe di Peters e Polonara, e +14 sul 23-9, che diventa 28-15 alla prima pausa con il canestro allo scadere di Henry. Il Real ci capisce poco o nulla, Vildoza e Giedraitis banchettano in avvio di secondo quarto, firmano un altro +14 del TD Systems sul 37-23, ma poi i blancos trovano il modo di reagire: sono Thompkins, Fernandez e Alocen a firmare il break che permette ai padroni di casa di andare all'intervallo con un insperato -3, 34-37.
Il terzo periodo è equilibrato, Llull pareggia con una bomba sul 39-39, poi Tavares e Causeur rispondono a Polonara e Vildoza, ma il Baskonia ha un guizzo sul finire del periodo e Henry segna ancora allo scadere per il +8 sul 60-52. In avvio di ultimo quarto il Real ritorna fino al -5, ma non va oltre: il Baskonia cambia letteralmente marcia, la squadra di Ivanovic piazza una serie di bombe con Peters e Vildoza, e scappa a +15 sul 77-62. Nel finale torna al lavoro Achille Polonara che firma gli ultimi 7 punti della squadra per fissare il punteggio finale sull'84-64, +20 giusto e meritato.
Nel Round 25 il 18 e 19 febbraio, dopo lo stop per le coppe nazionali, il Baskonia farà visita al Khimki fanalino di coda, il Real Madrid invece avrà un derby spagnolo in trasferta a La Fonteta contro Valencia.
  • Real Madrid: Causeur 7, Fernandez 6, Abalde 12, Tyus 6, Alocen 7, Deck 8, Garuba 2, Tavares 6, Llull 5, Thompkins 5, Tisma, Taylor. All. Laso.
  • Baskonia: Raieste, Vildoza 13, Jekiri 9, Henry 6, Giedraitis 14, Peters 16, Polonara 18, Diop 2, Dragic, Sedekarskis 4, Fall 2. All. Ivanovic.
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