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Basket, Eurolega: l'Olimpia Milano soffre ma infrange anche il tabù Efes: vittoria 72-69

Daniele Fantini

Aggiornato 17/12/2020 alle 22:34 GMT+1

L'AX Armani Exchange Milano espugna il campo dell'Anadolu Efes Istanbul per la prima volta nell'Eurolega moderna imponendosi per 72-69 in un finale da brividi. L'Olimpia tocca il +17 nel secondo periodo, si vede rimontata e superata nella ripresa, ma ha la forza di ricompattarsi e fuggire dalla Turchia con un successo che vale un record di 9-5 in classifica.

Kevin Punter, #00 of AX Armani Exchange Milan competes with Rodrigue Beaubois, #1 of Anadolu Efes Istanbul during the 2020/2021 Turkish Airlines EuroLeague Regular Season Round 15 match between Anadolu Efes Istanbul and AX Armani Exchange Milan at Sinan E

Credit Foto Getty Images

Se non è questo lo sport più emozionante del mondo, allora trovatemene un altro anche lontanamente simile. Dopo 15 anni di sconfitte esterne contro l'Anadolu Efes Istanbul (14 consecutive), Milano rompe il tabù nel modo più hollywoodiano possibile, intascando una partita scritta con un copione da thriller e palpitazioni in tripla cifra per un'ora abbondante. Il +17 (29-46) macinato in un secondo periodo di pallacanestro divina su entrambe le sponde vorrebbe far da preludio a una ripresa onesta, facilmente amministrabile sui resti sparsi di un Efes che non ricorda, nemmeno in maniera vaga, la macchina asfaltatrice della scorsa stagione. Invece, la fiamma dell'Anadolu palpita ancora, divampando nel petto del grande ex mai dimenticato, Kruno Simon (9 punti, letale nell'accendere il contro-break a inizio ripresa) e, soprattutto, tra i polpastrelli di Vasilije Micic, favoloso nell'allestire, dal nulla, una one-man band capace di mettere in scacco un avversario che, per metà partita, non si era quasi nemmeno accorto del suo numero di maglia.
Con un secondo tempo paradisiaco e una serata all-around da 20 punti, 8 rimbalzi e 5 assist (ma anche 6 palle perse a testimonianza dell'enorme mole di palloni giocati), Micic toglie definitivamente lo scettro dalle mani di uno Shane Larkin impresentabile (4 punti in 15') e mitraglia, imperterrito, il canestro biancorosso. Pareggio con un contro-parziale di 17-0 (46-46) in cinque minuti di totale sconforto Olimpia, sorpasso (52-50) e allungo (65-59) alla metà del quarto periodo, quando Milano, follemente confusa e slegata in attacco dopo un primo tempo meraviglioso, sembra destinata a issare, ancora una volta, un'amarissima bandiera bianca.
Ma, nonostante una siccità offensiva quasi interminabile (11 punti in 15 minuti di ripresa), la difesa regge, puntellata, ancora una volta, sulla pressione di Shavon Shields e Kevin Punter sul perimetro e sulla mobilità di Kyle Hines e Zach LeDay nel verniciato, pronti a chiudere ogni varco sui pick'n'roll centrali, arma che l'Efes usa in assoluto più di ogni altra squadra in Europa. L'Olimpia ha bisogno soltanto di una piccola scintilla per riaccendere la luce, sprigionata, puntualmente, dal rientro di Sergio Rodriguez al posto di un Malcolm Delaney frastornato e acciaccato dalla difesa fisica dell'Efes. Il Chacho ispira, assieme al fido Punter, un contro-parziale lampo di 0-9 (67-71) che straccia la bozza di un triste finale dal copione della partita. Le difese di Hines, Shields e LeDay fanno il resto e, in maniera beffarda, è proprio Micic a veder sputata dal ferro la tripla che, a una manciata di secondi dalla sirena, avrebbe potuto nuovamente stravolgere tutto.
In una serata così schizofrenica, l'MVP potrebbe andare a tutti o a nessuno, ma probabilmente è giusto premiare Ettore Messina, per essere riuscito a tenere compatta e unita la squadra anche quando l'attacco sbatteva, a più riprese, sui corpaccioni di Bryant Dunston e Chris Singleton, e i tiri, presi con poco ritmo e ancor meno fiducia, scheggiavano appena i ferri. Tra i singoli è forse invece corretto dividere il campo nelle due metà, perché il basket, sport nobile per eccellenza, va giocato, da tutti, su un lato e sull'altro. Kevin Punter (18 punti) e Sergio Rodriguez (4 punti ma 8 assist frutto di una regia e un controllo della partita di classe assoluta) firmano le giocate offensive decisive, ma sarebbero state inutili se non accompagnate dai sacrifici di Hines, LeDay e Shields (11), comunque partecipe anche con la palla tra le mani. Tra gli altri, roccioso Jeff Brooks, specialmente in un primo tempo di ottima qualità difensiva, e in grande crescita Gigi Datome (7 punti dalla panchina), a conferma della buona partita di martedì contro il Fenerbahçe. Già, perché questi tre giorni sono valsi per due volte il sacco di Istanbul. Alzi la mano chi lo avrebbe detto prima.

Anadolu Efes Istanbul-AX Armani Exchange Milano 69-72

  • Efes: Micic 20, Beaubois 13, Simon 9, Moerman 6, Dunston 11; Larkin 4, Singleton 4, Pleiss, Anderson 2. N.e.: Sanli, Balbay, Tuncer. All.: Ataman.
  • Milano: Delaney 10, Punter 18, Micov 4, LeDay 8, Tarczewski; Rodriguez 4, Shields 11, Brooks 2, Hines 8, Datome 7. N.e.: Roll, Moraschini. All.: Messina.

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