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Basket, Eurolega: La striscia di Milano si ferma a Lione: l'Asvel rimonta e vince 78-69

Daniele Fantini

Aggiornato 06/02/2021 alle 00:25 GMT+1

La striscia vincente dell'Olimpia si ferma nella trasferta di Lione: Milano cade 78-69 contro l'Asvel e scivola a 15-8 in classifica, perdendo la chance di salire al secondo posto in solitaria. Decisivo un quarto periodo da 26-13 per la formazione francese, che ribalta così il +10 cui era balzata la stessa Milano alla metà del terzo quarto.

Zach Leday, #02 of AX Armani Exchange Milan and Guerschon Yabusele, #28 of LDLC Asvel Villeurbanne in action during the 2020/2021 Turkish Airlines EuroLeague Regular Season Round 24 match between LDLC Asvel Villeurbanne and AX Armani Exchange Milan at The

Credit Foto Getty Images

Fermata di Lyon-Villeurbanne, capolinea. La striscia vincente si ferma qualche centinaio di km oltralpe, nella trasferta più vicina d'Europa. Ma, in questo momento, anche la più pericolosa. Perché l'Asvel è lanciato, con quattro vittorie nelle ultime cinque gare (5/6 con questa), ed è squadra fisica, tignosa, combattiva e aggressiva, caratteristiche che mal si adattano a una Milano in calo dopo la brutta sconfitta interna di domenica contro Trieste e ancora azzoppata da assenze importanti. Eh già, perché l'estro di Sergio Rodriguez sarebbe servito come il pane per smuovere l'attacco asfittico del quarto periodo (i 69 punti finali valgono il season-low), così come la scienza di Vlado Micov per aprire il campo anche in un ruolo da quattro tattico, e l'atletismo di Jeff Brooks per proteggere il ferro. Insomma, le premesse per la più classica delle partite-trappola c'erano tutte. E, come nel peggiore dei copioni, si sono verificate all'unisono.
Eppure, nonostante un primo tempo molto sofferto (37-40 all'intervallo lungo), Milano sembra potersi lanciare aggrappandosi al talento singolo dei propri attaccanti. Ma non ha il cinismo, la lucidità e le energie per capitalizzare né su quel +10 (39-49) con cui prova ad azzannare la partita al ritorno dagli spogliatoi, né su quelle giocate eroiche di Shields che frenano la prima ondata della dura e violenta rimonta avversaria (54-60 in avvio di quarto periodo). Ma è soltanto un'ultima fiammata destinata a spegnersi come una lucciola all'alba.
L'Asvel ha una resilienza incalcolabile. Incassa, incassa, incassa, ma non va mai al tappeto. E, quando l'avversario è ormai sfiancato, estrae, quasi dal nulla, le sue giocate migliori. Lo fa con un paio di bombe pazze di William Howard, a segno anche dal parcheggio dell'Astroballe, ma, soprattutto, con i suoi due veterani di riferimento, uomini duri con una carriera da gladiatori alle spalle: Norris Cole (12 punti, 4 assist) e David Lighty (top-scorer dei suoi con 16) stampano un contro-break di 19-4 (da 54-60 a 73-64) alimentato da una difesa di squadra superba, capace di fare muro contro un'Olimpia poco lucida, limitata dalla serata non brillante di Malcolm Delaney in regia e dall'assenza di Sergio Rodriguez, che costringe Ettore Messina a brani forse fin troppo allungati di Kyle Hines in versione play-centro. Il 78-69 finale, frutto di un robusto 26-13 nel quarto periodo, è pienamente meritato: chapeau, Asvel.
Milano, scivolata a 15-8, perde la chance di salire al secondo posto in solitaria ma conserva il terzo, complice il tracollo del Real Madrid col Baskonia. Le note più interessanti arrivano da Shavon Shields (top-scorer con 18 punti e 6 rimbalzi), tornato ormai sui livelli d'eccellenza pre-infortunio, da Kaleb Tarczewski (4 punti, 7 rimbalzi), grande presenza difensiva contro il gigantesco Moustapha Fall per lunghi tratti della partita, e dalla ripresa offensiva di Zach LeDay (14), meno brillante, però, nel contenimento dei muscolacci di Guerschon Yabusele (14), ottimo nel primo tempo e iniziatore, con due stilettate a freddo, della grande rimonta dal -10 nel terzo quarto.
In una partita in cui Gigi Datome fatica a entrare per caratteristiche fisiche, manca un uomo d'area, o adattabile, per far saltare gli equilibri avversari (sia Brooks che Micov avrebbero fatto parecchio comodo): perché l'Asvel spara dall'arco a salve per buona parte del match (non nei possessi decisivi), ma mette troppo facilmente i piedi in area (27/38, 71% da due) e costringe Milano a percentuali scadenti (18/48, 37.5%), con tanti jumper poco puliti dalla media distanza. Insomma, per chi se la ricorda, una partita, e una sconfitta, molto simile a quella dello scorso anno.

LDLC Asvel Villeurbanne-AX Armani Exchange Milano 78-69

  • Asvel: Cole 12, Strazel 2, Lighty 6, Yabusele 14, Fall 12; Lacombe 2, Diot 5, Noua 2, Bako 4, Howard 9. N.e.: Hayes. All.: Parker.
  • Milano: Delaney 9, Punter 8, Shields 18, LeDay 14, Tarczewski 4; Moraschini, Roll 6, Hines 6, Datome 3. N.e.: Cinciarini, Biligha, Moretti. All.: Messina.
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