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Basket, Eurolega: Milano si rialza a Istanbul nel giorno di Datome: Fenerbahçe battuto 79-71

Daniele Fantini

Aggiornato 15/12/2020 alle 23:39 GMT+1

L'AX Armani Exchange batte il Fenerbahçe a Istanbul per la seconda volta nell'epoca dell'Eurolega moderna, bissando il grande successo delle Top 16 del 2014: l'Olimpia migliora il proprio record a 8-5 e risale al quinto posto in classifica. Zach LeDay guida i biancorossi con 15 punti e 6 rimbalzi, mentre Gigi Datome, tornato da grande ex, ne aggiunge 10 dalla panchina.

Luigi Datome, #70 of AX Armani Exchange Milan in action during the 2020/2021 Turkish Airlines EuroLeague Regular Season Round 14 match between Fenerbahce Beko Istanbul and AX Armani Exchange Milan at Ulker Sports Arena on December 15, 2020 in Istanbu

Credit Foto Getty Images

28 marzo 2014, Top 16. È la data di quella che, finora, era stata l'unica vittoria corsara dell'Olimpia contro il Fenerbahçe. Era un Fenerbahçe diverso, con uno Zeljko Obradovic paonazzo di rabbia in panchina, ma anche una Milano diversa da tutte quelle scese in campo nel ventennio dell'Eurolega moderna, l'unica capace di raggiungere i playoff. Lo stesso obiettivo che si è chiaramente posta questa versione, attuale, dell'Olimpia di Ettore Messina. Certo, non è più il Fenerbahçe di Obradovic, dei fasti dorati, della squadra con la difesa più stritolante d'Europa: oggi è in pieno processo di ricostruzione, per di più senza Jan Vesely (infortunato) e con un Nando De Colo a mezzo servizio, appena rientrato da un problema fisico. Ma vincere a Istanbul, anche di fronte al vuoto spettrale di quella che, in realtà, sarebbe una delle arene più roventi d'Europa, è sempre qualcosa di speciale, qualcosa che certifica, se ce ne fosse ancora bisogno, la bontà di quanto costruito finora nella seconda annata di Messina.
Il 79-71 finale non rispecchia, in quel +8 quasi striminzito, l'andamento di una partita su cui Milano allunga le mani alla metà del primo quarto e che inghiotte rapidamente facendo già sua all'intervallo lungo (35-44), dimostrando poi grande capacità di amministrazione e gestione in una ripresa volta prima a pestare la testa al serpente in maniera definitiva (massimo vantaggio sul 48-68 a fine terzo quarto), e poi a risparmiare energie preziose in vista di un calendario malefico che, tra due giorni, la rivuole in campo, sempre a Istanbul, per affrontare l'Anadolu Efes, blu di rabbia per la cocente sconfitta incassata in contemporanea in una disastrosa trasferta moscovita contro il CSKA (100-65).
Il Fener, peggior squadra per produzione offensiva della Lega e per rimbalzi concessi agli avversari, dura finché le batterie ancora in evidente "modalità ricarica" di Nando De Colo (12 punti, 2 assist) hanno sufficiente scorta per pulsare. Ispirato dall'avvio grintoso del playmaker francese, il Fener tenta un timido allungo sfruttando un momento di ottima precisione dall'arco (21-16), ma quando Milano fa ripiegare la fanteria leggera scatenando la carica della cavalleria pesante con un assetto ultra-fisico e difensivo basato sul trittico Kyle Hines-Shavon Shields-Jeff Brooks, il campo di battaglia è già conquistato.
Zach LeDay è il primo a infierire sulla carcassa del Fener, ringraziando con tre triple la curiosa scelta avversaria di concedergli piena libertà di manovra sul perimetro, e rintuzzando poi lo score con i suoi classici balletti in semigancio attorno al ferro (sarà miglior realizzatore biancorosso con 15 punti). Kevin Punter gli viene in aiuto aggiungendone 13 (7 dei quali in un buon primo tempo), così come 7 sono quelli sparati da Malcolm Delaney, eccellente nella prima metà di gioco, ma poi ben rimpiazzato dal rientro gioioso e arrembante di Sergio Rodriguez (4 punti, 4 assist), già trascinante con il solo linguaggio del corpo e con quei suoi balletti sulle punte che denotano una voglia travolgente di ritornare al più presto al centro dell'azione dopo le due settimane di stop forzato.
Shavon Shields si regala un'altra serata in doppia cifra (10) raccogliendo dividendi in un terzo periodo di amministrazione controllata, ma il grande nome della serata, che abbiamo lasciato volutamente per ultimo, è quello di Gigi Datome. Tornato nella "sua" Istanbul, città che lo ha accolto cinque anni fa dopo l'avventura in NBA e trasformato in una leggenda vivente dell'Eurolega, Datome riscopre il suo vecchio spirito, quello che gli ha permesso di essere, a lungo, uno dei pretoriani più fidati di Zeljko Obradovic. E allora, ecco di nuovo quelle mosse felpate, quei movimenti d'intelligenza tattica assoluta, quell'uso del corpo scientifico per un giocatore in grado di coprire ormai qualsiasi ruolo sul parquet. I 10 punti, suo season-high in Eurolega, sono quasi un corollario. Quel che conta è che Gigi Datome, quello vero, è tornato.

Fenerbahçe Beko Istanbul-AX Armani Exchange Milano 71-79

  • Fenerbahçe: De Colo 12, Pierre 16, Ulanovas 3, Barthel 13, Duverioglu 6; Hamilton 3, Brown 4, Westermann 10, Mahmutoglu 4, Biberovic, Eddie, Ali. All.: Kokoskov.
  • Milano: Delaney 7, Punter 13, Micov 7, LeDay 15, Tarczewski 5; Rodriguez 4, Shields 10, Brooks 2, Hines 6, Datome 10, N.e.: Moraschini, Roll. All.: Messina.

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