Eurolega: fioccano triple e brilla Shavon Shields, l'Olimpia Milano batte il Khimki 102-93

Il grande brivido, questa volta, passa senza danni. Dopo il finale-shock e la sconfitta beffarda contro il Panathinaikos, l'Olimpia respinge l'interminabile tentativo di rimonta di un Khimki costretto a inseguire sin dalla palla a due e mette in cassaforte la seconda vittoria esterna consecutiva dopo quella strappata in overtime a Tel Aviv, buona per risalire al quinto posto in classifica con un record di 7-4. Con Sergio Rodriguez ancora ai box, è Shavon Shields a travestirsi da leader silenzioso, chirurgico nel sezionare la blanda difesa di un Khimki che, come di consueto, conserva i suoi assi per la metacampo opposta: l'ex-Baskonia aggiorna il proprio career-high in Eurolega scrivendo 26 punti con un solo errore al tiro (peraltro arrivato dopo una serie perfetta di 10/10), sempre presente nei mini-break sparsi lungo tutta la partita con cui Milano fa l'elastico dopo aver toccato il massimo vantaggio sul +12 (25-37) alla metà del secondo periodo.

Ma sono tanti i protagonisti di un pomeriggio vissuto sulla qualità e la quantità degli attacchi (quasi marziano il 13/19 dall'arco dell'Olimpia) piuttosto che sulla tenuta difensiva, compresa quella di una Milano che fatica per larghi tratti a contenere le classiche giocate in pick'n'roll centrale di Alexey Shved (doppia-doppia da 13 punti, 13 assist ma sporcata da 7 palle perse e basse percentuali al tiro), le accelerazioni di Errick McCollum (18) e la duttilità di Jonas Jerebko (20 silenziosi con una gran varietà di conclusioni). Zach LeDay continua a confermarsi pedina sempre più indispensabile anche nei quintetti più pesanti al fianco di Hines (18 punti, due triple a bersaglio e la solita enorme carica energetica), Malcolm Delaney gestisce la squadra in maniera più costante e concreta rispetto alla sconfitta con il Pana (16 punti, 7 assist macchiati dall'espulsione finale per un gomito alzato in maniera eccessiva) e Kevin Punter mette il proprio sigillo nel finale con un paio di azioni di altissima classe, compreso un gioco da quattro punti semi-miracoloso (e decisivo per la vittoria) in replica a due triple consecutive di Jordan Mickey che avevano assottigliato il cuscinetto di margine biancorosso da 11 a 5 lunghezze nel giro di una manciata di secondi (88-93 a 2' dalla sirena).

Ma i grandi attori possono brillare soltanto quando hanno la fortuna di essere affiancati da comprimari all'altezza. E allora ecco che, dal sommerso della partita, emergono Kaleb Tarczewski (8 punti e 4 rimbalzi in un ottimo avvio di grande presenza e fisicità, prima della scelta di Messina di adottare un assetto più leggero contro un avversario molto mobile, dinamico e spiccatamente offensivo), Michael Roll (8 punti e due triple in serie per riaprire la forbice all'inizio del quarto periodo dopo il pericolosissimo -4 raggiunto dal Khimki all'ultimo mini-riposo) e, soprattutto, Kyle Hines, determinante per riequilibrare una difesa martoriata dai pick'n'roll e per agire, sottotraccia, da playmaker aggiunto speciale per sfruttare rapidità e ball-handling contro i centri avversari (non a caso, sul tabellino spiccano anche 5 assist, massimo in stagione).

Archiviata la trasferta di Russia, l'Olimpia è attesa a un altro viaggio lontano da casa prima di rientrare alla base per il big-match di campionato contro Brindisi: venerdì sera, alle ore 21.00 (LIVE-Streaming su Eurosport Player), Milano sarà in campo a Barcellona, capolista con un record di 9-3 ma reduce dal primo ko casalingo in Eurolega contro l'Olympiacos.