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Eurolega: l'Asvel sgambetta il Barcellona, vincono anche Valencia e Panathinaikos

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DaEurosport

Aggiornato 28/11/2020 alle 00:11 GMT+1

L'Asvel Villeurbanne interrompe la striscia di 7 vittorie consecutive del Barcellona aggiudicandosi un improbabile testa-coda per 80-68 (17 punti di David Lighty). Valencia centra il terzo successo in fila passando sul campo del Fenerbahçe per 90-86 (20 di Sam Van Rossom) mentre il Panathinaikos prova a scacciare la crisi superando il Bayern Monaco 83-76 (15 di Nemanja Nedovic).

Asvel Villeurbane-Barcellona, Eurolega 2020-21

Credit Foto Getty Images

Fenerbahçe Beko Istanbul-Valencia Basket 86-90

Di Daniele Fantini. Dopo aver steso Milano, Sam Van Rossom azzanna anche il Fenerbahçe a domicilio. Il playmaker belga infila 8 punti consecutivi nel finale in volata e regala a Valencia la terza vittoria consecutiva con annessa chance di agganciare il Bayern Monaco al terzo posto in classifica (7-3): chiuderà da MVP di serata con 20 punti (seconda miglior prestazione stagionale dopo il career-high da 21 contro l'Olimpia) e 5 assist.
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Il successo della squadra spagnola matura nel quarto periodo di gioco (22-31 il parziale) dopo un lungo inseguimento grazie a un break di 4-11 in avvio che permette di riassorbire in maniera totale il vantaggio costruito, a sua volta, dal Fenerbahçe nel secondo periodo, sfruttando un raro momento di superiorità delle seconde linee (43-33 all'intervallo lungo). Se Van Rossom è il più continuo e decisivo nel mantenere i nervi freddi nel finale, ad accendere la scintilla della rimonta è Klemen Prepelic (13 dalla panchina), autore di una scarica furiosa di triple che permette ai Taronja di prendere in mano l'inerzia emotiva della partita alla metà dell'ultimo periodo. Di grande impatto anche la serata di Derrick Williams (13 punti, 10 dei quali nel solo primo tempo), motivatissimo nell'affrontare la sua ex-squadra e capace di mantenere un alto livello di energia e concentrazione per tutta la gara.
Molto sofferente sul perimetro per le assenze di Melih Mahmutoglu (impegnato con la nazionale) e degli infortunati Nando De Colo e Alex Perez, il Fenerbahçe incassa invece il terzo ko consecutivo e continua a rotolare verso la zona medio-bassa della classifica (4-7), dando ancora una volta l'impressione di essere una squadra poco compatta e con scarsa durezza mentale e difensiva. DyShawn Pierre è il più positivo (top-scorer dei suoi con 18 punti dalla panchina, terza gara delle ultime cinque chiusa in doppia cifra), bravo nello sfruttare a lungo le situazioni di vantaggio in post-up vicino al ferro. Seguono l'eterno Ali Muhammed con 16 e 5 assist e Lorenzo Brown a quota 15, macchiati però da una regia di poco impatto e tanti errori al tiro (5/14). Deludente Edgaras Ulanovas (0 in 14' da titolare) e poco incisivo Jan Vesely, scomparso nella ripresa dopo un primo tempo discreto.
  • Fenerbahçe: Brown 15, Muhammed 16, Ulanovas, Barthel 14, Vesely 10; Westermann 2, Biberovic, Pierre 18, Eddie 11, Duverioglu. N.e.: Sipahi, Candan. All.: Kokoskov.
  • Valencia: Van Rossom 20, Vives 7, Pradilla 6, Kalinic 9, Dubljevic 11; Prepelic 13, Puerto, Tobey 2, San Emeterio 6, Williams 13, Hermannsson 3. N.e.: Jimenez. All.: Ponsarnau.
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Panathinaikos OPAP - Bayern Monaco 83-76

A cura di Davide Fumagalli. Secondo stop consecutivo per il Bayern Monaco che perde 83-76 ad OAKA contro il Panathinaikos nel Round 11 e porta il proprio record a 7-4. Per i greci invece arriva il cambio di rotta visto che i "green" di Atene cavalcavano una striscia di quattro sconfitte: la squadra di coach Vovoras gioca una partita molto buona fin dall'inizio, tiene praticamente sempre la testa avanti e nel finale respinge l'ultimo assalto dei bavaresi grazie ai canestri di Nedovic e del capitano Papapetrou. Il Pana, al terzo successo in dieci gare, il secondo in casa, chiude con 21 assist e 10 palle rubate, e ha 17 punti con 6 assist da Nedovic, 14 punti con con 7 rimbalzi, 5 assist e 4 rubate dal cubano Sant-Roos, e 12 a testa da Papagiannis e Papapetrou. Il Bayern di Andrea Trinchieri incappa in una serata storta, segnata dalle 16 palle perse e dal 7 su 19 da tre: ci sono 20 punti del solito Lucic, Reynolds e Baldwin ne aggiungono 12 a testa.
La sfida di OAKA vede il Bayern partire bene, poi il Panathinaikos si sveglia, piazza un break di 13-0 grazie al buon impatto degli ex milanesi Mack e Nedovic, e si porta avanti 18-10, che diventa 18-13 alla prima pausa. Andrea Trinchieri non è per nulla soddisfatto, anche perchè la sua squadra subisce la maggior energia dei padroni di casa e all'inizio del secondo quarto crolla a -13, 26-13, dopo una bomba di Mack. La reazione dei bavaresi alla fine arriva, Lucic segna 5 punti in fila, poi è Baldwin a fare -6 (37-31), ma il Panathinaikos ha più birra e grazie al dominante Papagiannis va all'intervallo in controllo sul 44-35 (10 punti con cinque schiacciate dell'ex Sacramento Kings).
Nella ripresa la musica non cambia, Bentil e Nedovic regalano il +11 al Pana sul 53-42, Sant-Roos insacca la tripla del 56-46, però il Bayern sembra più in palla, ricuce con un paio di giocate di Reynolds e rimonta fino a -4, che diventa 60-54 al 30'. L'ultimo periodo è tambureggiante, i bavaresi si riportano a -3 dopo una bomba di Zipser e poi arrivano a -2 (72-70) grazie ad una tonante affondata di Reynolds. I padroni di casa tremano ma riescono a reagire, ed è Nedovic a salire in cattedra: il serbo prima infila la tripla del +5, poi si lancia in contropiede e si inventa un pauroso canestro fuori equilibrio per il 77-70. A chiudere la pratica ci pensa Papapetrou col 79-70, poi a tempo ormai scaduto ancora Nedovic si fa notare con una gran schiacciata per l'83-73: il finale è 83-76 per la bomba sulla sirena di Sisko.
Nel prossimo turno, Round 12, il Panathinaikos avrà la trasferta al Forum per sfidare l'Olimpia Milano, invece il Bayern Monaco giocherà fra le mura amiche contro il Khimki.
  • Panathinaikos: Mack 5, Papagiannis 12, Bochoridis 2, Auguste ne, Papapetrou 12, Kaselakis ne, Kalaitzakis 4, Nedovic 15, White 5, Mitoglou 3, Bentil 9, Sant-Ross 13. All. Vovoras.
  • Bayern Monaco: Weiler-Babb 9, Baldwin 12, Reynolds 12, Thomas, Lucic 20, Flaccadori, Amaize, Zipser 11, Sisko 9, Radosevic 3, Grant ne, Rudan ne. All. Trinchieri.
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LDLC Asvel Villeurbanne-FC Barcellona 80-68

Di Daniele Fantini. La corsa del Barcellona si ferma alla stazione più improbabile. In un testa-coda che sovverte ogni pronostico, l'Asvel spegne la striscia di sette vittorie consecutive della capolista in quella che è soltanto la seconda W di una stagione cominciata con scarsi risultati e con gli enormi problemi di salute per il focolaio di coronavirus che ha contagiato gran parte del gruppo squadra dopo la partita persa al Forum con Milano. Ora, recuperata la forma fisica ottimale, l'Asvel può finalmente mostrare quelle armi con cui è stata costruita per coprire il ruolo di ruvida guastafeste, capace di piazzare zampate di lusso come quella di stasera: atletismo, peso, fisicità e durezza difensiva sorprendono un Barcellona forse troppo sicuro della propria superiorità, e un'inusuale quanto formidabile scarica di triple (13/21 di squadra, 62%) fa volare un attacco impreciso e stentato al ferro (12/35 da due, 34%).
Il succo della partita è già evidente dalla prima decina di minuti. L'Asvel gioca senza timori reverenziali, regge la forza del Barcellona con una partita difensiva accorta, aggressiva e possente nel verniciato, costruisce ottime esecuzioni sul perimetro e scatena la furia di coach Jasikevicius, frustrato dall'atteggiamento molle della sua squadra. Il primo break si apre nel secondo periodo (35-25) quando l'Asvel prende totale possesso dell'area con Ismael Bako e Moustapha Fall e allunga con i proiettili di Allerik Freeman sul +11 all'intervallo lungo (46-35). Il Barcellona aggredisce la ripresa con rabbia, allungando sui 28 metri una difesa press asfissiante, ma dopo un primo sbandamento iniziale (48-43) l'Asvel trova timing e spaziature per battere a ripetizione le trappole sui raddoppi. David Lighty vive una manciata di minuti roventi recapitando qualsiasi pallone sul fondo del canestro (65-49) e trascina a livello emotivo tutti i compagni. Mentre il Barcellona si schianta contro il muro difensivo a centroarea (21/47 da due) senza mai aprire la scatola dall'arco (soltanto 2/8 da tre), le triple dell'Asvel continuano a grandinare: Noua e una serie da grande campione di Norris Cole mantengono invariata la forbice (75-59) e spianano la strada per un successo storico.
David Lighty si merita il premio di MVP di serata per la qualità portata a uno degli attacchi più sterili della Lega (17 punti, 3/4 dall'arco) ma, come detto, sono fondamentali anche le fiammate di Allerik Freeman (12 punti, vero bombardiere del primo tempo) e Norris Cole (14 e 4 assist). Nonostante le cifre non scintillanti, è decisiva anche la presenza fisica dei lunghi, Ismael Bako (8 punti, 4 rimbalzi e 3 stoppate rifilate in altrettante azioni consecutive nel secondo periodo) e Moustapha Fall (6 punti, 4 rimbalzi, 3 assist).
Su sponda blaugrana, non servono i 14 punti di un Nikola Mirotic incapace di entrare in ritmo-partita e i 12 di un Nick Calathes mai realmente in grado di dettare i tempi e prendere in mano il pallino del gioco. Steccano Brandon Davies (6 punti, 2/8 al tiro e una serie di facili jumper sbagliati dalla media distanza) e Thomas Heurtel (3 punti, 1/7 e 3 palle perse), non incide Cory Higgins (9, 2/7).
  • Asvel: Diot 3, Lighty 17, Freeman 12, Yabusele 7, Fall 6; Kahudi 10, Lacombe, Noua 3, Hayes, Bako 8, Cole 14. N.e.: Strazel. All.: Parker.
  • Barcellona: Calathes 12, Higgins 9, Abrines 2, Mirotic 14, Pustovyi 4; Davies 6, Hanga, Bolmaro 4, Smits 6, Heurtel 3, Oriola 4, Kuric 4. All.: Jasikevicius.
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