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Eurolega: l'Olimpia Milano sfata il tabù Tel Aviv: Maccabi battuto 86-85 in overtime

Daniele Fantini

Aggiornato 26/11/2020 alle 23:48 GMT+1

L'AX Armani Exchange Milano sbanca per la prima volta nell'epoca dell'Eurolega moderna il parquet del Maccabi Tel Aviv, domato 86-85 in overtime grazie a un canestro meraviglioso di Malcolm Delaney a 3" dalla sirena. L'Olimpia migliora il proprio record a 5-3 e si riporta in zona playoff salendo all'ottavo posto in classifica.

Malcom Delaney, #23 of AX Armani Exchange Milan in action during the 2020/2021 Turkish Airlines EuroLeague Regular Season Round 11 match between Maccabi Playtika Tel Aviv and AX Armani Exchange Milan at Menora Mivtachim Arena on November 26, 2020 in Tel A

Credit Foto Getty Images

Malcom Delaney è tornato quello buono. Una sua prodezza a una manciata di secondi dalla sirena bissa quella di Monaco di Shavon Shields e permette all'Olimpia di mietere un'altra vittima illustre in questo inizio stagionale di tabù sfatati: se Milano non è riuscita a piegare quello casalingo contro la Stella Rossa, ha invece lasciato alle proprie spalle quelli chilometrici con Real Madrid e Maccabi Tel Aviv, sul cui campo non aveva mai vinto nell'era dell'Eurolega moderna (0-9 prima di questa sera). Il canestrone di Delaney permette all'Olimpia di allungare la striscia aperta la scorsa settimana contro lo Zalgiris, migliorare il proprio record a 5-3 e ricomparire in zona playoff dopo qualche settimana di assenza dovuta più al basso numero di partite giocate che a un bilancio negativo di risultati.
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È una vittoria strana, vissuta di momenti e fasi, su cui spicca il meraviglioso finale di secondo periodo, dove un break stordente di 18-1 frutto di difesa, contropiede e di un attacco che non sbaglia mai letture e situazioni lancia l'Olimpia sul +11 all'intervallo lungo (35-46), rispondendo al momento di difficoltà iniziale segnato da una raffica di triple avversarie (il Maccabi apre la partita sparando 6/11 dall'arco per finire poi con 11/27). Il cuscinetto di margine consente a Milano di sopravvivere a un secondo tempo offensivamente asfittico, dove la ritrovata compattezza del Maccabi e l'accensione di Scottie Wilbekin (17 punti, 6 assist) minacciano continue rimonte fino al drammatico sorpasso a una manciata di secondi dalla sirena dei regolamentari. Milano, eroica in difesa sulle colonne Kyle Hines e Shavon Shields, perde ritmo e coralità in attacco affidandosi a una lunga quanto sterile sequenza di jumper dai cinque metri che fanno soltanto risuonare i ferri senza riuscire più a entrare nel verniciato, ma una magia di Kevin Punter, capace di estrarre dal nulla un gioco da quattro punti quando ormai la barca sembrava affondata, concede ai biancorossi di rigiocarsi le chance nell'overtime.
I cinque minuti di prolungamento sono il teatro della follia. Palpitanti, emozionanti, marchiati da un'infinita serie di sorpassi e contro-sorpassi, dove le magie di Wilbekin dal palleggio e i voli di Othello Hunter attorno al ferro (14 punti, 7 rimbalzi) rispondono senza sosta ai canestri di Brooks, Delaney e Rodriguez. Il Chacho sogna il colpaccio con una tripla da otto metri delle sue (83-84) prima di un giro in lunetta di Wilbekin, scaltro nel lucrare due liberi nell'azione successiva lasciando pochi secondi sul cronometro. Senza time-out, Milano deve giocare d'istinto, e si affida al suo giocatore sanguigno per eccellenza: Delaney porta Wilbekin nella sua comfort-zone cestistica, si alza dai quattro metri con la mano in faccia, ma il rumore di fondo è solo quello della retina che fruscia.
Se la copertina di serata è giocoforza quella di Delaney (16 punti, 4 assist), l'impalcatura su cui Milano costruisce il successo poggia, ancora una volta, sui soliti noti. Reduce da un ventello contro lo Zalgiris, Kevin Punter ne spara altri 18 mostrando un pieno recupero dopo il lungo stop per infortunio, ma il lavoro più apprezzabile su entrambi i lati del campo è quello svolto da Shavon Shields e Kyle Hines: sebbene impreciso al tiro (14 punti con 5/15), l'ex-Trento si consuma in marcatura e fornisce un surplus di atletismo e presenza a rimbalzo (11 catturati), pattugliando l'area in una ripresa che vede il Maccabi arrivare spesso al ferro divorandosi punti preziosissimi in lay-up, mentre Hines (12 punti, 8 rimbalzi) coordina la fase difensiva in maniera meravigliosa con una serie di aiuti, cambi e scivolamenti sugli esterni nelle situazioni di pick'n'roll che lo rendono unico nel suo genere. Segnali confortanti anche da Jeff Brooks (7 punti, 5 dei quali di carattere nell'overtime), capace di confermare la crescita mentale delle ultime partite, e da Sergio Rodriguez (10 punti, 5 assist), molto più concreto rispetto all'ultima uscita contro lo Zalgiris.

Maccabi Playtika Tel Aviv-AX Armani Exchange Milano 85-86 OT

  • Maccabi: Wilbekin 17, Bryant 17, Dorsey 4, Caloiaro 2, Zizic 4; Jones 6, Hunter 14, Dibartolomeo 8, Blayzer 5, Bender 8. N.e.: Sahar, Atias. All.: Sfairopoulos.
  • Milano: Delaney 16, Punter 18, Micov 6, LeDay, Tarczewski 1; Roll 2, Rodriguez 10, Shields 14, Brooks 7, Hines 12. N.e.: Cinciarini, Biligha. All.: Messina.

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