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Eurolega, vincere come una grande: l'Olimpia Milano fa le prove con l'Alba Berlino

Daniele Fantini

Aggiornato 02/12/2020 alle 11:55 GMT+1

Il 75-55 con cui l'Olimpia Milano ha steso l'Alba Berlino rappresenta, a livello numerico e di andamento della partita, la prima vera "vittoria da big" nell'era di coach Ettore Messina. Prima che sul piano tecnico, il successo è arrivato su quello mentale, con un'aggressione totale dell'avversario sin dalla palla a due, a testimonianza della crescita nella compattezza del gruppo.

Kyle Hines, #42 of AX Armani Exchange Milan competes with Johannes Thiemann, #32 of Alba Berlin during the 2020/2021 Turkish Airlines EuroLeague Regular Season Round 6 match between AX Armani Exchange Milan and Alba Berlin at Mediolanum Forum on December

Credit Foto Getty Images

Partiamo dai numeri e arriviamo ai concetti. Il 75-55 con cui Milano ha steso l'Alba Berlino racchiude (almeno) due statistiche molto interessanti. Il +20 vale la seconda vittoria con margine più ampio nell'era dell'Eurolega a girone unico, alle spalle di quel mitico 75-99 del 19 ottobre 2018 con cui l'Olimpia di Pianigiani aveva sbancato il parquet dell'Olympiacos dominando con quelli che, all'epoca, erano stati marchiati, per qualche mese, "Big Three": Mike James (22 punti), Nemanja Nedovic (20) e Vlado Micov (19), unico superstite attuale. I 55 punti subiti valgono invece la miglior prestazione difensiva nell'Eurolega a girone unico, ancor meglio di quando quella stessa Olimpia di Pianigiani regolò sempre l'Olympiacos nella gara di ritorno al Forum (14 marzo 2019) per 66-57. Da una parte, dunque, abbiamo uno degli unici due ventelli rifilati nella storia, dall'altra una delle due uniche due gare in cui Milano ha concesso meno di 60 punti agli avversari.

La prima vera "vittoria da big" nell'era Messina

Vincere con scarti larghi non è mai stata, finora, un'abitudine della squadra nell'era Messina, vuoi per la qualità generale del roster dello scorso anno, vuoi anche per la (corretta) filosofia del coach di dare spazio alle seconde linee nei momenti più gestibili dalla partita per permettere una crescita diffusa del gruppo, anche a costo di qualche punto di vantaggio rosicchiato. Nelle 12 vittorie dello scorso anno, Milano fece segnare uno scarto medio di 5.4 punti: ben 7 di queste partite furono decise da un margine compreso tra 1 e 4 punti, e soltanto due si chiusero con un vantaggio in doppia cifra (in maniera curiosa contro due delle squadre più forti della Lega, Barcellona e Fenerbahçe).
I numeri che hanno segnato la vittoria sull'Alba, uniti all'andamento di una partita spaccata già nelle fasi iniziali del secondo periodo, disegnano quella che potremmo definire come "prima vittoria da big" della Milano di coach Messina, un successo sovrapponibile a quelli che rendono le corazzate d'Europa così temibili da affrontare sul proprio parquet e che, allo stesso tempo, certifica la crescita tecnica e (soprattutto) mentale di un gruppo che ha approcciato la stagione con obiettivi e ambizioni molto più importanti rispetto al recente passato (ai blocchi di partenza, gli stessi coach di Eurolega hanno votato Milano come maggior protagonista del mercato estivo).

La mente prima della tecnica: vincere come una big

Battendo l'Alba, Milano ha mostrato tutte quelle caratteristiche mentali e di compattezza del gruppo che gli appassionati sono abituati ad assocciare a grandi squadre come Real Madrid, Barcellona, il CSKA Mosca di Itoudis o il Fenerbahçe di Obradovic. L'Olimpia non ha vinto la partita in attacco (i 75 punti segnati valgono addirittura il season-low) ma indirizzandola sin dalla palla a due sul proprio ritmo e sul proprio gioco, aggredendo l'avversario dal primo possesso e schiacciandolo sul piano psicologico. E qui sta la grande differenza tra una squadra normale e una grande squadra: prima di vincere sul piano tecnico, una big domina la partita a livello mentale sin dai primi secondi, creando nell'avversario, aggredito, quella situazione di affanno e stress ben nota a chi ha calcato i parquet, anche a livello minors (se siete interessati all'argomento, potete effettuare una piccola ricerca sugli effetti dell'ormone del cortisolo nell'attività sportiva).
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Kevin Punter, #00 of AX Armani Exchange Milan in action during the 2020/2021 Turkish Airlines EuroLeague Regular Season Round 6 match between AX Armani Exchange Milan and Alba Berlin at Mediolanum Forum on December 01, 2020 in Milan

Credit Foto Getty Images

Quei 7'30" a cavallo tra primo e secondo periodo in cui l'Alba non è riuscita a segnare un singolo punto dal campo sono la rappresentazione più evidente di quanto abbiamo detto finora. Una squadra reduce da una vittoria con 100 punti realizzati contro il Khimki (quasi il doppio di quelli segnati al Forum) si è totalmente persa in una lunga serie di attacchi comandati, in realtà, dalla difesa di Milano: esecuzioni scolastiche o stentate, possessi confusi, palle perse banali, tiri presi senza fiducia e convinzione anche se aperti. L'Alba non è diventata improvvisamente una squadretta di bassa Eurocup, ma è stata Milano ottima nel metterla in gabbia. Come una big.

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