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Basket, Eurolega: L'Olimpia Milano vola a Berlino: caccia a una vittoria scaccia-crisi

Daniele Fantini

Aggiornato 02/12/2021 alle 10:24 GMT+1

BASKET, EUROLEGA - Dopo essere scivolata al terzo posto con tre sconfitte consecutive, l'AX Armani Exchange Milano sfiderà l'Alba Berlino andando in cerca di un successo fondamentale per resistuire fiducia a un gruppo apparso in calo fisico ed energetico nelle ultime uscite. L'Alba è quattordicesima (8-4) ma reduce da una bella vittoria casalinga contro il Maccabi Tel Aviv.

Sergio Rodriguez contro Maodo Lo, Alba Berlino-AX Armani Exchange Milano, Eurolega 2020-21

Credit Foto Getty Images

Dopo aver toccato il cielo con un dito sbancando Istanbul con soli 43 punti subiti, l'AX Armani Exchange Milano è precipitata duramente al suolo incassando tre sconfitte consecutive. L'ultima, sofferta venerdì scorso contro l'Olympiacos, ha anche visto il Forum capitolare per la prima volta in stagione. Abbandonata la vetta della graduatoria nelle mani di Real Madrid e Barcellona(10-2), l'Olimpia è tornata a vestire i panni della grande outsider, formando, con lo Zenit San Pietroburgo e lo stesso Olympiacos, un terzetto (8-4) al diretto inseguimento delle due spagnole in fuga. La classifica, però, ha bisogno di tornare a muoversi dopo tre settimane di stop.
Nonostante il 14° posto con un record di 4-8, l'Alba è un avversario molto insidioso, reduce da una bella vittoria casalinga sul Maccabi Tel Aviv. La squadra tedesca, in difficoltà a inizio stagione per le tante assenze, ha recuperato la piena forza del roster. E Milano, in calo energetico e mentale e colpita nei sottilissimi equilibri costruiti in questa prima parte di campionato dal grave infortunio sofferto da Dinos Mitoglou, si trova di fronte a una partita-trappola rischiosissima: sulla carta l'Olimpia parte favorita, ma la situazione contingente potrebbe ribaltare facilmente il pronostico. E una quarta sconfitta si tramuterebbe in un colpo durissimo da assorbire: l'anno scorso, Milano non aveva mai perso più di due gare consecutive.

Alba Berlino: il roster 2021-22

#GiocatoreRuoloAltezza
0Madolo Loplaymaker191
1Oscar Da Silvaala205
3Jaleen Smithguardia190
6Malte Delowguardia194
8Marcus Erikssonguardia201
9Jonas Mattisseckguardia194
10Tim Schneiderala208
16Kresimir Nikiccentro213
19Louis Olindeala205
21Christ Koumadjecentro223
32Johannes Thiemanncentro205
43Luke Sikmaala203
45Tamir Blattplaymaker185
50Yovel Zoosmanala200
55Ben Lammerscentro208
CoachIsrael Gonzalez--

Mercato, punti di forza e debolezze: com'è cambiata l'Alba Berlino

Nonostante una stagione chiusa nelle retrovie (quartultimo posto con un record di 12-22), l'Alba non ha vissuto un mercato estivo particolarmente brillante. Anzi. Coach Aito ha dato l'addio all'età di 74 anni, sostituito dallo storico assistente Ismael Gonzalez, e il roster ha perso elementi di spessore come Peyton Siva, Niels Giffey, Jayson Granger e il nostro Simone Fontecchio, protagonista di una stagione di enorme crescita. La campagna acquisti ha pescato dal semi-sommerso in Israele scegliendo Tamir Blatt (figlio d'arte, il papà è coach David Blatt) e responsabilizzando Yovel Zoosman, e puntato su due grandi scommesse prelevate da Ludwigsburg, squadra vincitrice della regular-season della scorsa Bundesliga: l'ala tedesco-brasiliana Oscar Da Silva, prodotto del college di Stanford e subito in grado di esprimersi ad alto livello anche da professionista (16.6 punti di media nella passata stagione) e l'esterno statunitense Jaleen Smith (15.2).
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Christ Koumadje va a schiacciare nella partita tra Alba Berlino e Maccabi Playtika Tel Aviv, Eurolega 2021-22

Credit Foto Getty Images

Per il resto, l'Alba ha mantenuto buona parte dell'ossatura dello scorso anno. Senza Granger, Maodo Lo è leader assoluto della squadra, miglior realizzatore (12.9 punti), miglior tiratore dall'arco (41.4%) e uomo tra le cui mani passano spesso i palloni più pesanti. Marcus Eriksson, frenato da un infortunio a inizio stagione, è rientrato a pieno regime (12.0 punti con il 41.2% dalla distanza), Oscar Da Silva sta producendo anche al massimo livello rivelandosi una delle sorprese più curiose dell'anno (11.8 punti, 3.5 rimbalzi), e Luke Sikma copre ancora il ruolo delicatissimo di grande cervello e tuttofare oscuro in campo (10.7 punti, 7.1 rimbalzi, 3.8 assist, il migliore della squadra in quest'ultima categoria). Nelle ultime partite sta destando attenzione anche Christ Koumadje, centrone africano di 223 cm, con tecnica grezza ma enorme stazza e fisicità sotto entrambi i ferri.
L'Alba non ha un attacco particolarmente scintillante (è 12esima con 74.3 punti segnati a partita, ma Milano, decima con 75.4, non fa molto meglio, considerando anche il calo delle ultime partite), è la sesta squadra che perde più palloni (13.3) e registra percentuali scarse dal campo, specialmente nel tiro pesante (soltanto 14esima con il 33.8%). Ma alle difficoltà offensive, già evidenti nella scorsa stagione, si è aggiunto anche un calo a rimbalzo (terzultima con 32.3 di media) e nella metacampo difensiva: l'Alba è la quinta peggior difesa per punti subiti in assoluto (79.7 a partita), la terza peggiore per percentuale concessa da due (56.7%) e la seconda peggiore per percentuale concessa sul perimetro (38.7%).

Le chiavi della partita: come Milano può battere l'Alba

I precedenti non sono di grande aiuto per analizzare la partita. Alba e Olimpia si sono incrociate soltanto quattro volte nella storia dell'Eurolega moderna. Il bilancio è favorevole a Milano (3-1 e 2-0 a Berlino), grazie alle due vittorie corpose conquistate nella scorsa stagione. Un mese fa, quando l'Olimpia aveva toccato un livello altissimo sul piano tecnico e psico-fisico, sarebbe stata probabilmente una partita facilmente abbordabile. Ma ora, con l'infortunio di Mitoglou, il recupero in corso di Malcolm Delaney e un calo energetico visibile tra i giocatori più utilizzati, gli equilibri si sono assottigliati.
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Malcolm Delaney al tiro contro Ben Lammers, Alba Berlino-AX Armani Exchange Milano, Eurolega 2020-21

Credit Foto Getty Images

Milano dovrà ritrovare la compattezza difensiva che le aveva permesso di iniziare la stagione con un record di 8-1. Una solidità smarrita a Kazan (97 punti subiti) ma, soprattutto, in casa contro l'Olympiacos (93 subiti), nonostante qualche segnale di ripresa mostrato a San Pietroburgo. Frenare l'attacco dell'Alba, già di per sé non particolarmente produttivo, potrà bilanciare i problemi sofferti anche nella metacampo offensiva, dove la squadra ha perso fluidità, fiducia e pericolosità diffusa nelle ultime uscite. La velocità di riadattamento di Delaney al ritmo-partita sarà un fattore chiave: l'Olimpia ha bisogno della sua qualità difensiva per imbrigliare Maodo Lo e della sua produttività per sostenere Sergio Rodriguez, spremuto nell'ultimo mese, e togliere pressione dalle spalle di Devon Hall, in calo. In vernice si prospetta un duello meraviglioso tra due menti cestistiche brillantissime, attraverso cui passeranno tanti equilibri nascosti del match: Nik Melli contro Luke Sikma vale, quasi da solo, il prezzo del biglietto.
L'Alba sta concedendo tanto nella propria metacampo in questa prima parte di stagione, e potrebbe essere la serata giusta perché l'Olimpia ritrovi fiducia e sensazioni positive in attacco. La costruzione dei tiri dall'arco sarà determinante: Milano è la seconda squadra del torneo per triple segnate a partita (9.4) e quarta per percentuale (36.2%). Senza Mitoglou, capace di dare una forte dimensione interna al gioco biancorosso, l'Olimpia è tornata a essere molto dipendente dalle sue bocche da fuoco sul perimetro.
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