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Basket, Eurolega: Milano soffre, vince e sogna al primo posto: Barcellona battuto 75-70

Daniele Fantini

Aggiornato 04/11/2021 alle 23:43 GMT+1

BASKET, EUROLEGA - L'AX Armani Exchange Milano si aggiudica lo scontro al vertice dell'ottava giornata superando il Barcellona 75-70 e vola così in solitaria in testa alla classifica. Gigi Datome è top-scorer con 17 punti e un gioco da quattro decisivo nel finale per rispondere alla grande rimonta ospite dal -13.

Gigi Datome, AX Armani Exchange Milano-FC Barcellona, Eurolega 2021-22

Credit Foto Getty Images

AX Armani Exchange Milano - FC Barcellona 75-70

MEDIOLANUM FORUM DI ASSAGO (MI) - Gigi Datome fa la faccia cattiva. Cattivissima. Tripla dall'angolo, canestro, fallo, e and-one. Un gioco da quattro punti pazzesco, firmato dalla mano di seta di un campione vero. È il graffio che vale il +6, arrivato in rapida successione a quello di Shavon Shields, sempre dallo stesso angolo, per rimettere l'Olimpia davanti dopo un break raggelante di 0-14 che sembrava spezzare un sogno cullato nei primi trenta minuti. Due zampate cruciali e letali, cui si aggiunge, come in un copione già scritto, l'ultima pennellata del Chacho Rodriguez. Una firma incisa a modo suo, con il suo classico step-back dopo la danza sul palleggio che fa girare la testa a Nikola Mirotic. La grande paura passa. Milano, una bellissima Milano, vince con merito e si gode una settimana da capolista solitaria.
Non è una vendetta per la semifinale persa a Colonia. Ma l'attestato che questa squadra ha piene potenzialità per poter ripetere l'impresa della scorsa stagione. E, perché no, anche provare a migliorare l'esito finale. La vittoria di questa sera ha tutto. Grande difesa, col Barcellona tenuto a soli 28 punti nei due quarti centrali e sgretolato nel finale punto-a-punto. Grande tenuta mentale, in grado di reggere e recuperare i due grossi black-out vissuti in apertura di secondo e quarto periodo. Grande gruppo, cementato in maniera sempre più forte e capace di ovviare per la seconda partita consecutiva all'assenza di Malcolm Delaney.
Difesa e mentalità sono gli aspetti decisivi. Perché dopo uno strano primo quarto ad alto punteggio (28-21), la partita diventa sporca, fisica e dura. Com'era naturale aspettarsi da due squadre che hanno come cardine la solidità nella propria metacampo. Si gioca big-ball, con quintetti alti, grossi e duri. Ogni punto è prezioso. Ogni canestro si impregna di carica vibrante. Ogni tripla è un tesoro. Quattro le bombe segnate nel solo primo quarto dall'Olimpia. Soltanto 6, però, nei tre successivi. Due nell'ultimo. Quelle che ri-spaccano la partita.
Con il tabellone che rallenta, serve attingere a piene mani dalla forza difensiva. L'Olimpia cancella il Barcellona sul perimetro (soltanto 3/16 da tre), imbavaglia a lungo Nick Calathes spremendo un eroico Devon Hall, e pianta la museruola a Nikola Mirotic, in doppia cifra sì (10) ma mai realmente coinvolto nel pieno del gioco. La difesa assorbe il primo grosso giro a vuoto del secondo periodo (2-2 nei primi cinque minuti) e firma il massimo vantaggio nel terzo periodo (+13), quando il Barcellona perde ogni punto di riferimento, dando l'impressione di essere sull'orlo del baratro.
Il +12 (61-49) di fine terzo quarto è un traghetto confortante per approcciare l'ultimo periodo. Ma basta un nulla, un minimo calo di tensione, per perdere l'equilibrio in maniera altrettanto rapida e dolorosa. Mirotic è fuori partita, ma l'Olimpia inizia a soffrire in vernice contro la big-ball blaugrana. Brandon Davies e Nigel Hayes si trasformano in due scavatrici, pronte a sfruttare il più piccolo vantaggio sui mismatch. Qualche rotazione strana manda fuori giri le alchimie offensive e l'Olimpia si blocca per 6 lunghissimi minuti, vedendosi raggiunta e superata da un break terribile di 0-14. E allora, arrivano in soccorso i veterani.
Prima Nik Melli (5+8 rimbalzi), tornato a risistemare l'area. Poi Shavon Shields (11+6 assist), poco preciso (3/11) ma sempre in campo col sangue agli occhi. Poi Gigi Datome (17, season-high), MVP assoluto per qualità e tempismo dei suoi canestri. Infine il Chacho Rodriguez, determinante per rivitalizzare un attacco scarico. Ma i meriti vanno elargiti all'intero gruppo. Da Devon Hall (16, 4/5 da tre), tornato a segnare come a inizio stagione e ancora una volta ottimo nel ruolo di finto-play e specialista difensivo. A Dinos Mitoglou (11+5 rimbalzi), uomo-ovunque. A Kyle Hines, silente nelle cifre ma non per efficacia sul parquet.
L'Olimpia tornerà in campo domenica per sfidare la Vanoli Cremona nel settimo turno di LBA Serie A (ore 17.30, LIVE su Eurosport 2 e LIVE-Streaming su Discovery+) e volerà poi a Istanbul per aprire un trittico di trasferte di Eurolega contro il Fenerbahçe venerdì 12. Seguirà poi una settimana da doppio turno in terra russa, prima a Kazan poi a San Pietroburgo. Un banco di prova molto, ma molto esigente.
  • Milano: Hall 16, Shields 11, Datome 17, Melli 5, Hines 5; Grant, Rodriguez 6, Tarczewski 2, Ricci, Mitoglou 11, Daniels 2. N.e.: Biligha. All.: Messina.
  • Barcellona: Calathes 9, Higgins 5, Hayes 10, Sanli 4, Mirotic 10; Davies 12, Martinez, Smits 2, Oriola 4, Laprovittola, Kuric 9, Jokubaitis 5.
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