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Basket, Eurolega: Olimpia Milano silurata dall'Olympiacos Pireo 93-72: terza sconfitta consecutiva

Daniele Fantini

Aggiornato 26/11/2021 alle 23:44 GMT+1

BASKET, EUROLEGA - L'AX Armani Exchange Milano incassa la terza sconfitta consecutiva (e la prima casalinga) cedendo all'Olympiacos Pireo con il punteggio di 93-72. L'Olimpia subisce 60 punti nel solo primo tempo (12/16 dall'arco per gli avversari) e non riesce più a riprendere in mano l'inerzia della partita. Milano scivola a 8-4 in classifica, nel gruppone al terzo posto con Zenit e Olympiacos.

Sasha Vezenkov va a schiacciare nella partita tra AX Armani Exchange Milano e Olympiacos Pireo, Eurolega 2021-22

Credit Foto Getty Images

AX Armani Exchange Milano - Olympiacos Pireo 72-93

MEDIOLANUM FORUM DI ASSAGO (MI) - Prima sconfitta casalinga per Milano. Prima vittoria esterna per l'Olympiacos. La cabala temuta alla vigilia si avvera. E, purtroppo, lo fa nel peggiore dei modi. Le scorie della maledetta campagna di Russia sono ancora vivissime. E l'assenza di Dinos Mitoglou, grandissimo equilibratore in questa prima parte di stagione, si sta rivelando sempre più pesante, tanto da far passare quasi inosservato il recupero di Malcolm Delaney, rientrato dopo un mese trascorso ai box.
Prima di questa partita, Milano aveva la seconda miglior difesa del torneo, con 71.1 punti subiti in media. L'Olympiacos ne spara 60 nel solo primo tempo, equamente suddivisi nei due quarti iniziali. Le percentuali dall'arco sono assurde: 12/16, 75%. Alla fine sarà 18/33, nuovo record di franchigia per triple segnate in una singola partita. Eppure, non sono frutto di talento o invenzioni dei singoli. Ma di un attacco che, dopo aver preso rapidissima confidenza con una sfuriata di Tyler Dorsey, espone a ripetizione i punti dolenti di una difesa lontanissima dagli standard messiniani, capace soltanto di reggere per qualche battuta a cavallo dei primi due quarti, quando Kyle Hines rispolvera giocate tipiche di un decennio fa. Il livello energetico è basso, quasi a evidenziare difficoltà diffuse per un calendario che fa già sentire tutta la sua pesantezza dopo soli tre mesi di stagione.
La difesa torna per qualche minuto, quasi d'incanto, in avvio di ripresa. Milano riscopre quella forza nella sua metacampo che le aveva regalato la vetta della classifica soltanto tre settimane fa, ma la fiammata di pura energia nervosa che tiene l'Olympiacos a secco per i primi quattro minuti del terzo periodo non trova più sfogo in attacco. Perché dopo un primo tempo comunque brillante in fase offensiva (45 punti con il 55% dal campo), l'Olimpia si smarrisce in una lunga serie di attacchi rugginosi, con scarsa circolazione di palla e un alto livello di sfiducia generalizzata. E così, l'impatto difensivo che frena l'Olympiacos a soli 12 punti nel terzo periodo resta fine a se stesso. All'ultimo intervallo il divario non muta (57-72) e i dieci minuti finali regalano un garbage-time di dubbio gusto.
Inutili i 26 punti di Shavon Shields (season-high), raccolti più col talento individuale che con il gioco collettivo. L'unico altro giocatore in doppia cifra è Gigi Datome (12), ma le difficoltà difensive lo frenano a un utilizzo scarso (solo 13 minuti). In calo Nicolò Melli (1/6, 5 falli), Devon Hall (molto lontano dagli standard di inizio stagione) e Sergio Rodriguez (8 punti con 2/9 al tiro), infiammatosi soltanto nel finale a risultato ormai scritto. Scarso ritmo-partita per Malcolm Delaney (8 punti in 20 minuti da titolare), com'era anche normale che fosse.
L'Olympiacos si gode una serata da leone. I 93 punti valgono il season-high. Le 18 triple, come abbiamo già ricordato, un record societario nell'Eurolega moderna. Ma la squadra di coach Bartzokas è superiore in ogni aspetto. In area e a rimbalzo, dove mette in difficoltà l'Olimpia con la stazza di Moustapha Fall e l'imprevedibilità di Hassan Martin. Nella metacampo difensiva, dove stritola sul nascere la reazione accennata da Milano a inizio ripresa. A livello energetico e mentale, con una partita controllata, gestita e condotta con personalità e fiducia sin dalla palla a due. Tyler Dorsey, "accendino" con le 4 triple sparate consecutivamente nel solo primo quarto, è un nome ben noto. Ma, da questa sera, sarà bene ricordarsi anche di Giannoulis Larentzakis, cecchino a sorpresa: 18 punti (career-high) con 5/9 dall'arco, e la capacità di infilare canestri pesanti per smorzare ogni singolo sussulto milanese.
L'Olimpia tornerà in campo venerdì prossimo, 3 dicembre, nella trasferta tedesca contro l'Alba Berlino, partita che aprirà un finale di stagione con calendario favorevole (arriveranno poi anche Monaco, Panathinaikos e Zalgiris) che Milano dovrà sfruttare per risistemare la classifica. Le tre sconfitte consecutive hanno peggiorato il record a 8-4, con la formazione di un terzetto al terzo posto comprendente anche lo Zenit San Pietroburgo e lo stesso Olympiacos.
  • Milano: Delaney 8, Shields 26, Datome 12, Melli 2, Tarczewski 3; Grant, Rodriguez 8, Ricci, Hall 3, Daniels 5, Hines 5. N.e.: Baldasso. All.: Messina.
  • Olympiacos: Walkup 7, Dorsey 14, Papanikolaou 6, Vezenkov 12, Fall 7; Larentzakis 18, Sloukas 7, Martin 8, Printezis 7, Jean-Charles 2, McKissic 5. N.e.: Acy. All.: Bartzokas.
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