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Basket, Eurolega: Prima sconfitta per l'Olimpia Milano a Monaco: vince il Bayern 83-77

Daniele Fantini

Aggiornato 26/10/2021 alle 23:51 GMT+2

BASKET, EUROLEGA - Dopo dieci vittorie consecutive tra Eurolega e campionato, l'AX Armani Exchange Milano soffre la prima sconfitta stagionale nella trasferta di Monaco di Baviera: 83-77 il finale in favore del Bayern Monaco di coach Andrea Trinchieri. L'Olimpia tornerà in campo già giovedì sera al Forum, ospitando la Stella Rossa Belgrado.

Nicolò Melli al tiro fra Augustine Rubit e Vladimir Lucic, FC Bayern Monaco-AX Armani Exchange Milano, Eurolega 2021-22

Credit Foto Getty Images

FC Bayern Monaco-AX Armani Exchange Milano 83-77

Quello è il tiro del Chacho. Il suo tiro per eccellenza. Dal centro, dal palleggio, con spazio e ritmo. Ma il ferro dice di no. Rifiutando, così, l'ultimo possibile ribaltone di un'altra partita maledettamente schizofrenica. Come lo sono state tutte quella della scorsa serie playoff. Tutte con premio finale per la squadra di casa. E allora, perché questa sarebbe dovuta andare diversamente?
La corsa dell'Olimpia si ferma a quota dieci. Dieci vittorie consecutive tra campionato e Coppa, per timbrare la miglior partenza di sempre nell'epoca dell'Eurolega moderna. La classifica ora dice 5-1, buona per il secondo posto, perché il Barcellona non ne vuole ancora sapere di issare la sua prima bandiera bianca. Ma il tempo per fare calcoli è limitato. Milano tornerà già in campo tra meno di 48 ore, al Forum, con altro viaggio sulle spalle e un nuovo avversario rognosissimo: la Stella Rossa Belgrado, reduce da tre sconfitte consecutive ma sempre tremendamente a suo agio sul parquet di Assago.
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Devon Hall in penetrazione, FC Bayern Monaco-AX Armani Exchange Milano, Eurolega 2021-22

Credit Foto Getty Images

Il Bayern vince con le sue solite armi, a cominciare dalla battaglia in vernice. Per la prima volta, Milano perde la lotta a rimbalzo (30-27 con 9 offensivi concessi). E, nonostante le ottime percentuali da due (25/34), segno costante della dimensione interna trovata con Nik Melli (16+8 rimbalzi), Dinos Mitoglou (13+8) e dei nuovi spazi aperti per Kyle Hines (10), il perimetro è un massacro. 3/19 dall'arco, un cimitero per una Milano arrivata a Monaco come miglior squadra per numero di triple segnate a gara (10.6) e terza per percentuale complessiva. D'altronde, si sa. Il Bayern è una squadra che ti fa giocare male. Sempre. Anche con il grosso restyling estivo. Che ti entra sottopelle, togliendo i punti focali del gioco. Specialmente in una serata in cui l'Olimpia deve fare a meno del suo generale, Malcolm Delaney.
L'assenza del playmaker titolare biancorosso non si nota dal numero degli assist complessivi (18), ma da un paio di grossi black-out sofferti alla metà dei due quarti finali. Col primo, il Bayern dà la prima vera spallata a una partita rimasta a lungo sul filo dell'equilibrio. Col secondo, un pesantissimo 10-0, riprende il largo dopo l'ultimo vantaggio biancorosso firmato da una fiammata di Gigi Datome. Milano non solo non segna, ma è anche costretta a rivedere equilibri, rotazioni e quintetti. E senza Delaney a disposizione per mettere la museruola a uno scatenato Corey Walden (16 punti e un paio di triple assurde dal palleggio nel momento topico del match), Messina si ritrova in mano una coperta corta. Perché, con Shields dirottato sulle piste del playmaker avversario, Lucic e Hilliard risultano troppo grossi per Hall e troppo veloci per Datome.
Il serbo, rientrato la scorsa settimana già tirato a lucido a Kaunas, è un martello: 20 punti in 32 minuti. Quando vede Milano, vede rosso. Totalmente rosso. Hilliard, finalmente libero di esprimersi dopo due anni di forte condizionamento al CSKA, è scatenato: 17 con canestroni di forza e potenza. Ma, anche il front-court del Bayern produce con i suoi grandi veterani. DeShaun Thomas, il più continuo finora nonostante le quattro sconfitte che hanno frenato la partenza della squadra di Trinchieri, è un tarlo fastidiosissimo. Così come Othello Hunter (9+10 rimbalzi), pronto a far valere i muscoli contro i quintetti leggeri di Messina e la sua combinata capacità di sbisciolare contro quelli pesanti.
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Vladimir Lucic al tiro contro Nicolò Melli, FC Bayern Monaco-AX Armani Exchange Milano, Eurolega 2021-22

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Già, perché Milano cambia tanto e spesso. Incapace di trovare risposte al di fuori dei soliti noti, ma frenata, allo stesso tempo, dalla serata di scarsa vena realizzativa di Devon Hall (4 punti ma 6 assist, riciclato nel ruolo di finto-play) e Shavon Shields (6 con 1/6), soffocato dalla difesa avversaria nelle sue classiche movenze nel mid-range. Ma, quando il Bayern difende così forte, tenere la palla ferma equivale a un mezzo suicidio. Le note positive, oltre ai già citati lunghi, sono il proseguimento dell'ottimo periodo di Gigi Datome (14 in 20' dalla panchina), preciso, letale e cecchino vero, e la buona gestione di Sergio Rodriguez (11+3 assist), vero punto focale delle tre settimane in cui Milano dovrà rinunciare a Delaney. Il Chacho può dare brillantezza offensiva per un paio di quarti di gioco, ma rischia di essere un'arma a doppio taglio sulla metacampo opposta.
Il quintettone, rispolverato con Pippo Ricci da ala piccola, questa volta incide poco. Così come lo stesso Ricci, in difficoltà contro l'esperienza e la fisicità del Bayern. Kaleb Tarczewski vive un momento fugace di grande impatto quando Messina lo affianca a Mitoglou alla fine del primo periodo, ma finisce lì, affogato presto tra falli e liberi sbagliati (18/25 per l'Olimpia, sotto media). Interlocutori i nuovi. Jerian Grant si riduce a una comparsata da guardia nel secondo periodo. Troppo in sfiducia perché Messina gli consegni in mano le chiavi della squadra. Troy Daniels parte titolare. Dura un attimo, il tempo di un paio di difese da regular-season NBA. Torna per un paio di in-and-out e il suo primo canestro in maglia Olimpia, ma è ancora un corpo molto estraneo al resto. E, in due giorni, non è facile cambiare le cose.
  • Bayern: Walden 16, Hilliard 17, Lucic 20, Rubit 9, Schilling 2; Weiler-Babb 2, Thomas 8, Hunter 9, Jaramaz, Obst, Dedovic. N.e.: George. All.: Trinchieri.
  • Milano: Hall 4, Shields 6, Daniels 2, Melli 16, Hines 10; Grant, Rodriguez 11, Tarczewski 1, Ricci, Datome 14. N.e. Biligha. All.: Messina.
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