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Basket, Eurolega: Magia di Baron! l'Olimpia Milano vince contro il Bayern Monaco 83-81 ma perde Shavon Shields

Daniele Fantini

Aggiornato 21/10/2022 alle 00:24 GMT+2

BASKET, EUROLEGA - Una tripla inventata da Billy Baron a 21" dalla sirena regala all'EA7 Emporio Armani Milano un'altra vittoria in volata per 83-81 all'Audi Dome di Monaco di Baviera contro il Bayern di coach Andrea Trinchieri. L'Olimpia migliora il proprio record a 3-1 ma deve fare i conti con un infortunio sofferto da Shavon Shields nel primo periodo di gioco.

Kyle Hines festeggia Billy Baron dopo la tripla della vittoria, FC Bayern Monaco-EA7 Emporio Armani Milano, Euroleague 2022-23

Credit Foto Getty Images

Trentaquattro secondi sul cronometro. Time-out. Coach Ettore Messina disegna sulla lavagnetta un gioco per un lay-up. Vuole un canestro ad alta percentuale per cancellare il -2 griffato dall'ennesima pennellata di Cassius Winston, in serata magica. Ma la difesa del Bayern cancella tutte le opzioni, e Kevin Pangos è costretto ad andare in angolo da Billy Baron. Fino a quel momento è 0/3 dall'arco. Ma il 9/11 raccolto nelle tre gare precedenti lo ha riempito di fiducia fino all'orlo. Non ha bisogno di pensare nemmeno un decimo di secondo. Ricezione, pum! Tiro. Anche con l'uomo in faccia. Solo rete. Milano a +1 a 21" dalla sirena.
L'Armani sale a 3-1 in classifica, mantenendosi nella scia delle imbattute (Fenerbahçe, Alba, Baskonia e Olympiacos, le ultime tre in campo domani sera), anche senza il suo leader tecnico ed emotivo. Shavon Shields alza bandiera bianca dopo 9 minuti di gioco, rientrando zoppicante in panchina per un arresto scomposto. Non si rialzerà più, lasciando la squadra orfana della sua punta offensiva, reduce da un partidazo da 25 punti nell'inferno di Belgrado.
Milano ha bisogno di tempo per metabolizzare il ko della sua star. Un colpo pesante, che, unito all'assenza di Gigi Datome, lascia virtualmente scoperto lo slot di ala piccola. Il Bayern ne approfitta giocando sui nervi. Partito 0-3, non ha nulla da perdere. Nonostante un'infermeria ancora più ricca di quella avversaria e l'ulteriore perdita di Othello Hunter, fermato da un problema muscolare nel secondo periodo. La squadra di Trinchieri gioca un basket sorprendente per qualità offensiva se paragonato a quanto visto finora, trovando jolly da ogni protagonista. Cassius Winston (20 punti) non sbaglia una scelta, letale in penetrazione. Andreas Obst (12) è la solita macchina da canestri in uscita dalla panchina. Paul Zipser (13) sembra aver tolto dieci anni dalla carta d'identità. Ognjen Jaramaz (10+5 assist) puntella il back-court con qualità e agonismo. Vladimir Lucic litiga con i problemi di falli, ma è sempre pronto a piazzare coltellate dolorosissime.
Ne esce un grosso break a cavallo dei due periodi iniziali, apertosi fino al 40-26 del 15'. Sembra finita. Il Bayern gira al triplo dell'energia. Milano è scossa. Forse anche stanca per la terza gara in 6 giorni e la doppia trasferta europea. Invece, Messina si scopre coach rassicurante. Un time-out psicologico cambia la mente della squadra. E, da lì in poi, l'Olimpia comincia a produrre.
Kevin Pangos prende la squadra per mano nella sua miglior serata all-around in maglia Olimpia. Segna 13 punti con 11 assist, alternando con efficacia i momenti da realizzatore a quelli di creatore di gioco. Ancora senza un vero back-up alle spalle, finirà sulle gambe e con la testa confusa (5/14 al tiro), ma la sua serata è super-positiva per atteggiamento. Senza Shields e con Devon Hall ancora impantanato in uno stranissimo shooting-slump (3/25 al tiro quest'anno in Eurolega) tocca al front-court produrre. E la scintilla arriva da DeShaun Thomas. Il grande ex di serata, quasi inintelligibile finora, risponde con carattere all'ennesimo panchinamento-lampo dopo un altro inizio a rilento. Finisce con 9 punti e 4/5 dal campo. Di rabbia e orgoglio.
L'Olimpia tira poco dall'arco (8/20). Il Bayern, ben allenato da Trinchieri, le toglie spazio sul perimetro. Deve attaccare il ferro. Ma il suo punto debole di lunga data non si rivela tale. Kyle Hines produce (10+9 rimbalzi), intelligente come rollante. Brandon Davies (14) alterna giocate in post-basso a conclusioni di tocco dalla media. E Nik Melli indossa le vesti del tuttofare: 17 punti fra triple e canestri di pura classe in post-up, un solo errore al tiro, 6 rimbalzi, 3 assist, 3 recuperi, 29 di valutazione. MVP a tutto tondo.
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Nicolò Melli al tiro, FC Bayern Monaco-EA7 Emporio Armani Milano, Euroleague 2022-23

Credit Foto Imago

L'Olimpia trova fluidità offensiva. E quella che, sulla carta, sembrava destinata a essere una partita di grandi sistemi difensivi, si trasforma, in realtà, in una gara ad alto punteggio. All'ultimo riposo, il Bayern, assorbito un controsorpasso ospite, è ancora in vantaggio, 66-63. E allora, dopo trenta minuti ballerini, entra in azione la solidità difensiva di Milano. Coach Ettore Messina non concede più errori. Chi sbaglia, si siede. La coppia Melli-Hines non ha problemi, perché torna a far faville. Ma sul perimetro spicca il lavoro di Stefano Tonut, sempre pronto a mettere il corpo e a muovere i piedi. Il box-score dice poco o nulla. Eccezion fatta per la casella dei minuti: 23'51", meritatissimi per il sacrificio profuso nella propria metacampo. Il Bayern rallenta. Milano sorpassa, poi soffre il crollo di lucidità di Pangos. Ma ha la forza per tornare a contatto. Il finale in volata è già scritto sopra. Magia di Billy Baron. Game, set and match.

FC Bayern Monaco - EA7 Emporio Armani Milano 81-83

  • Bayern: Weiler-Babb 5, Walden 3, Lucic 9, Zipser 13, Gillespie 2; Winston 20, Hunter 4, Jaramaz 10, Obst 12, Wimberg 3. All.: Trinchieri.
  • Milano: Pangos 13, Shields 4, Thomas 9, Melli 17, Hines 10; Davies 14, Tonut 3, Baron 9, Hall 2, Voigtmann 2. N.e.: Ricci, Alviti. All.: Messina.
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