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Il significato dei nomi: Utah Jazz

Daniele Fantini

Aggiornato 19/05/2020 alle 21:57 GMT+2

Il nostro viaggio alla riscoperta delle origini delle franchigie NBA prosegue con la storia degli Utah Jazz: perché la squadra dello Stato dei mormoni bianchi ha come simbolo un genere musicale di tradizione afroamericana?

Utah Jazz logo

Credit Foto Eurosport

Come mai il jazz, simbolo della musica nera, è associato allo Utah, Stato per eccellenza di bianchi e mormoni? È una domanda classica di chi comincia ad avvicinarsi al mondo della NBA cercando di comprendere anche la connessione tra le squadre e il substrato culturale delle rispettive città di appartenenza. La risposta, in questo caso, è molto semplice: i Jazz non sono una franchigia originaria dello Utah e di Salt Lake City, bensì di New Orleans, in Louisiana.

New Orleans, culla della musica jazz

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La New Orleans River Boat Jazz Band in una foto d'epoca.

Credit Foto Getty Images

La squadra nasce come franchigia di espansione nel 1974 nel profondo Sud degli States. L'ispirazione per il nickname di battesimo è quasi spontanea: saranno i New Orleans Jazz, in segno di omaggio, riconoscimento e rispetto alla fortissima tradizione musicale della città. La storia rende New Orleans una metropoli di grandissima commistione culturale, ed è proprio il mix tra musica africana, europea e latina che, nell'ultimo decennio del 1800, dà origine alla musica jazz. A cavallo tra il 1800 e il 1900 emergono tantissimi interpreti e band di musicisti afroamericani, già abituati a suonare in pubblico: negli anni dello schiavismo, infatti, New Orleans è l'unica città statunitense che permette ai neri di aggregarsi ed esibirsi in pubblico durante le domeniche di riposo. Gli afroamericani cominciano così a raggrupparsi nella cosiddetta Congo Square, che diventa in breve una vera e propria fucina di nuovi generali musicali. Ancora oggi è uno dei luoghi storici più importanti e rappresentativi della città.

Da New Orleans a Salt Lake City: il nickname rimane

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John Stockton e Karl Malone hanno scritto la pagina di storia più importante degli Utah Jazz, giocando le Finals NBA del 1997 e 1998.

Credit Foto Getty Images

Nonostante una buona risposta di pubblico, gli anni iniziali sono molto complicati: i Jazz non hanno un'arena all'altezza, ricevono scarso sostegno economico dagli investitori locali e, sul campo, non ottengono risultati di rilievo, complice anche una serie di mosse di mercato che porta la squadra a rinunciare ai potenziali diritti su Magic Johnson e Moses Malone (pensate che cosa sarebbero potuti diventare con quei due...). Il risultato è il fallimento finanziario nel giro di cinque anni, con conseguente necessità di relocation della franchigia alla ricerca di un mercato migliore da sfruttare.
La scelta ricade su Salt Lake City, che aveva già ospitato con buon afflusso di pubblico una squadra della ABA (American Basketball Association) poi fallita, gli Utah Stars. La franchigia si trasferisce nel 1979 e comincia il secondo capitolo della sua storia NBA mantenendo il nickname originale Jazz: in principio è una scelta forzata, perché manca il tempo materiale per presentare alla Lega una domanda formale per la modifica, ma, successivamente, il legame diventa così forte anche tra i fan che verrà rigettata la richiesta della nuova squadra di New Orleans (gli attuali Pelicans) per riottenere il vecchio nomignolo.

Viola, verde e oro: i colori del Carnevale di New Orleans

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I balconi della città di New Orleans addobbati con le bandiere del Mardi Gras (viola, verde e oro) in una foto degli anni '70.

Credit Foto Getty Images

I nuovi Utah Jazz mantengono anche la stessa identità visiva della squadra originale, basata sui colori viola, verde e oro, le tinte ufficiali del Mardi Gras (il Martedì Grasso). Metropoli di fortissima tradizione cattolica, New Orleans si trasforma, ogni anno, con l'arrivo del Carnevale: sin dal 1699, le vie della città si riempiono per due settimane con parate, balli e sfilate mascherate. Dal 1872, il Mardi Gras si dota anche di una propria bandiera tricolore: nonostante l'assenza di un documento ufficiale, è tradizione associare il viola alla giustizia, il verde alla fede e l'oro al potere.
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