Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Belinelli non molla: "La nostra generazione non è finita, abbiamo un preolimpico da giocare"

Daniele Fantini

Pubblicato 07/09/2019 alle 16:35 GMT+2

Il giorno seguente la sconfitta con la Spagna che ha matematicamente eliminato l'Italbasket dal Mondiale, Marco Belinelli guarda al futuro con voglia di rivalsa: "Non è stata la nostra ultima recita, noi senatori non diamo l'addio all'azzurro. Giochiamo il preolimpico e facciamo qualcosa di positivo per l'Italia".

Marco Belinelli #3 of Italy in action during FIBA World Cup 2019 Group D match between Italy and Angola at Foshan International Sports and Cultural Center on September 2, 2019

Credit Foto Getty Images

Le scorie della sconfitta contro la Spagna più abbordabile dell'ultimo quindicennio si faranno sentire ancora per qualche tempo, ma non saranno così dolorose da sancire la fine di una generazione azzurra che, nonostante le grandi premesse, ha sempre fallito nei momenti decisivi. Marco Belinelli parla il giorno dopo la matematica eliminazione dal Mondiale, segnata da una prestazione incolore da 3/16 dal campo: un'analisi lucida degli errori commessi e piena di rammarico, ma che sottintende anche una voglia tremenda di rilancio nel preolimpico della prossima estate.

Il ciclo non è finito: c'è voglia di riscatto

La sconfitta con la Spagna fa male perché eravamo a +4 a 4 minuti dalla fine. Era una Spagna alla nostra portata, come non mai negli ultimi anni. Il dispiacere del giorno dopo è tanto. Alla fine, però, la qualificazione al preolimpico è arrivata, ora vedremo le squadre che troveremo. C'è voglia di riscatto e di portare nuovo entusiasmo alla causa azzurra. Riuscire a fare qualcosa di positivo con l'Italia sarà molto, molto importante per me. Non penso sia stata l'ultima recita della nostra generazione. Ho 33 anni, Datome 32, Hackett 30, abbiamo ancora dagli anni buoni di carriera davanti. Ci siamo parlati, non abbiamo stretto un patto, ma non diamo l'addio all'azzurro.
picture

Pau Ribas marca Belinelli, Spagna-Italia, FIBA World Cup

Credit Foto Getty Images

Il mea culpa

So bene che tutti mi massacreranno, mi assumo tutte le colpe. Ho giocato male e mi dispiace, starò male per tanto tempo ma è andata così. Erano comunque tiri che dovevo prendermi, responsabilità che avevo. Mi hanno marcato forte, ma a tradirmi è stata anche la voglia di fare troppo.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità