L'Ovest stravince l'All-Star Game dei record, l'ultimo di Kobe Bryant

Kobe Bryant conclude con una vittoria il suo 18° e ultimo All-Star Game della carriera: un 196-173 finale che dice molto sulla fluidità degli attacchi e sull'assenza pressoché totale delle difese nella gara-esibizione tra Western e Eastern Conference. L'edizione 2016 risulta essere la più prolifica della storia in assoluto: 369 i punti totali segnati, con un eloquente +48 rispetto all'ultimo primato stabilito lo scorso anno.

Il match di gala vede brillare la stella di Paul George (Indiana), che con i suoi 41 punti si ferma a una sola lunghezza dal record di sua maestà Wilt Chamberlain. C'era curiosità nel vedere a chi sarebbe andato il titolo di MVP della partita e per la seconda volta di fila la scelta è ricaduta su Russell Westbrook (Oklahoma City): non era mai successo che un giocatore fosse premiato per due anni di seguito in 65 edizioni.

Ovviamente le luci dei riflettori erano tutte su Kobe Bryant: la stella dei Los Angeles Lakers, che al termine della stagione appenderà le scarpette al chiodo all'età di 37 anni, ha chiuso con 10 punti, 6 rimbalzi e 7 assist, ma per una volta le statistiche non gli interessavano. Il 5 volte campione del mondo ha ricevuto il saluto di tutti i suoi colleghi e di una leggenda in particolare: "Kobe Bryant ci ha fatto sognare per 20 anni, in cui è stato incredibile", ha detto Magic Johnson.

"Ho avuto la possibilità di vivere la mia passione e di giocare in NBA per metà della mia vita - ha risposto Kobe - Mi ha fatto davvero piacere giocare questa partita, questi giovani ragazzi sono davvero fantastici".

LeBron James, che di Bryant ha preso il testimone in qualità di star planetaria della NBA, è diventato il miglior marcatore della storia dell'All-Star Game: con i 13 punti di ieri notte il suo totale è salito a 291. "Non mi importa molto di questo record - commenta LeBron - quello che è strano è che resta solamente un match da giocare contro Kobe (10 marzo, Lakers vs Cavs)".

Toccante anche il momento in cui a parlare è stato Michael Jordan, presidente e proprietario della franchigia di Charlotte, che ospiterà l'edizione 2017 dell'All Star Game. La prima senza Kobe Bryant dal 1998 a questa parte.