Tony Parker dice addio al basket a 37 anni: lascia dopo 18 stagioni in NBA e quattro anelli

Mi ritiro. Ho deciso che non giocherò più a basket. Perché? Un insieme di cose. Alla fine ho realizzato che non potevo essere Tony Parker per sempre, che non potevo più giocare in un campionato e che non volevo più giocare a basket. La scorsa stagione è stata molto diversa per me. Sono stato benissimo a Charlotte, ma era molto diverso dopo 17 anni con gli Spurs. E così ho capito che era il tempo di cambiare. Mi mancava San Antonio, ero lontano dalla famiglia e questo ha giocato un ruolo fondamentale. Volevo passare più tempo con i miei figli. Sì, certo, volevo arrivare a quota 20 stagioni in NBA e penso che potrei arrivarci. Ho avuto una buona stagione con gli Hornets e sono in salute. Ma allo stesso tempo, mi sono chiesto, perché devo arrivare a 20? [Tony Parker a The Undefeated]

È divertente perché la mia famiglia e i miei amici mi dicono di continuare, di fare un altro anno. Io però sono deciso, ho preso molto tempo per prendere questa decisione. Sono in pace con questa mia scelta. Ho tante cose da fare, tanti obiettivo. Ho le mie due squadre in Francia e a settembre aprirà la mia scuola internazionale. Ho così tante cose in ballo che sono in pace per la mia decisione. Il basket è per i ragazzi giovani. E avevo capito che questo era il momento giusto per ritirarsi

Per 17 anni, ogni anno che ho iniziato con gli Spurs, pensavo che avessimo buone possibilità di vincere l’anello. E quindi è stato molto strano arrivare in una squadra e sentire che ‘non c'è assolutamente un modo per vincere il campionato’. E anche se mi sono divertito molto, e i giocatori di Charlotte sono stati fantastici, alla fine di tutto giochiamo per vincere qualcosa. E se non gioco per vincere un anello, perché stiamo giocando? Sì è stato molto diverso per me, per concentrarmi, per motivarmi, perché voglio sempre vincere qualcosa