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Giocatore della settimana e pilastro per i Blazers: Carmelo Anthony si è ripreso un posto in NBA

Davide Fumagalli

Aggiornato 06/12/2019 alle 11:33 GMT+1

Il 35enne reduce da un anno di inattività rigenera la depressa Portland che ora vuole garantirgli il contratto per la stagione. E l'NBA lo preferisce a Doncic e Harden per il premio di giocatore della settimana a Ovest. Melo viaggia a quasi 17 punti di media ma è il suo atteggiamento a convincere tutti.

Carmelo Anthony, Portland Trail Blazers

Credit Foto Getty Images

Sono "solo" otto partite, sei delle quali contro squadre con record negativo, ma pare proprio che Carmelo Anthony si sia ripreso il suo posto in NBA. Nonostante quasi un anno di inattività il 35enne campione NCAA con Syracuse nel 2003 e tre volte oro olimpico con Team USA è riuscito a incidere da subito sui depressi Portland Trail Blazers e ad accendere quella miccia che in Oregon stavano ricercando dopo aver giocato la finale della Western Conference nella passata stagione.
Partiti 5-9, i Trail Blazers sono 4-4 dall'arrivo di Anthony e sono tornati in corsa per un posto nei playoff nella selvaggia Western Conference. L'impatto di Melo è stato indubbio, per Portland è stata una scommessa a rischio zero (contratto non garantito) e l'NBA ha voluto dare all'ex Nuggets e Knicks il premio di giocatore della settimana ad Ovest, la scorsa, preferendolo a Luka Doncic e a James Harden, che avevano messo assieme numeri roboanti. Una scelta discutibile ma che va vista come riconoscimento per l'azzardo della franchigia dell'Oregon e per l'impatto tecnico, emotivo e anche mediatico avuto dal giocatore su tutta la Lega.

Una settimana da sogno per Anthony

E' un grande onore. Penso che sia qualcosa di molto più profondo del puro basket, questo premio è legato maggiormente al mio amore per il gioco, alla mia dedizione, alla mia fiducia, alla mia perseveranza e al mio essere connesso fino in fondo alla pallacanestro
Questo il pensiero di Carmelo Anthony dopo aver ricevuto dalla NBA il premio di "Player of the Week", un riconoscimento che non otteneva da oltre 5 anni, dal marzo 2014 quando vestiva la maglia dei New York Knicks. Dal 25 novembre all'1 dicembre i Trail Blazers hanno vinto tutte e tre le gare giocate - due coi Bulls e una coi Thunder - viaggiando ad oltre 22 punti e con quasi 8 rimbalzi a sera e un ottimo 57.4% dal campo, senza dimenticarsi il 9 su 11 al tiro contro OKC e la doppia doppia (23 con 11 rimbalzi) nella gara interna con Chicago.
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Carmelo Anthony, Portland Trail Blazers

Credit Foto Getty Images

Melo uomo giusto al posto giusto

Forse ha davvero capito che non può più essere la stella e l'uomo franchigia che era ai Nuggets e ai Knicks, forse le "batoste" ricevute a Houston e a Oklahoma City lo hanno cambiato davvero, forse il restare un anno fuori dall'NBA e la concreta possibilità che fosse tutto finito sono servite: Carmelo Anthony pare davvero un giocatore e un uomo nuovo a Portland! I Trail Blazers, depressi per l'avvio 5-9, non sapevano come riportare entusiasmo e così hanno scommesso su di lui: si sono presi un rischio, visti i precedenti di Melo, ma ad oggi pare che la ricetta sia quella giusta.
"Giusto" è il termine adatto perchè Anthony pare essersi calato alla perfezione nell'ambiente: tutti sono felici di come stia interpretando il ruolo di veterano all'interno dello spogliatoio, la sua voce e il suo carisma sono rispettati dai giovani della squadra, comprese le stelle Damian Lillard e CJ McCollum, e in campo porta il suo immenso talento e la sua innata capacità di far canestro in un gruppo che, a parte i due citati prima, non ha altre grandi bocche da fuoco. Certo, in difesa le sue lacune sono sempre evidenti, soprattutto a 35 anni, ma l'amore per il gioco è forse maggiore rispetto al recente passato, in attacco resta un piacere per gli occhi e cerca di fare sempre la cosa migliore per la squadra, avendo la consapevolezza che questa è la sua ultima chance.

Fiducia fino al termine della stagione

l mio non è un dannato tour di addio
E non sarà così per Carmelo Anthony visto che i Portland Trail Blazers sono intenzionati a confermarlo fino al termine della stagione! La franchigia dell'Oregon lo aveva ingaggiato con un contratto di un anno non garantito (14.500 dollari lordi al giorno) e poteva scaricarlo in qualsiasi momento entro il 7 gennaio, ma queste partite hanno convinto tutti e, come anticipato da ESPN, questo accordo verrà validato per tutta l'annata 2019-20. La conferma arriva direttamente dall'allenatore Terry Stotts a ESPN Radio:
Melo è stato strepitoso per noi. Si sta godendo l’esperienza ed è stata una ventata di aria fresca di cui avevamo bisogno. Avevamo messo un limite al suo minutaggio nelle prime gare perché non sapevamo in che condizioni era, ma ora ne gioca 32-35 a partita senza problemi. Rimanere fuori dalla NBA per un anno ed essere in grado di giocare 35 minuti produttivi in questa lega per me è straordinario
Effetto positivo a livello visivo e nei risultati, comunque confermato dai numeri che lo eleggono già il "terzo violino" della squadra dopo Lillard e McCollum: +7.1 (su 100 possessi) nei 248 minuti con lui (migliore di squadra dopo l'infortunato Zach Collins), -7.1 nei 138 senza Melo (peggior dato di squadra dopo le stelle Lillard e McCollum). Già adesso è il primo in squadra per OffensiveRating con 116.5 punti su 100 possessi, secondo in NBA dietro solo a Luka Doncic tra quelli in campo per almeno 30' di media; ed è terzo a Portland per "Usage" (percentuale di possessi utilizzati quando un giocatore è in campo, ndr) con 24.5%, sempre alle spalle di Lillard e McCollum.
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