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Horace Grant: "Il 90% di The Last Dance è falso. Quando Jordan faceva il duro, io gli rispondevo"

Lorenzo Rigamonti

Aggiornato 20/05/2020 alle 14:30 GMT+2

L'ex giocatore dei Chicago Bulls Horace Grant giocò assieme a Michael Jordan dal 1987 al 1994. In un'intervista a ESPN, Grant ha voluto smentire le accuse (incluse nel documentario The Last Dance) che lo dipingono come una spia di spogliatoio. Quello tra Grant e Jordan è un rapporto che difficilmente si potrà riparare col tempo.

Horace Grant, Bulls

Credit Foto Getty Images

Il documentario The Last Dance è stato accolto con gran calore dagli appassionati di basket di tutto il mondo. Eppure, tra coloro che hanno partecipato direttamente alla dinastia di Michael Jordan, c’è chi fa fatica a definire The Last Dance un documentario. “Direi che è stato interessante, ma tra noi compagni di squadra sappiamo che il 90% di quelle storie non sta né in cielo né in terra.” Queste le parole di Horace Grant, che vinse tre titoli NBA al fianco di Jordan, in un’intervista a ESPN.

Un artefatto, non un documentario

Niente era vero. Perché molto spesso a quello che Jordan diceva ai suoi compagni, seguiva una risposta altrettanto dura da parte di chi era con lui in spogliatoio. Ma l’editing e il montaggio del documentario hanno fatto passare un messaggio diverso, ammesso e non concesso che si possa definire documentario.
È indubbio che la docuserie abbia contribuito ad amplificare la venerazione per la figura di Jordan, ma secondo Grant questo intento dovrebbe essere seguito da interpretazioni veritiere dei fatti. Grant evidenzia il fatto che una delle media companies posseduta da MJ si occupasse della co-produzione dell’opera.
Quando sei il protagonista di un lavoro del genere e hai sempre l’ultima parola su ciò che andrà in onda e quello che verrà tagliato… beh, non è un documentario. È una storia creata ad arte per raccontare il tuo punto di vista. Ci sono stati una marea di fatti che sono stati tagliati, montati ad hoc. Le cose spesso sono andate in maniera profondamente diversa.
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Horace Grant

Credit Foto Getty Images

Il rapporto tra MJ e lo spogliatoio

Una delle principali differenze tra realtà e racconto, secondo Grant, riguarda la descrizione dei rapporti tra Jordan e il resto della squadra. In The Last Dance infatti, la figura di Jordan viene dipinta come autorevole, a tratti despotica, disposta a tutto pur di vincere. Quello che il documentario non racconta invece, sono le reazioni di alcuni compagni di MJ, ben lungi dall’essere sottomessi:
(Jordan) sentiva di poter essere la personalità dominante anche con me, ma si sbagliava di grosso. Perché ogni volta che provava a fare il duro, io rispondevo. Ma quando penso a ragazzi come Will Perdue, Steve Kerr e il giovane Scott Burrell, mi si spezzava il cuore vedere il nostro capitano trattarli in quel modo. Capisco che durante gli allenamenti bisogna spronare tutti al massimo, ma non era necessario prenderli a pugni e insultarli in quel modo.

Una spia in squadra?

Ma al centro della polemica di Grant verso The Last Dance, risiede il suo stesso ritratto dipinto dalla serie. Grant infatti viene fatto passare come una spia: Jordan lo collega a Sam Smith, un giornalista investigativo che nel 1992 scrisse The Jordan Rules, un’opera che descrive Jordan come un compagno di squadra alquanto turbolento. Ebbene, Horace Grant viene considerato come il responsabile delle soffiate di spogliatoio che aiutarono a comporre il libro. Delle accuse che il diretto interessato si affretta a smentire:
Bugie, bugie e ancora bugie, se Jordan ha provato rancore nei miei confronti, possiamo risolvere la questione da uomini. Possiamo discuterne o trovare un altro modo per sistemare le cose. Ma ancora una volta, davanti a una telecamera ha iniziato a ripetere la bugia secondo cui io sono la fonte che ha spifferato le cose scritte nel libro. Io e Sam siamo sempre stati grandi amici, lo siamo tutt’ora, ma la sacralità dello spogliatoio e dei suoi segreti non è mai stata messa in discussione.
Il motivo di questa accusa, secondo Grant, va ricercato nel rapporto (ormai incrinato) tra i due:
Il suo è soltanto rancore: te lo dico io, non ha altre ragioni se non quella. E penso che venga fuori durante il documentario. Se dici qualcosa fuori posto sul suo conto, vieni fatto fuori, farà di tutto per distruggere il tuo personaggio.
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